15 Settembre, 2002
Milano: l*alfabeto della memoria
Incontro multimediale con Antonio Bozzetti. Alla serata parteciperanno anche Franco Loi, poeta e Massimo De Vita
Vi invitiamo a partecipare alla proiezione del video "ANTONIO BOZZETTI: Milano, la vita e il sogno" - prodotto nel 2007 dalla Provincia di Milano e dal Teatro Officina con la regia di Antonio Grazioli, ottavo appuntamento della rassegna "L'ALFABETO DELLA MEMORIA" - incontri multimediali tra narrazioni e contaminazioni - a cura del TEATRO OFFICINA in collaborazione con la Provincia di Milano e l'Associazione la Conta, che ci sarà, con ingresso libero e gratuito, alle ore 21,00 di mercoledì 4 giugno 2008, al CAM PONTE DELLE GABELLE in Via San Marco 45, Quartiere Brera, a Milano, come meglio indicato nella copia del volantino che riportiamo di seguito.
Sarà una serata speciale alla quale parteciperà Antonio Bozzetti, una persona stupenda che tutti dovrebbero conoscere per la sua bravura di grandissimo attore e per la sua umanità. Nel suo raccontare "L'ALFABETO DELLA MEMORIA" ciascuno di noi può ritrovarsi. Antonio è una identità precisa, alta ed "altra", una bellezza rara, di poesia e di grandi emozioni, che entra nelle pieghe profonde di ciò che siamo, nella vita di tutti i giorni, nella nostra città.
Alla serata parteciperanno anche Franco Loi, poeta e Massimo De Vita, regista ed attore del Teatro Officina, che racconteranno storie di vita dai quartieri della nostra città.
Antonio Bozzetti (nella foto)
è forse uno degli ultimi autentici cuntastorie milanesi che, in 82 anni di vita ha costruito un intero patrimonio di racconti popolari sulla Milano fra le due guerre, sulla vita nelle case di ringhiera, sulla scuola negli anni Trenta, sui mestieri scomparsi.
I racconti sgorgano da lui con la scioltezza che la lingua milanese sa conferire alla cultura popolare, di cui Bozzetti è insieme autentico figlio e autorevole testimone.
Nel video – andando ben oltre gli utili e opportuni aspetti documentaristici – traspare infatti lo spessore umano, culturale e spirituale di questo “uomo semplice, semplicissimo” – come lui stesso ama definirsi.
Ed è proprio attraverso la convergenza di queste due spinte – la documentazione storica e la testimonianza umana – che il film diviene un viatico per chi desidera inoltrarsi in un mondo, quello della Vecchia Milano, ormai scomparso fisicamente ma che continua , proprio attraverso l’integrità di figure come Bozzetti, a chiamarci, ad interrogarci.
Bozzetti narra e non c’è nessun folclore. Semmai c’è sobrietà di vita, trasparenza etica, una visione della cultura (e del teatro) come servizio reso alla propria communitas.
Franco Loi
Franco Loi è nato a Genova nel 1930, da una famiglia sarda. Vive a Milano dal 1937, adottandone il dialetto. E' stato un importante critico letterario per «Il sole 24 ore» dalla fine degli anni '80, incoraggiando l'uso poetico dialettale. Il suo linguaggio poetico nasce dalla mescolanza di elementi linguistici di varia natura: gerghi, idioletti ecc., di area proletaria e contadina, spesso reinventati dalle esigenze espressive dell'autore. Dopo le raccolte I cart (1973) pubblicato su rivista, e Poesie d'amore (1974), si è affermato soprattutto con la raccolta Stròlegh (1975). Sono seguite: Teater (1978), L'Angel (1981) e tante altre opere ancora.
 
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