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15 Settembre, 2002
Provincia di Cremona: approvato il Bilancio 2009
Approvato dalla maggioranza, insieme al piano triennale e annuale delle opere pubbliche. Risultato scontato, ma il lungo dibattito che ha preso tutta la giornata non è stato rituale.

Il bilancio di previsione per il 2009 è stato approvato dalla maggioranza, insieme al piano triennale e annuale delle opere pubbliche. Risultato scontato, ma il lungo dibattito che ha preso tutta la giornata non è stato rituale. Al di là delle ovvie differenze politiche, che hanno portato le opposizioni a delineare critiche e, alla fine, al voto contrario, tutti i consiglieri hanno dato atto all’amministrazione e al presidente Giuseppe Torchio dell’impegno messo nel portare avanti i temi amministrativi, dai più grandi, come la questione del Po e quella dello sviluppo di fronte a una crisi di cui si cominciano solo a vedere le prime avvisaglie, ai più quotidiani ma non per questo meno importanti.

Assenti i rappresentanti di An Maurizio Borghetti e dell’Udc Pierfranco Patrini, sono intervenuti tutti i gruppi consiliari. Hanno preso la parola i consiglieri Giuseppe Redegalli (Fi), Cesare Mainardi (Pd), Attilio Galmozzi (Prc), Carlo Rusca (Circoli delle Libertà), Antonello Santini (Pd), Andrea Ladina (Verdi), Pierattilio Superti (Pd), Antonella Poli (Fi), Walter Longhino (Lega), Cristina Manfredini (Pd), Giovanni Scotti (Pd), Massimiliano Sciaraffa (Pd), Giuseppe Fontanella (Fi), Giampaolo Dusi (Prc).

All’inizio della seduta pomeridiana l’assessore Giorgio Toscani ha dato notizia dell’accordo siglato con la Rsu e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per il trasferimento dei dipendenti ora in comando all’azienda speciale Cr Forma. Il trasferimento avverrà dal primo gennaio e i dipendenti manterranno il contratto dei lavoratori delle Regioni e degli enti locali, con il trattamento economico relativo; avranno la garanzia del rientro nell’organico provinciale in caso di scioglimento dell’azienda Cr Forma, potranno partecipare ai concorsi di mobilità interna alla Provincia, avranno una una tantum pari a una mensilità come incentivo al trasferimento; la Provincia si impegna inoltre a un investimento di 100mila euro nell’azienda, da concordare con gli organismi di Cr Forma. Verranno infine modificati gli articoli 5, 25 e 30 dello statuto di Cr Forma per prevedere la possibilità di reintegro.

Tornando al bilancio, il consigliere Redegalli ha criticato alcuni ritardi nelle infrastrutture dovuti, a suo dire, alla conflittualità nella maggioranza, i modesti risultati del trasporto ferroviario nonostante l’impegno dell’assessore Agostino Alloni, la prevista sistemazione a corrente libera del Po, ritenuta inutile. Sulle politiche sociali, ha lamentato scarsa attenzione alla famiglia e un’accresciuta conflittualità con la Regione, in particolare sulla discarica di amianto e sulla vicenda dell’istituto scolastico Marazzi di Crema.

Cesare Mainardi ha proposto la convocazione, nei primi mesi del 2009, degli Stati generali dell’economia cremonese, per capire come muoversi insieme di fronte alla crisi. Questa amministrazione, ha proseguito, ha rispettato e realizzato il suo programma, ha cambiato molto della realtà provinciale. Ha sottolineato l’importanza dell’elaborazione del Patto per lo sviluppo, che ha costruito in provincia un vero rapporto di rete fra istituzioni e forze sociali.

“Siamo orgogliosi- ha concluso Mainardi – di lasciare ai nuovi amministratori un modo di intervento innovativo, e un ente che si può amministrare, che può guardare al futuro, che potrà fare scelte. E siamo orgogliosi di aver lavorato in questo consiglio cercando convergenze fra maggioranza e minoranza, nel rispetto dei ruoli e delle persone”.

Carlo Rusca ha dato atto al presidente Torchio di essere riuscito a trattenere a Cremona il centro di ricerca del dottor Cesare Galli a Porcellasco, e all’assessore Alloni di aver dato il massimo impegno, nella questione del Po, anche se la situazione non è uscita dalla fase di stallo. Ma altre scelte dell’amministrazione non consentono, ha detto, un giudizio positivo sul bilancio.

Andrea Ladina ha rivendicato al suo partito il merito di aver suscitato discussioni e anche polemiche, che sono utili perché alzano la qualità dell’azione amministrativa, ed ha parlato della tutela ambientale non come di un fatto estetico, ma anche economico, perché tutela le nostre eccellenze agroalimentare.

Superti ha affermato che questo bilancio, e in generale questa amministrazione, ha le carte in regola per candidare il centro sinistra a guidare una nuova fase amministrativa, perché ha avuto il coraggio e la capacità di innovare, di costruire una progettualità nella quale sono state mobilitate tutte le risorse del territorio. Siamo stati i primi a mettere non parole, ma risorse a sostegno delle aziende nei loro processi innovativi. E riguardo alle infrastrutture, “Abbiamo discusso molto – ha detto – ma mai rallentato i procedimenti. Il terzo ponte, per esempio, è in ritardo perché il Comune di Castelvetro, guidato dal centro destra, frappone ostacoli, e altre sono state ritardate solo da ricorsi che poi hanno mostrato la corda”.

Oltre al tema della crisi, che avrà bisogno di riflessioni e interventi, oggi l’emergenza è il trasporto ferroviario. E la priorità è l’orario cadenzato sulla linea Milano-Cremona-Mantova, oltre al rinnovo del materiale rotabile e a interventi per garantire la puntualità dei treni.

Walter Longhino ha svolto un’appassionata difesa del ruolo delle Province e di rivendicazione del federalismo, come unica medicina in grado di curare i mali delle istituzioni da un lato e le difficoltà dei cittadini dall’altro.

Cristina Manfredini ha parlato di due grandi intuizioni: il Patto per lo sviluppo e la partecipazione al bando della Fondazione Cariplo per il Distretto culturale, ed ha rilevato due mancanze: l’adesione “un po’ cieca” alle proposte delle università – forse sarebbe meglio fermarsi un momento e pensarci, ha detto – e sulla vicenda dello Ios di Sospiro, per cui è necessario arrivare al più presto a deistituzionalizzare gli ospiti in strutture residenziali.

Giovanni Scotti ha puntato l’attenzione sull’agricoltura come settore portante del territorio, la cui importanza verrà rimarcata ancor più nei prossimi mesi e anni, mentre Massimiliano Sciaraffa ha affrontato il tema del governo del territorio sottolineando come Cremona sia stata la prima Provincia ad approvare il Ptcp.

Giuseppe Fontanella ha parlato del ruolo delle Province, che devono essere riformate se vogliono essere strumento amministrativo utile, nell’ambito di una riforma federalista. Non vorrei, ha detto, essere nei panni di chi deve fare un bilancio basato su entrate che marciano con il mercato delle auto e che quindi sono in caduta libera.

Riguardo alle infrastrutture, ha affermato che il ribasso d’asta della Paullese consentirebbe di realizzare altre opere stradali, ma si rischia di essere bloccati dalla burocrazia che allunga i tempi. Sull’ambiente ha osservato che abbiamo un grosso problema, e “mi sarei aspettato una grande sinergia fra Provincia, Comune e Arpa. Invece no, e questo mi ha amareggiato”. Quanto alla discarica di amianto, Fontanella ha detto di non essere favorevole al sito di Cappella Cantone, ma la Provincia avrebbe dovuto indicare i siti non idonei.

Angelo Bruschi ha parlato del bilancio 2009 come naturale conclusione del programma rispettato ed ha apprezzato il ruolo che l’amministarzione ha saputo svolgere in questi anni in tutti gli aspetti amministrativi e della vita economica e sociale. Il presidente Torchio ha aperto la sua replica con la proposta di un “programma di salute pubblica”, perché per rispondere alla crisi è necessario un apporto straordinario da parte di tutti.Ha rivendicato alla Provincia di aver saputo ascoltare e interpretare la realtà in cambiamento sempre in rapporto con il territorio e facendo anche supplenza nei confronti di chi non sempre ha svolto fino in fondo il suo compito. L’accordo per i lavoratori di Cr Forma è, ha detto Torchio, un messaggio preciso di attenzione e interesse, concretizzato non solo nell’aspetto economico, ma nell’impegno per gli investimenti nell’azienda, di cui siamo la casa madre, e verso la quale abbiamo l’interesse a che essa sia nelle condizioni di svolgere pienamente le sue progettualità.

Torchio ha rivendicato pienamente il comportamento riguardo alla discarica di Cappella Cantone. E’ la Regione, ha detto, che sul Burl ha pubblicato, nel febbraio scorso, una norma che chiede alle Province di inserire nei Piani rifiuti alcuni limiti, fra i quali una distanza minima dei nuovi impianti da quelli vecchi, anche dismessi. Ed è quanto abbiamo fatto, ha detto. Stiamo applicando la norma regionale, e l’idea di commisariarci per fare la discarica in quel sito nuoce gravemente alle istituzioni. Per le dichiarazioni di voto sono intervenuti Andrea Ladina, Angelo Bruschi, Carlo Rusca, Walter Longhino, Giuseppe Fontanella e Antonio Gardani.

Il bilancio ha quindi ottenuto 19 voti a favore e 8 contrari.

La seduta si è chiusa con il voto su due documenti inerenti l’accordo per i lavoratori di Cr Forma, uno presentato da Ladina e l’altro da Gardani e Bruschi.

Il primo impegnava l’amministrazione presente e futura a prevedere la garanzia della conservazione del posto in Provincia per i lavoratori in caso di scioglimento della società, così come già previsto dall’accordo siglato fra le parti. E’ stato bocciato con 15 voti contrari, 8 favorevoli e 4 astensioni.

Il secondo ordine del giorno approvava l’operato dell’asessore Toscani e della giunta giudicando positivamente l’accordo raggiunto. Questo documento è stato approvato con 17 voti a favore, 8 contrari (la minoranza) e due astensioni (Dusi e Ladina).

Poi tutti nel cortile della Provincia per uno scambio di auguri alla presenza anche del Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, con la piccola sorpresa della consegna di una targa da parte del consiglio provinciale all’ex segretario generale avv. Giovanni Gagliardi. Un momento allietato dai gospel del gruppo “Free Voices” prima del brindisi finale.

 


       



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