15 Settembre, 2002
Torchio alla fiaccolata sul ponte di Montodine
Uniti senza distinzioni politiche per i problemi del territorio - *E’ vergognoso: Anas latitante, ma da mesi non diamo tregua*
Il presidente della Provincia Giuseppe Torchio parteciperà insieme all’assessore Agostino Savoldi ed altri amministratori alla fiaccolata di protesta promossa dall’Udc legata agli inaccettabili ritardi nell’ultimazione del ponte sull’Adda a Montodine.
“Da sempre sostengo che su determinati temi e battaglie il territorio deve essere unito e compatto, senza distinzioni politiche di sorta. Con questo spirito parteciperò alla fiaccolata per unire la mia voce ad una manifestazione così eclatante, legata ad un problema su cui mai abbiamo abbassato la guardia incalzando senza sosta l’Anas, perché la sola protesta rischia di rivelarsi inconcludente senza un adeguato lavoro politico e amministrativo di supporto e sintesi. Le ultimissime notizie apprese direttamente dall’Anas, con cui siamo in costante contatto, sono che lunedì sarà consegnata a Roma la perizia sul ponte e, entro un mese, dovrebbe essere approvata.
Dopo questo passaggio si potrà procedere all’assegnazione dei lavori, con un ulteriore slittamento della tempistica di almeno un anno e una spesa ulteriore di sette milioni di euro: una situazione scandalosa e inaccettabile.
Come ha ricordato il Consigliere Ladina nella sua interrogazione il 5 settembre, le prove di tenuta sulla struttura sono state effettuate e martedì scorso l’assessore Lazzari rispondendo in Consiglio Provinciale ha annunciato che ad Anas era già stato richiesto con carattere di urgenza un incontro a Montodine con i sindaci dei due paesi, il presidente della Provincia di Lodi, consiglieri regionali, parlamentari e, soprattutto, l’Anas, che nel frattempo ha registrato la nomina di un nuovo capo compartimento nella figura dell’ing. De Lorenzo e responsabile dei lavori l’ing. Salerno. La richiesta urgente è stata inoltrata ad Anas il 29 settembre scorso, ma ad oggi non abbiamo ottenuto risposte.
Ora, tutti insieme, amministratori e politici ai vari livelli e di ogni schieramento politico, in particolare coloro che si trovano al Governo, devono unirsi per non dare tregua all’Anas, per mantenere forte e incessante la pressione, come abbiamo fatto in questi anni. Diversamente, le promesse si perderanno nel vento, così come è avvenuto con l’impegno del presidente dell’Anas, ing Ciucci, che il 30 luglio scorso in Regione a Milano dopo aver messo nero su bianco l’impegno che i lavori sarebbero stati ultimati entro il 23 novembre 2008, ha affermato che sarebbero state necessarie nuove risorse per sette milioni di euro e di altri 11 mesi di tempo per il completamento dell’opera, slittando quindi all’autunno 2009. Vedremo lunedì i contenuti della perizia e se le promesse ancora una volta non saranno rispettate siamo pronti ad indire una manifestazione sul ponte. Siamo stufi di rinvii, scuse, pretesti. La nostra pazienza, è finita”.
 
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