15 Settembre, 2002
A San Vitale la mostra NON HO PAROLE.ARTISTI
PROMOTORI:Ass.Cult. Era di Maggio, Ass. Cult.CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
A San Vitale la mostra NON HO PAROLE.ARTISTI:
Gianni Colombo, Davide Boriani, Gabriele
De Vecchi, Julio Le Parc, Giorgio Longo,
Francois Morellet, Alberto Mori, Antonella
Ortelli, Aldo Spinelli, Joel Stein, Luca
Quartana,
Forme/Parole per la mente, installazione
gruppo studenti del Liceo Artistico Statale
“Bruno Munari” di Cremona
PROMOTORI:
Ass.Cult. Era di Maggio, Ass. Cult.CRAC Centro
Ricerca Arte Contemporanea
CURATORI: Gian Andrea Balzarini, Dino Ferruzzi
INAUGURAZIONE: sabato 24 maggio 2008 ore
18.00
APERTURA AL PUBBLICO: dal 24 maggio all’8
giugno 2008
ORARI DI APERTURA: da Lun a Dom. ore 10.00
– 12.30, 16.00 – 19.00
PATROCINI: Comune e Provincia di Cremona
COLLABORAZIONE: Provincia di Cremona, Assessorato
provinciale alla cultura
SEDE: San Vitale, P.zza S.Angelo, Cremona
informazioni:
– cell. 347 7798839 / 347 2551132
crac.cremona@artisticomunari.it andreabalza@libero.it
NON HO PAROLE, è una mostra che nasce dalla
collaborazione fra due associazioni culturali
cremonesi molto attive in ambito culturale,
Era di Maggio e il CRAC Centro Ricerca Arte
Contemporanea del Liceo Artistico Statale
“Bruno Munari”. L’ambito è il secondo appuntamento
della rassegna CremonainPoesia, una kermesse
d’incontri con personaggi della cultura e
dello spettacolo, organizzata in vari luoghi
della città dal 5 all’8 Giugno.
Era di Maggio, promotrice della manifestazione,
si è avvalso del contributo del CRAC per
presentare negli spazi di San Vitale a Cremona,
una mostra di opere di artisti storicizzati
e artisti più giovani, che privilegiano da
tempo uno stretto rapporto con la parola
e la scrittura. Si potrà vedere un lavoro
intimo e raro dal titolo Peinture en plein
air, incontro italo-francese, riedizione
della mostra tenuta alla galleria Cenobio-Visualità
di Milano nel Maggio 1971. Sei artisti cinetici,
tre italiani e tre francesi, diedero vita
ad una manifestazione di pittura estemporanea
della durata di tre giorni, dipingendo il
cortile della galleria dall'interno di una
gabbia di m. 3x3x2, secondo un regolamento
complicato. Il risultato fu la ricostruzione
pittorica del paesaggio totale, in 42 tele
di circa m. 1x1, dipinte collettivamente.
Vedere e leggere è una serie di lavori, sei
tavole e 144 tele di piccole dimensioni,
di Aldo Spinelli basata sul concetto di parola
e colore ...si può sentire e non ascoltare,
toccare e non percepire, come pure si può
guardare ma non osservare... è la promessa
mantenuta di una identità, di una identicità
che identifica la forma apparente con il
simbolo significante. Un testo di Anna Fontanetto
ci presenta le opere di Antonella Ortelli
e Luca Quartana. Le linee della Ortelli scorrono
sottili tracciando un percorso che definisce
uno spazio e contemporaneamente lo sfonda.
Il filo rosso si espande dentro la carta,
ogni segmento fa parte di un unico infinito
disegno, non ha un inizio, né una fine, non
ha un punto d'osservazione privilegiato:
se il foglio
viene capovolto la linea mostra il suo movimento
rinnovato e lo spazio cambia. Il tratto nasce
dal movimento del corpo che la mano trasferisce
nel foglio. Resta la scia del gesto morbido
e fluido, diretta espressione dell'interiorità.
L'artista proietta il proprio stato nel bianco
e nella linea che affiora, sprofonda, emerge
di nuovo, gira su se stessa. L’atto di tracciare
un segno non ha altro fine che il proprio
darsi.
La parola scritta di Quartana è l'elemento
d’indagine sulle dinamiche relazionali, lo
strumento per indicare i molteplici livelli di lettura
dell'incontro.
L’immagine originata dalla sovrapposizione
delle sottili lettere al neon allude a un
volto, a una maschera, dietro la parola è
visibile la persona. L’opera richiama l’attenzione
sul tu che guarda in relazione con l’io che
scrive.
FOUR di Alberto Mori, è un progetto di Videopoesia
in cui il numero “Quattro” è il tema principale.
Il concetto numerico è posto in relazione
combinatoria ed interattiva con poesia fonetica, sonora e visiva, presente
nei quattro video proposti.Ogni video sviluppa
un elemento semantico:Visione (4 Light), Traduzione (4
Life), Invenzione (4 Night), Movimento (4
Wind). L’insieme compone la possibilità di
sviluppare linguaggi di poesia attraverso
la sinestesia dei media estetici e tecnologici.
Giorgio Longo, da alcuni anni si occupa di
sperimentazione video, poesia “visiva” e
visionaria che egli stesso ha definito “un
grafomagma”, ovvero un connubio di simboli
e parole che dovrebbero infondere nello spettatore
gli stessi sentimenti di un lettore che legga
un testo poetico. Suoi i video su poesie
di F. Pessoa, P.Celan, T.S. Eliot, A. Artaud,
R. Char. W. Szymborska, W.B.Yeats, D Thomas.
Forme/parole per la mente è un’installazione
di un gruppo di studenti delle classi seconde
e quarte del Liceo Artistico Statale “Bruno
Munari” di Cremona. Bianche sculture dalla
pelle texturizzata e colma di parole, trasportate
in “processione” lungo le vie della città,
Sabato 24 dalle ore 16.00, per essere esposte
in San Vitale.
 
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