15 Settembre, 2002 Ci siamo; è la privatizzazione dell'acqua. di Giacomo Bazzani Domani 14 Novembre dalle ore 10 in Corso Campi .Mobilitiamoci tutti, ora.
Ci siamo; è la privatizzazione dell'acqua.
di Giacomo Bazzani
Domani 14 Novembre dalle ore 10 in Corso
Campi
Mobilitiamoci tutti, ora.
Ieri centinaia di di attivisti del Forum
Italiano dei Movimenti per l'acqua hanno
invaso piazza Montecitorio e consegnato alla
Vice Presidente della Camera Rosy Bindi oltre
30.00 firme raccolte in pochi giorni in tutta
Italia contro il famigerato art. 15 del d.l.
135/09, già approvato dal Senato il 4 Novembre
e in calendario per l'approvazione definitiva
il prossimo 18 Novembre alla Camera, che
dispone la decadenza degli affidamenti del
servizio idrico totalmente pubblici (in-house)
e impone la trasformazione delle società
pubbliche in società miste con almeno il
40% di azioni nelle mani dei privati.
Ci siamo; è la privatizzazione dell'acqua.
Contro questo autentico scempio di democrazia,
il Comitato Acqua Pubblica di Cremona chiama
a raccolta i cittadini per proseguire, anche
nella nostra città, la mobilitazione ormai
avviata in tutta Italia.
Per riaffermare che il servizio idrico integrato
è un servizio privo di rilevanza economica
perché l'acqua non è una merce e come tale
non può essere sottomessa alle leggi di mercato
e della concorrenza. Le esperienze italiane
ed estere di privatizzazione si sono rivelate
dei fallimenti per la qualità del servizio
e per le mazzate economiche cadute sui portafogli
dei cittadini.
Per riaffermare che la proprietà delle reti
e la gestione del servizio devono essere
totolamente pubbliche, e devono competere
esclusivamente agli enti locali tramite enti
di diritto pubblico che prevedano forme di
partecipazione democratica attiva dei cittadini.
Questi principi sono contenuti nella proposta
di legge che noi come cittadini abbiamo presentato
e giace in Parlamento nonostante più di 406.000
firme di appoggio.
Per favorire quali interessi si è preferito
gettare nel cestino questa proposta di legge
e aprire invece le porte ai privati? Dove
sono in tutto questo i sindaci, che dovrebbero
garantire la tutela dei diritti dei loro
amministrati e che invece vedono esautorati
i loro diritti costituzionali?
Contro tutto questo chiediamo una firma.
Domani 14 Novembre dalle ore 10 in Corso
Campi
Mobilitiamoci tutti, ora. Tutti insieme,
senza distinzione di colore e tessera politici;
li possiamo ancora fermare.
Perchè loro sono 630 noi 406.000
Perchè si scrive acqua ma si legge democrazia