15 Settembre, 2002
Programma Integrato di Intervento “Città dello Sport” Via libera
Si prevede che le funzionalità in esso contenute siano strettamente legate alla filiera sportiva - ricreativa, in sintesi le seguenti: strutture ed impianti per le attività e pratiche sportive; spazi a verde
Programma Integrato di Intervento “Città
dello Sport” Via libera all’unanimità dalla
Commissione Edilizia
Dopo l’approvazione, a larga maggioranza,
da parte della Commissione Politiche Urbanistiche
e Territoriali, il Programma Integrato di
Intervento “Città dello Sport” ha ottenuto
questa mattina anche il via libera, unanime,
da parte dei componenti della Commissione
Edilizia che si è riunita per l’ultima volta
nella sua vecchia composizione. Il Vice Sindaco
ed Assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi,
affiancato dai suoi principali collaboratori,
ha illustrato nelle sue linee essenziali
il progetto che riveste una speciale rilevanza
per l’assetto urbano della città. Al termine
ha ringraziato i presenti per il lavoro attento
e puntuale svolto in tutti questi anni ed
ha apprezzato, nel caso specifico, le interessanti
e stimolanti osservazioni avanzate che saranno
recepite dagli uffici. Un altro tassello
si è dunque aggiunto al percorso del Programma
Integrato di Intervento “Città dello Sport”
che questa mattina è stato sottoposto anche
all’attenzione della Giunta per approdare
poi in Consiglio Comunale a metà gennaio.
Il Programma Integrato di Intervento “Città
dello Sport”, come ha avuto modo di spiegare
ai commissari il Vice Sindaco - intende promuovere
la trasformazione dell’area localizzata tra
le vie Postumia, Mantova e viale Concordia.
L’attuazione avviene attraverso molteplici
e coordinate partership pubblico-private,
per giungere alla realizzazione di un secondo
polo sportivo ricreativo sul territorio comunale,
così come negli intendimenti del Piano di
Governo del Territorio.
Si prevede che le funzionalità in esso contenute
siano strettamente legate alla filiera sportiva
- ricreativa, in sintesi le seguenti: strutture
ed impianti per le attività e pratiche sportive;
spazi a verde nelle varie declinazioni: boschi,
parchi, verde urbano; insediamenti complementari
adatti ad ospitare locali pubblici, attività
quali centri benessere e palestre, studi
di medicina sportiva, fisioterapia, ecc;
insediamenti d’attività commerciali legate
alla filiera dello sport e del tempo libero;
insediamenti d’uffici, laboratori e sedi
di rappresentanza e ricerca legate alla pratica
sportiva, con riferimento sia alle varie
federazioni ed associazioni, sia con riferimento
alle realtà sportive professionistiche presenti
nel territorio; insediamenti residenziali
con tipologia “foresteria”, per rispondere
alle utenze sportive e professionali del
mondo sportivo locale (l’immagine del campus
potrebbe meglio precisare l’intendimento);
infrastrutture per la mobilità, in particolare
gli spazi a favore del mezzo ciclabile, nonché
a favore degli “utenti deboli”, pedoni.
L'area interessata dall’intervento è collocata
nella periferia est di Cremona, ai margini
del tessuto edificato, pur restando all'interno
della tangenziale urbana. Il programma acquista
rilevanza territoriale, non sulla base della
sua estensione, ma soprattutto per la significatività
degli interventi inclusi. Questi, infatti,
sono tali da incidere sulla riqualificazione
dell’intero contesto urbano di Cremona (secondo
polo attrezzato per attività sportive e ricreativa
all’aria aperta della città dopo gl’impianti
al Po), riflettendosi ben oltre i limiti
territoriali degli interventi individuati,
nonché per il carattere strategico e d’attrazione
(localizzato all’ingresso est della città,
prossimo alle principali connessioni viabilistiche
extraurbane) che l’ambito di trasformazione
assumerà nel territorio cremonese.
Il tutto produrrà azioni sul territorio che,
integrandosi ed implementandosi vicendevolmente,
comporteranno una ridefinizione dell’attuale
contesto urbano di margine, considerato che
questa nuova centralità oltre a porsi quale
polo attrattore di attività e pratiche legale
alle attività sportive ricreative, con una
valenza anche sovracomunale, è nei confronti
delle aree e dei quartieri cittadini più
prossimi che svolgerà la propria azione di
crescita delle dotazioni.
Gran parte delle aree resteranno sempre di
proprietà del Comune di Cremona e verranno
assegnate in diritto di superficie, per la
realizzazione di impianti, attrezzature e
strutture insediative per le finalità declinate;
l'attuazione delle iniziative, regolate da
apposita convenzione o dall’atto di assegnazione
con impegni ed obblighi, saranno conformi
alle esigenze determinate dal Programma e
quindi allo specifico raggiungimento dell’interesse
generale.
Per l'ottimale ed organica attuazione di
tali principi, il Programma opererà, in alcuni
casi specifici, una selezione delle iniziative
private (bando ad evidenza pubblica) suscettibili
di corrispondere alle finalità esplicitate,
e quindi di costituire specifica modalità
attuativa di destinazione a servizi di interesse
generale.
Cremona, 30 dicembre 2009
 
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