15 Settembre, 2002
Un ricordo del Bodo
13 anni fa moriva Uberto Bodini, un caro amico e compagno. Vogliamo ricordarlo con semplicità ed affetto
A 13 anni dalla scomparsa vogliamo richiamare alla memoria dei nostri lettori il nostro caro amico e compagno Uberto Bodini, il "Bodo", che se ne andò – dopo breve malattia – il 31 luglio del 1995.
Bodini era un vulcano di entusiasmo e di voglia di vivere. Apprezzato tecnico della SIP, dirigente del Sindacato, per diversi anni ebbe un ruolo di rilievo nella organizzazione cittadina del PCI prima e del PDS poi.
Uomo schietto ed immediato, riusciva ad interpretare creativamente la realtà che lo circondava.
Animatore generoso del dibattito politico locale, seppe intuire il nuovo che stava avanzando e fu tra i protagonisti del confronto che impegnò l'organizzazione cremonese della sinistra, prima come dirigente del Sindacato dei Postelegrafonici, poi come dirigente della sezione Parizzi del PCI. Fece parte per tre anni della segreteria cittadina del PCI alla fine degli anni '70, divenendo in seguito Consigliere Comunale di Cremona.
Amante della convivialità e della buona compagnia, sapeva creare con proverbiale spontaneità un alone di disponibilità, attraverso il quale instaurava rapporti di grande simpatia ed amicizia.
Nell'inviare un pensiero solidale alla moglie Mariuccia ed al figlio Fabrizio, lo ricordiamo, con nostalgia, come se fosse ieri e, utilizzando il “nostro” mitico Guccini, diciamo al carissimo amico e compagno “Bodo”: “Voglio però ricordarti com'eri pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi”.
Giancarlo e Deo
 
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