15 Settembre, 2002
Comuni,Sindaci e Società nella Cremona del ‘900 di Giuseppe Azzoni.
La Lega delle Autonomie Locali di Cremona ha pubblicato il libro che parla Sindaci nella Cremona del ‘900. Introduzione. Un libro che ci vuole e ci fa bene.
Comuni,Sindaci e Società nella Cremona del
‘900 di Giuseppe Azzoni.
La Lega delle Autonomie Locali di Cremona
ha pubblicato il libro che parla Sindaci
nella Cremona del ‘900. Introduzione. Un
libro che ci vuole e ci fa bene.
Proprio un bel libro, questo di Giuseppe
Azzoni. Un libro che ci vuole e ci fa bene,
perché ci aiuta a riprendere contatto con
la storia, che non prosegue mai lineare,
ma si sviluppa per conquiste e disfatte,
corsi e ricorsi, progressi e passi indietro,
e ancora nuove conquiste. Ci vuole questo
libro, soprattutto in tempi difficili come
quelli che stiamo vivendo e quelli che ci
attendono, in cui prevalgono e si imporranno
anche nei prossimi anni le difficoltà delle
famiglie a far fronte alle spese, compreso
l'acquisto del cibo; l'impoverimento diffuso
che riguarda ormai una persona su quattro;
la certezza che ai giovani viene precluso
il livello di vita raggiunto dai genitori,
insieme alla certezza del lavoro, che rischia
di privarli del futuro; le incertezze sulle
ricadute nella vita quotidiana della crisi
finanziaria internazionale; i timori di ripercussioni
negative sulle imprese, sui prezzi, 'sull'accesso
al lavoro e alla casa - i beni più richiesti;
le preoccupazioni degli amministratori locali
che avvertono le difficoltà delle famiglie
e una diffusa insicurezza che vede crescere
la domanda di protezione, servizi e assistenza;
il desiderio e la volontà dei Comuni di far
fronte ai bisogni dei propri cittadini, e
le leggi nazionali che tagliano loro le risorse,
diminuendo drasticamente i trasferimenti,
bloccandone le entrate ed eliminando tasse
quali PICI sulla prima casa, l'unica imposta
che mette in rapporto diretto Comuni e cittadini,
responsabilizzandoli nella gestione e nell'uso
del territorio, dei servizi, e delle necessità
diffuse della comunità. Tutte insieme queste
difficoltà rischiano di farci precipitare
in una spirale di pessimismo dalla quale
sarebbe ben difficile uscirne.
La storia del Comune di Cremona, la storia
dei nostri Comuni
In questo contesto arriva questo libro, che
con la sua concretezza, con la sua narrazione
libera da ogni tentazione retorica, con il
linguaggio sempre preciso e misurato, mentre
ci racconta la storia del Comune di Cremona,
ci proietta anche nella storia della nostra
Nazione e di tutti i Comuni, e delle loro
Associazioni. Una storia di difficoltà e
successi, innovazioni e regres¬sioni, conquiste
autonomistiche e controspinte accentrative;
una storia di guerre e ricostruzioni, perdita
della libertà e sua riconquista, lotta contro
la povertà, la miseria e l'ignoranza, realizzazione
di progetti e sviluppo, errori, cambiamenti
e progresso.
In questa prospettiva le nostre difficoltà
odierne risaltano in tutta la loro contingenza,
si materializzano per quello che in realtà
sono: del qui e del¬l'oggi, non del sempre.
Con questa consapevolezza guardiamo al nostro
oggi con maggior serenità, derivata dalla
fiducia che le difficoltà si possono superare
- come sono state superate in passato. Così
riscopriamo il potere di far progredire la
storia, attraverso la capacità di comprendere
il presente e guardare al futuro, l'impegno,
la lungimiranza, la lotta, il contrasto verso
chi si oppone al progresso.
Temi del passato, dell'oggi e del futuro
È un libro che ci sorprende, questa storia
di Cremona, per la sua capacità di farci
riscoprire che i problemi e i temi del dibattito
odierno, in altre forme e altri contesti,
sono i temi del filo rosso dell'impegno verso
i propri cittadini dei Comuni e delle loro
associazioni, in particolare della Lega delle
Auto¬nomie Locali, oggi Legautonomie. Il
rapporto tra Amministrazioni Locali e burocrazia/controllo
statale, la definizione delle competenze
e delle funzioni dei Comuni, l'elezione del
sindaco, la necessità del risanamento del
bilancio statale e l'autonomia dei Comuni,
le tasse e i servizi, le riforme, le infrastrut-ture,
l'edilizia, il traffico, l'urbanistica, la
cultura, le società municipalizzate e le
imprese private, le bonifiche, l'ambiente,
i luoghi per l'istruzione e la salute, gli
spazi pubblici, i piccoli comuni e la necessità
di cooperare: sono temi che sotto forme e
aspetti diversi, attraversano le attività
del Comune di Cremona e della Lega per tutto
il Novecento, fino a essere ancora temi attualissimi
dell'oggi, temi di tutti i Comuni.
... non si vive di rendita
Ma attenzione, la speranza che ci restituisce
questo libro non è atteggiamento passivo,
e l'autore ce lo annuncia fin dalle prime
battute: "L'Istituzione comu¬nale ha
una grande storia ... ma non si vive di rendita",
è il titolo del primo paragrafo del primo
capitolo. E qualche riga più avanti spiega:
"II Comune non vive di rendita su antiche
nobiltà, su un passato pur carico di importanti
vicende ... Del resto altre Istituzioni antiche
e cariche di gloria non hanno retto ai tempi
e sono decadute. Il Comune invece ha rafforzato
la propria vitalità e utilità. E ciò è stato
possibile proprio grazie al confronto dialettico,
qualche volta anche molto aspro, che nelle
varie vicende dell'Italia unita lo ha visto
contrapposto a foltissime e per lungo tempo
prevalenti concezioni centralistiche e burocratiche
del nostro Stato". Ecco qui dunque il
messaggio per tutti noi, una delle chiavi
di lettura più interessanti e coinvolgenti
del libro, a mio parere: il Comune è ben
radicato nelle comunità locali, e ne è rappresentativo,
è espressione della loro identità, ha solide
radici di storia e di tradizioni ... ma deve
essere capace di evolversi, di camminare
al passo con i tempi, di confrontarsi in
modo dialettico, qualche volta anche aspro,
con chi vuoi mortificare il suo ruolo.
Quindi, l'insegnamento per noi: nulla ci
è dato una volta per sempre, non dobbiamo
perdere la speranza di fronte alle difficoltà
ma dobbiamo cercare di capire come uscirne,
e impegnarci, darci da fare, agire.
I compiti del Sindaco
In un Comune il compito di interpretare e
realizzare quanto delineato nel paragrafo
precedente viene demandato all'Amministrazione
Comunale e al Sindaco che ne è a capo.
Non a caso allora il secondo capitolo di
questo libro ci presenta i Sindaci di Cremona,
quelli che si sono succeduti dal 1898 al
1980 (troppo vicini gli anni più recenti
per raccontarli con imparzialità, ci dice
l'autore). Tutte figure, questi Sindaci,
di grande rilievo culturale, politico, morale.
Sindaci capaci di cogliere i bisogni delle
fasce più deboli della propria comunità,
di impegnarsi per l'istruzione, la salute,
l'igiene e le case popolari senza il timore
di chiedere il contributo delle classi più
abbienti. Sindaci lungimiranti, capaci di
progettare la città del futuro, di impegnarsi
per migliorare le condizioni generali della
città, per dotarla di infrastnitture a volte
necessarie a volte all'avanguardia, per regolarne
l'uso del suolo e la mobilità, per favorire
la cultura e il turismo, così da fornire
risposte a tutte le componenti della comunità
di Cremona. Proseguendo nella nostra interpretazione
di un libro che parla a tutti noi e alla
politica, è evidente che Giuseppe Azzoni
ci consegna anche un modello possibile di
Sindaco.
Un sindaco, egli ci dice descrivendo in particolare
Emilio Zanoni, sindaco di Cremona dal 1970
al 1980, è dotato di autorevolezza e prestigio,
che gli derivano dalla cultura e dall'impegno
politico e sociale. Non è né populista né
demagogico, ma sa stabilire un rapporto di
fiducia, affetto e rispetto con i propri
cittadini. È sensibile verso le situazioni
umane di grande disagio, e nello stesso tempo
vede con lungimiranza il futuro della città,
fondando il suo operato sul rispetto del
Consiglio Comunale e sulla partecipazione,
per grandi progetti che rinnovino la città
e la dotino dei servizi e delle infrastrut-ture
necessarie. Un sindaco ha idee e valori,
è capace di confrontarli con tutte le "anime"
del Consiglio Comunale e della città, li
applica con coerenza alla sua azione amministrativa.
Ecco allora che questo libro ci trasmette
anche un grande messaggio pe¬dagogico, valido
ancora oggi, forse oggi più che mai: ciascuno
di noi deve amare la propria città e i propri
concittadini; deve saper mettere a dispo¬sizione
della città le proprie idee, i valori, la
cultura, il tempo. Deve saper vedere l'identità
che il Comune rappresenta per la città, e
deve lavorare per far emergere un comune
sentire, la voce e la volontà della città
e la visione del suo futuro, attraverso la
discussione, il confronto e il rispetto reciproco
di idee e convinzioni.
Il Comune di Cremona non è solo
II Comune di Cremona, come altri grandi comuni,
non è solo in questa sua avventura. C'è un
luogo dove si stimola e si favorisce il sorgere
di nuove idee, si produce il confronto, si
da supporto ai bisogni dei Comuni; un luogo
dove si dibattono tutti i temi che li coinvolgono:
la loro autonomia rispetto alla burocrazia
e al centralismo dello Stato, le questioni
tributarie, le risorse e il credito, le attività
economiche, l'assistenza e la previdenza
sociale, il risanamento del suolo, delle
abitazioni e dei quartieri, l'ordinamento
scola¬stico, l'ordinamento contabile, l'assistenza
sanitaria, la vita civile, economica e democratica
dei Comuni, i lavori e le opere pubbliche,
la disoccupazione, l'istruzione, le tasse,
le strade, l'igiene, l'acqua potabile, la
gestione delle acque e il risanamento idrico,
l'elettricità, la costruzione di case dignitose
per i meno abbienti, le prestazioni veterinarie
per gli allevatori, l'applicazione del dettato
della Costituzione, la cooperazione tra Comuni,
la formazione e l'aggiornamento degli amministratori,
l'urbanistica e la casa, la riforma del Testo
Unico per gli Enti Locali, le riforme, le
problematiche del personale dipendente dei
Comuni, il rapporto dei Comuni con le Aziende
Sanitarie Locali, le Associazioni tra Comuni,
gli Statuti e i regolamenti, le finanze dei
Comuni. Questo luogo è la Lega dei Comuni
Socialisti sorta nel 1916: Cre¬mona fu tra
i Comuni che contribuirono alla sua nascita
e ne visse via via le vicende storiche e
politiche. Sorta come sostegno e strumento
di confronto tra i Comuni socialisti, impegnati
a realizzare un socialismo municipale che
ricerca il progresso, lo sviluppo economico
e politico a vantaggio dei cittadini lavoratori,
la Lega affianca, sostiene, suggerisce, dibatte,
propone soluzioni ai Comuni, mai si sostituisce
o impone. Sciolta durante il periodo fascista,
si ricostituisce a Firenze nel 1947 la Lega
dei Comuni democratici, che perse¬gue le
finalità della democrazia, intesa come impegno
a dar voce e diritti ai cittadini, dar voce
e autonomia ai Comuni. Il Comune di Cremona
partecipa attivamente alla vita di questa
associazione, traendone spunti e contributi
per il proprio operato. Le trasformazioni
politiche e sociali degli anni successivi
portano la Lega ad aprirsi ad altri enti
locali, in particolare alle Province nel
1951, e a divenire, nel 1969 a Bologna, la
Lega per le Autonomie e i Poteri locali,
accentuandone il aiolo di protagonista per
la rivendicazione dell'au¬tonomia degli Enti
Locali, che doveva svilupparsi sia sul terreno
istituzionale che su quello economico sociale.
L'irrompere sulla scena sociale e politica
di-I protagonismo di tante autonomie quali
le regioni, le comunità montane, le1 unioni
dei comuni, gli enti parco, le autonomie
funzionali, le università, le fondazioni,
la Lega delle autonomie locali si apre alla
loro ricchezza, con le < inali può concorrere
a determinare il governo di un territorio,
il suo destino r quello dei cittadini che
vi vivono. Cremona partecipa all'organizzazione
di I .«.'^autonomie e al dibattito, traendone
sostegno per le sue politiche inno-vatrici
e democratiche.
La storia del Comune di Cremona dunque si
intreccia profondamente con la storia dei
Comuni italiani e con la storia delle Associazioni
dei Comuni, in particolare di Legautonomie,
a dimostrare come una buona amministrazione,
capace e illuminata, può contribuire a individuare
percorsi utili e proficui anche per altri
Comuni, e nello stesso tempo può fruire dell'esperienza
e dell'elaborazione dell'Associazione e dei
Comuni che ne fanno parte.
Dal passato verso il futuro
La storia raccontata in questo libro dunque
diventa riflessione e prospettiva, dal passato
verso il futuro: per Cremona, ma anche per
tutti gli altri Comuni, che nella storia
di Cremona trovano stimoli per capire meglio
se stessi. Un grazie a Giuseppe Azzoni, per
questo suo impegno che accende curio¬sità
e interessi, fornisce risposte e prospetta
percorsi, rispondendo in modo efficacissimo
all'auspicio che Oriano Giovanelli, Presidente
di Legautono¬mie, formula a conclusione del
volume "Dalla Lega dei Comuni socialisti
a Legautonomie", augurando che quel
libro "possa accendere nuove curiosità
e interessi nei giovani che si affacciano
alla vita politica e amministrativa e sollecitare
nei più anziani il recupero, la valorizzazione
e la condivisione di memorie, documenti,
storie vissute": Azzoni ha raccolto
l'invito di Giovanelli e vi ha risposto con
un lavoro davvero bello e interessante per
tutti noi.
Angela Fioroni
Segretaria Legautonomie Lombardia
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Indice
Il libro si compone di quattro capitoli così
articolati:
-Capitolo primo: l’istituzione del Comune
tra identità e innovazione
-Capitolo secondo: I Sindaci del ‘900:il
Municipio cuore dello sviluppo della comunità
-Capitolo terzo: Emilio Zanoni:un modo di
essere Sindaco
-Capitolo quarto: Momenti della storia della
Lega delle Autonomie Locali di Cremona.
 
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