15 Settembre, 2002 Incontro del presidente Torchio e dell’assessore Lazzari con il sindaco Zanini Barriere antirumore: intesa con Monte Cremasco
Incontro del presidente Torchio e dell’assessore
Lazzari con il sindaco Zanini
Barriere antirumore: intesa con Monte Cremasco
Definito il percorso comune per proporre
al Ministero soluzioni alternative
Intesa di massima raggiunta tra la Provincia
ed il Comune di Monte Cremasco relativamente
alle barriere antirumore che il Ministero
dell’Ambiente ha imposto nell’ambito dei
lavori di riqualificazione della ex 415 Paullese.
Il presidente Giuseppe Torchio con l’assessore
Fiorella Lazzari hanno incontrato il sindaco
Achille Zanini per definire e concertare
il percorso per individuare le protezioni
acustiche da installare a ridosso del comune.
La richiesta di installazione dei “pannelli
antirumore” deriva da una precisa imposizione
progettuale del Ministero dell’Ambiente e
non già da prescrizioni della Provincia,
di cui non vi è traccia in alcuna fase della
progettazione. Inoltre, la procedura di Via
(Valutazione Impatto Ambientale), che ha
ottenuto esito positivo, prevede espressamente
tale installazione a tutela dei residenti.
“Per quanto concerne la tipologia dei pannelli
da utilizzare” spiega Torchio, “abbiamo definito
i passaggi da seguire: completamento da parte
del Comune di Monte Cremasco del Piano di
zonizzazione acustica; definizione di incontri
tra l’Ufficio Tecnico della Provincia ed
i professionisti incaricati dal Comune per
la predisposizione dello studio relativo
a soluzioni alternative a quelle proposte
dal Ministero; interpello al Ministero dell’Ambiente
per conoscere la disponibilità a predisporre
“pannelli antirumore” con caratteristiche
differenti da quelli proposti purchè rispondenti
alle caratteristiche prescritte ed all’ottenimento
degli obiettivi prefissati; scelta congiunta
tra Provincia e Comune – con l’indispensabile
benestare del Ministero – dei pannelli da
utilizzare e installare, delle misure da
adottare”.
La realizzazione e posa delle barriere è
prevista nella fase ultimativa dei lavori
di riqualificazione (non prima di tre anni)
e, pertanto, vi è il tempo necessario per
un confronto ad ogni livello e per la necessaria
concertazione.
L’impostazione ha soddisfatto il sindaco
Zanini ed ora si procederà ad un immediato
confronto con il Ministero per comprendere
le alternative ammesse e, successivamente,
procedere alla scelta.