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15 Settembre, 2002
Arci.5.a Rassegna di Teatro Civile "AlTreatro"
Il 5 gennaio 1948 nasce a Cinisi Giuseppe "Peppino" Impastato. La sua famiglia è ben inserita negli ambienti mafiosi locali.

5.a Rassegna di Teatro Civile "AlTreatro"
gesti voci segni in movimento
aprile / maggio 2009
SERATA "LIBERA"
in collaborazione con
COMITATO PROMOTORE "LIBERA" CREMONA
comitatolibera.cremona@gmail.com
DOMENICA 3 MAGGIO
ORE 18:30
(precise)
Compagnia Tromba del Trambusto
- Torino -
presenta
"SPERANZE"
un grido di lotta
a trent'anni dall'assassinio di
Peppino Impastato
Acmos Performing Media
Presidio Harry Loman
una produzione promossa da Libera Piemonte
PEPPINO IMPASTATO
Il 5 gennaio 1948 nasce a Cinisi Giuseppe "Peppino" Impastato. La sua famiglia è ben inserita negli ambienti mafiosi locali.
Partendo dalla volontà di reagire ad una condizione familiare ormai insostenibile, nel 1965 Peppino si avvicina alla politica e crea, insieme ad altri giovani, un giornale ed un movimento d'opinione.
Partecipa alle occupazioni e alle manifestazioni del '68 e nel 1975 organizza il Circolo "Musica e Cultura", un'associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento per i giovani di Cinisi. Nel '77 dà vita a Radio AUT, un'emittente radiofonica autofinanziata e indipendente che indirizza i propri sforzi nel campo della controinformazione e della satira nei confronti dei mafiosi e dei politici locali.
Nel 1978 partecipa alle elezioni comunali a Cinisi, ma il 9 Maggio, qualche giorno prima delle elezioni, il suo corpo viene ritrovato dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani.
In un primo tempo le indagini sono orientate dall'ipotesi che stesse preparando un attentato terroristico...
LO SPETTACOLO
E' la storia di Peppino Impastato, un giovane siciliano che si è speso in prima persona per combattere la mafia; un'opera che tratta i giorni della sua vita, il suo impegno politico e sociale, la dicotomia tra eroe e cittadino, martire della lotta contro le mafie.
Lo spettacolo nasce dallo studio e dalla lettura di documenti, interviste e poesie scritte proprio da Peppino, un modo per testimoniare l'accaduto, ricostruire chi era Peppino, dichiarare una volta ancora cosa è realmente successo quel 9 Maggio 1978 e chi furono i veri mandanti di un assassinio.
E' un'opera intensa, commovente, capace di far toccare la profondità dell'evento messo in scena. E' un monologo musicato: tre musicisti, basso, violino, chitarra e voce, ed un attore, che prendono per mano il pubblico e lo accompagnano all'interno di una storia lontana di 30 anni ma mai dimenticata...
Il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, Libera ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. La "Giornata della Memoria e dell'Impegno" all'inizio della primavera ha un significato reale e ideale. Nel giorno in cui la natura rinasce, Libera ricorda che un'azione antimafia non può dimenticare l'esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onestà e correttezza civile, e Peppino Impastato ne è un chiaro e ancora vivo esempio. Lo spettacolo vuole essere uno strumento di discussione, un incipit di confronto in particolare tra i giovani sul senso dell'impegno civile e della legalità.
LA COMPAGNIA TEATRALE TROMBA DEL TRAMBUSTO
Rappresenta l'impegno dell'Associazione Acmos, nel riflettere sulla comunicazione, sulle nuove tecnologie e sull'uso performativo dei media, strumenti insostituibili di partecipazione collettiva che rischiano di diventare alla portata di un'élite in grado di padroneggiarli.
Crediamo che attorno a questi strumenti esistano reali condizioni per moltiplicare spazi di cittadinanza: perciò abbiamo cominciato a intraprendere percorsi di ricerca, esplorazione e proposta nel campo. Sentiamo l'urgenza di accrescere la coscienza del dissenso verso alcune dinamiche e quindi l'esigenza di comunicare tale dissenso al fine di condividerlo.
I riferimenti culturali che risultano naturali sono il Teatro di Strada e l'Agit-prop e più in particolare il "Teatro dell'Oppresso" di derivazione sudamericana, per la loro caratteristica di essere "diretti" e "popolari". Questa modalità di far comunicazione si pone come primo obiettivo quello di raggiungere le persone lì dove vivono (in strada, nei quartieri, a scuola, nei luoghi di lavoro...) per stimolare a riflettere attraverso attività performative che lanciano spunti e provocazioni sulle problematiche più spinose.
ACMOS
In principio, quando non eravamo che un gruppo di amici, ci accorgemmo di un malessere che serpeggiava in tutto quello che facevamo e che frustrava la nostra quotidianità. Aspiravamo ad essere protagonisti della nostra vita, padroni delle nostre scelte e artefici del nostro destino: volevamo poter cercare la felicità, cioè fare qualcosa che desse un senso al nostro vivere, e invece spesso ci scontravamo con il ruolo riservatoci da questa società, quello di spettatori/consumatori ad-oltranza.
Ci accorgemmo poi che questo malessere stava nella vita di tanti altri ragazzi più giovani di noi, che incontravamo attraverso le attività di volontariato e di impegno che stavamo svolgendo. Quasi sempre era un disagio anonimo, di cui i ragazzi non avevano coscienza, ma che si esprimeva bene nell'atteggiamento diffuso ed evidente della non-speranza, dell'impotenza, della passività.
Sentimmo allora il bisogno di non stare più a guardare ed iniziammo ad elaborare una reazione collettiva a questa situazione.
Così nell'Ottobre 1999 fondammo ACMOS. Oggi ACMOS opera in oltre trenta scuole di Torino e Provincia, coinvolgendo settimanalmente più di 5000 giovani attraverso il Progetto Scu.Ter. (scuola e territorio). Per entrare in relazione con i ragazzi utilizziamo il metodo dell'educazione d'ambiente, con l'obiettivo di educare gli studenti alla cittadinanza attiva e alla partecipazione democratica, favorendo così il protagonismo giovanile.
LIBERA - Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie
Libera, fondata da don Luigi Ciotti, è nata il 25 marzo del 1995, con l'intento di coordinare e sollecitare l'impegno della società civile contro tutte le mafie. Fino ad oggi, hanno aderito a Libera più di 1200 realtà, associazioni, enti, gruppi, scuole, tra nazionali e locali, oltre a singoli sostenitori.
La scelta di coordinare tante realtà sociali diverse nella lotta alle mafie, si è rivelata dunque la migliore non solo per il numero dei soggetti coinvolti e per il clima di cooperazione creatosi, ma anche per valorizzare appieno sforzi ed iniziative già esistenti.
Libera agisce per favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie, certa che il ruolo della società civile sia quello di affiancare la necessaria opera di repressione propria dello Stato e delle Forze dell'Ordine, con una offensiva di prevenzione culturale e sociale.
Libera ha organizzato la sua azione in alcuni particolari settori:
1. il riutilizzo a fini sociali di beni confiscati ai mafiosi, con la valorizzazione e l'informazione sulla legge 109/96, per la quale Libera raccolse un milione di firme;
2. l'educazione alla legalità: nelle scuole, per diffondere, soprattutto tra i più giovani, una cultura della legalità e far maturare coscienza civile e partecipazione democratica;
3. il sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti sul territorio;
4. la formazione e l'aggornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzioni di contrasto ad esso, attraverso campi di formazione, convegni e seminari;
5. l'informazione sul variegato fronte antimafia, attraverso strumenti di diffusione notizie e di approfondimento tematico sia stampa che elettronici.
IL PRESIDIO HARRY LOMAN
"La mafia è una montagna di merda!". Questa idea ha spinto Peppino Impastato negli anni '70 a ribellarsi al clima di omertà e di silenzio che regnava a Cinisi, il suo paese. Peppino giocava, scherzava, parlava alla radio, prendeva in giro e al contempo raccontava, faceva i nomi e sfidava i colpevoli. Riscoprire la BELLEZZA delle cose era per lui alla base della battaglia e, ancor oggi, rimane per noi lo strumento per sconfiggere alla radice questo grave problema. E la musica è bellezza. Il teatro è bellezza. Il divertimento e lo stare insieme sono bellezza. Per questo gli Harry Loman sono diventati Presidio di Libera; uniti dalla voglia di cambiare le cose, di dire basta alle ingiustizie e all'annientamento della dignità umana, abbiamo scelto di dire anche noi "La mafia è una montagna di merda!". A modo nostro, con quello che sappiamo fare meglio, suonare, recitare e far divertire. Bellezza, appunto. Il Presidio Harry Loman nasce con la voglia di dire, di esserci, di coinvolgere in questa grande sfida i giovani che ci seguono. Ed è stato naturale per noi dedicare il Presidio a Giuseppe e Salvatore Asta, piccole vittime innocenti della mafia trovatisi il 2 Aprile del 1985, all'età di soli 6 anni, nel posto sbagliato al momento sbagliato, travolti e uccisi dalla violenza di Cosa Nostra. Coetanei che oggi sarebbero nostri amici, nostri compagni di scorribande. Anzi, che oggi sono, come noi, Harry Loman. Questo Presidio è per loro.

...dopo la performance teatrale...

h.19:30
APERITIVO ANTIMAFIA
LiberaTerra
Vino, Pasta, Olio...
Assaggi di Prodotti delle Cooperative Sociali "LiberaTerra"
per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie

h.20:30
VISIONI ANTIMAFIA
"I nostri... Centopassi"
una produzione di
Mario D'Alessandro e Stefano Casaburi
in collaborazione con LiberaTerra, Coop Italia, Istituto Bodoni/Paravia di Torino

Documentario sul Progetto di Educazione alla Legalità dell'Istituto Bodoni/Paravia di Torino,
un'esperienza civile intorno alla produzione delle etichette per il Vino "Centopassi" della Cooperativa "Placido Rizzotto".
Il progetto sostiene il lavoro paziente e positivo delle cooperative di LiberaTerra in Sicilia






i prossimi appuntamenti

DOMENICA 17 MAGGIO
h.21:30
Serata a sostegno della Campagna "Non Avere Paura"

Daniele Barbieri e Hamid Barole Abdu
LE SCIMMIE VERDI
Inter/Azione Teatrale Interetnica
Giochi di Ruolo nell'Era della Paura Securitaria


DOMENICA 31 MAGGIO
h. 21:30

Davide Pini Carenzi
CAMPO SANTO
Atto unico liberamente ispirato a
"Un mondo a parte" di Gustav Herling
Monologo a più voci dall'inferno di un gulag staliniano
di e con Davide Pini Carenzi
con la collaborazione di Davide Viola



Teatro!
linguaggio artistico di espressione
forma creativa di comunicazione
pratica umana di collaborazione

Teatro Civile!
autonomia soggettività comunità
testimonianza memoria ricerca

Teatro al Centro!
spazio ritrovato e scelto a fare teatro
luogo sperimentato e condiviso a vivere teatro
comunità informale reticolare a liberare teatro


AlTreatro
Un Altro Teatro E' Possibile...





Luogocomune
Centro Sociale Culturale Arci
Via Cesare Speciano, 4
Cremona




ingresso libero con tessera arci 2009



- quota associativa annuale 10 euro -



informazioni e iscrizioni

ARCI
associazione di promozione sociale
Comitato Territoriale di Cremona
Corso 20 Settembre, 60
Cremona
tel. 0372 456371
(h.17/20)
tel.mob. 339 6940843
e-mail cremona@arci.it

 


       



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