15 Settembre, 2002
Torchio su Reindustria: la carne nella sporta non va buttata
Giuseppe Torchio, ex presidente della provincia, ora capogruppo di opposizione, conferma che Reindustria è già a tutti gli effetti agenzia territoriale d’area
TORCHIO SU REINDUSTRIA: LA CARNE NELLA SPORTA
NON VA BUTTATA
Giuseppe Torchio, ex presidente della provincia,
ora capogruppo di opposizione, conferma che
Reindustria è già a tutti gli effetti agenzia
territoriale d’area, non solo per il cremasco
ma per l’intera provincia. C’è da sorprendersi,
semmai, che una mission nota e sostenuta
da tutto il contesto istituzionale, economico,
sociale e bancario della provincia sfugga
a qualche nuovo amministratore locale forse
ancora un po’ distratto.
Nel 2004, con un bilancio in rosso di oltre
un miliardo delle vecchie lire, nessuno ne
voleva assumere il comando. Guidai una positiva
concertazione, condivisa con tutti gli azionisti,
concordai la governance in capo alla provincia,
con l’impegno a risanare il bilancio ed a
rilanciare l’operatività dell’agenzia, aumentando
numero e qualità dei progetti. Ora, con bilancio
in attivo e patrimonializzazione eccellente,
abbiamo portato fieno in cascina o meglio
abbiamo già la carne nella sporta: attenzione
a non buttarla senza averla aperta e senza
averne controllato i contenuti fortemente
positivi.
Gli equilibri di potere del futuro potranno
partire da:
1) un bilancio fortemente attivo delle iniziative
sviluppate;
2) l’aggancio del nostro territorio ai “distretti
produttivi” agroalimentare, dolciario, della
cosmesi, meccanico, del florovivaismo, delle
bioenergie, etc., oggi finalmente in fase
di riconoscimento da parte della Regione;
3) la garanzia per il territorio cremonese
delle opportunità e della piena operatività
dei fondi europei, prima negati perchè al
di fuori delle aree ricomprese;
4) l’aggancio alle dinamiche delle aree produttive
a livello sovracomunale e dell’evoluzione
dell’assetto urbanistico della provincia
in attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento;
5) la programmazione di progetti vincenti
sia nel Patto dello Sviluppo che nell’Accordo
Quadro di Sviluppo Territoriale, elementi
impegnativi per la stessa Regione che li
ha sottoscritti formalmente e li deve mantenere;
6) l’individuazione delle linee chiave dei
progetti Expo 2015, anche con il varo della
cabina di regia aperta alla Camera di Commercio,
alle città ed alla Fiera.
Voglio ricordare che la remunerazione del
presidente Savoldi è a costo zero in quanto
il gettone provinciale a suo tempo percepito
è tuttora onnicomprensivo. E sarebbe stata
buona cosa verificarne la reale disponibilità
a proseguire nel mandato ricevuto poichè
lo stesso da luglio è stato rimesso nelle
mani dei soci.
Se quindi si vuole discutere di una nuova
mission dell’agenzia non lo si può fare con
le fette di salame sugli occhi ma consultando
i soci che, in maniera molto esplicita e
seria, hanno confermato fiducia nello strumento
e volontà di orientarlo a quei traguardi
che la difficile situazione economica e sociale
della provincia richiede, con l’umiltà di
chi non può tutto fare e tutto disporre ma,
soprattutto, molto può proporre, concertare
e condividere con gli altri azionisti.
Diversamente c’è da attendersi che anche
la governance trovi strade diverse.
Giuseppe Torchio
Consigliere Provinciale Cremona
 
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