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						 15 Settembre, 2002  
						Ahmadinejad a Roma, appello del Riformista  
						Aderiscono il Ministro Frattini e Piero Fassino, ministro del governo-ombra del PD
  
                      In occasione della prevista visita in Italia del presidente della 
Repubblica Islamica dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, atteso a Roma tra 
il 3 e il 5 di giugno per la Conferenza della Fao dedicata 
alla "Sicurezza Alimentare", i firmatari del presente appello 
promosso dal quotidiano il Riformista ribadiscono: 
  
1) La contrarietà ad ogni forma di ingerenza negli affari interni 
degli stati del Vicino Oriente e di sostegno alle attività di gruppi 
armati che ostacolano l'attuazione di soluzioni pacifiche e 
consensuali in Libano e l'evolversi del processo di pace tra 
israeliani e palestinesi basato sul principio "due popoli, due stati".
  
2) La necessità di impedire ogni ipotesi di sviluppo del nucleare a 
fini bellici che possa innescare una corsa agli armamenti in Medio 
Oriente. A questo fine i firmatari sostengono il perseguimento di una 
linea risoluta e coerente, sostenendo tutte le decisioni che il 
Consiglio di Sicurezza e l'Unione europea assumeranno per ottenere 
piena trasparenza e di collaborazione con l'Agenzia internazionale 
per l'energia atomica.
  
3) Il ripudio di ogni affermazione o azione volta a negare la Shoah 
come fatto storico, a contestare il diritto all'esistenza dello Stato 
d'Israele o a chiederne la distruzione.
Su questi punti confermiamo il nostro impegno, fermo restando il 
rispetto per la sovranità della Repubblica Islamica dell'Iran, i 
sentimenti di amicizia per il popolo iraniano e l'auspicio che lo 
spazio di dialogo tra il governo iraniano e la comunità 
internazionale possa allargarsi e contribuire alla pacificazione 
della regione mediorientale.
  
Per aderire, scrivere a: iran@ilriformista.it
  
***
  
Il mio sostegno alla vostra iniziativa (di Franco Frattini)
  
Caro direttore, desidero manifestare la mia convinta condivisione 
politica, non consentendomi le mie funzioni istituzionali di aderire 
formalmente, dei contenuti dell'appello del Riformista riguardante la 
presenza in Italia nei prossimi giorni del presidente della 
repubblica islamica dell'Iran per partecipare alla conferenza della 
Fao sulla sicurezza alimentare. In particolare, esprimo il mio 
sostegno alla stigmatizzazione di ogni dichiarazione diretta a porre 
in discussione il diritto all'esistenza di Israele e di ogni 
affermazione volta a negare la realtà storica della Shoah.
  
L'Italia continuerà a perseguire, congiuntamente con i principali 
partner internazionali, una linea di fermezza e di trasparenza 
riguardo al programma nucleare iraniano, e al contempo ad appoggiare 
l'impegno negoziale posto in essere dall'Unione europea e dall'alto 
rappresentante per la politica estera e di sicurezza Javier Solana.
  
Un dovere morale per il Medio Oriente (di Piero Fassino)
  
Caro direttore, apprezzo l'appello del Riformista. Chiunque si batta 
per dare al lungo conflitto israelo-palestinese una soluzione fondata 
sul principio "due popoli, due Stati", non può che essere esplicito e 
netto nel rifiutare qualsiasi forma di negazione della Shoah, dello 
Stato di Israele e del suo diritto ad esistere senza paura dei suoi 
vicini.
  
Così come ottenere dalle autorità iraniane la rinuncia al nucleare 
militare e la piena disponibilità a cooperare con l'Aiea è essenziale 
per una più sicura stabilità internazionale.
  
Proprio nel momento in cui viene dal Libano un messaggio di speranza, 
abbiamo tutti il dovere morale e politico di fare la nostra parte per 
dare al Medio Oriente una pace stabile, duratura e condivisa. Con 
amicizia.
  
 
 
          Fonte
 
 
 
  
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