15 Settembre, 2002
Bocciatura del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari
Dichiarazione di Sergio Ravelli presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Bocciatura del registro delle dichiarazioni
anticipate di trattamenti sanitari
Dichiarazione di Sergio Ravelli presidente
del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Dopo la bocciatura da parte della Commissione
consiliare per gli affari istituzionali della
proposta, sottoscritta da 800 cittadini cremonesi,
di istituire il Registro comunale dei testamenti
biologici, anche il Consiglio comunale di
Cremona ha respinto, nella seduta del 26
gennaio, la mozione presentata dai consiglieri
Pd-IdV-Cremona per la libertà che impegnava
la Giunta comunale a istituire un apposito
registro delle dichiarazioni anticipate di
trattamenti sanitari e a definirne il regolamento
di accesso.
Nascondendosi dietro il paravento di motivazioni
meramente strumentali (“materia non di competenza
dell’amministrazione comunale”, “assenza
di una normativa specifica in materia”) e
dimenticando che sono oramai decine i comuni
che hanno istituito il registro dei biotestamenti,
l’attuale maggioranza di centrodestra si
è dimostrata del tutto incapace di esprimere
una propria volontà politica, nonostante
la disponibilità espressa al comitato promotore
dell’iniziativa dal sindaco Oreste Perri.
E’ stata così ridotta a carta straccia la
volontà di centinaia di cittadini cremonesi
che chiedevano soltanto l’attivazione di
un servizio pubblico per la raccolta e la
conservazione dei propri testamenti biologici.
L’esito negativo della proposta d’istituzione
del registro non impedisce comunque il proseguimento
dell’iniziativa pubblica per la consegna
del proprio testamento biologico all’ufficio
protocollo del Comune. Sono circa 200 i cittadini
che, a seguito della consegna, hanno ottenuto
la protocollazione del documento.
Rivolgiamo, pertanto, un appello a tutti
coloro che vogliono che le proprie volontà
siano rispettate perché consegnino il proprio
biotestamento al Comune di residenza, prima
che il Parlamento italiano approvi una legge
illiberale e anticostituzionale in materia.
Cremona, 28 gennaio 2010
Sergio Ravelli
 
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