15 Settembre, 2002
ELEZIONI REGIONALI: DENTRO TUTTI, FUORI SOLO I RADICALI
Dichiarazione per Ufficio centrale circoscrizionale Tribunale di Cremona di Sergio Ravelli
ELEZIONI REGIONALI: DENTRO TUTTI, FUORI SOLO
I RADICALI
Dichiarazione per Ufficio centrale circoscrizionale
Tribunale di Cremona di Sergio Ravelli
Ho provveduto ieri al deposito della Lista
Bonino-Pannella corredata dalle sottoscrizioni
nei limiti numerici di quanto effettivamente
consentito dalle violazioni delle norme vigenti.
Alla lista è stata allegata una dichiarazione
di denuncia delle lunga serie di omissioni
e violazioni delle norme e delle disposizioni
che, in varie fonti, disciplinano il procedimento
elettorale.
La situazione di illegalità, che abbiamo
ripetutamente descritto e denunciato, ha
comportato l’impossibilità per la Lista Bonino-Pannella
di essere presente a queste elezioni regionali
in Lombardia. Nessuna resa e nessuna bandiera
bianca, da parte nostra. La resa vera è quella
di coloro che fingono di non vedere qual
è lo stato della democrazia in questo nostro
paese. Non alziamo bandiera bianca, ma la
bandiera della legalità, dello Stato di Diritto
e della democrazia. La violenza del regime
ha fatto sì che la Lista Bonino-Pannella,
che solo l’anno scorso, alle elezioni europee,
è stata votata da oltre 740.000 persone,
non possa presentarsi alle elezioni regionali.
Elezioni, che gioverà ribadirlo, sono indegne
di uno Stato che voglia definirsi democratico.
Abbiamo motivato il nostro sciopero della
fame, tuttora in corso, a sostegno dell’iniziativa
nonviolenta di Emma Bonino con l’affermazione
che “senza democrazia non vi sono elezioni,
ma solo violente finzioni contro i diritti
civili ed umani”.
Di fronte alle prove delle omissioni e violazioni
di legge senza precedenti che hanno segnato
la vita delle istituzioni negli ultimi mesi
ed in particolare nella fase preelettorale,
nessuno si pone il problema di dover fare
qualcosa. La posta in gioco non è certo l’annientamento
dei radicali, ma l’assassinio della civiltà
giuridica di questo Paese, della legalità
e dello stato di diritto. In una parola,
della democrazia.
Come avevamo ammonito con la “stella gialla”
nella primavera del 2009, oggi appare evidente
che le leggi sono violate con la complicità
delle istituzioni. Anche le prossime elezioni
Regionali del 28-29 marzo non saranno elezioni
democratiche. A causa di una vera e propria
azione di sabotaggio della parità di condizione
e di accesso agli strumenti democratici e
d'informazione, presentarsi alle elezioni
è ormai diventato un privilegio per i partiti
che violano la legge e un’impresa impossibile
per i radicali che praticano il rigoroso
rispetto delle norme.
Cremona, 27.2.2010
Il delegato alla presentazione
della Lista Bonino-Pannella
Sergio Ravelli
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All’ Ufficio centrale circoscrizionale
c/o Cancelleria del Tribunale
di Cremona
La fase preelettorale è stata caratterizzata
da una lunga serie di omissioni e violazioni
delle norme e delle disposizioni che, in
varie fonti, disciplinano il procedimento
elettorale. Le richiamate violazioni hanno
determinato l’impossibilità per i sottoscrittori
delle liste e per i loro candidati di esercitare
i diritti costituzionali di elettorato attivo
e passivo, che ne sono rimasti conseguentemente
conculcati e definitivamente impediti. Quanto
sopra a cominciare dagli obblighi di informazione
in capo al servizio pubblico radiotelevisivo.
La Lista Bonino-Pannella ha dunque raccolto
le sottoscrizioni nei limiti numerici di
quanto effettivamente consentito dalle violazioni
medesime e nell’ambito di una fase preelettorale
obiettivamente illecita e illegale.
Cremona, 26.2.2010
Il delegato alla presentazione
Sergio Pasquale Ravelli
 
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