15 Settembre, 2002
Flop del buono famiglia: solo 17 richieste nel Cremasco, 252 in tutta la Lombardia
Alloni: “Le risorse per le politiche sociali devono essere lasciate ai Comuni”
Flop del buono famiglia: solo 17 richieste
nel Cremasco, 252 in tutta la Lombardia
Alloni: “Le risorse per le politiche sociali
devono essere lasciate ai Comuni”
Solo 252 richieste in tutta la Lombardia
sono pervenute per ottenere il Buono famiglia
della Regione destinato, quest’anno, ad aiutare
economicamente parte delle 60mila famiglie
che contribuiscono a pagare la retta per
anziani o disabili ricoverati in strutture
socio sanitarie. Per quanto riguarda il nostro
territorio, altrettanto sconfortante è il
dato del Distretto cremasco: sono infatti
17 le domande valide presentate
Significa che non c’è il bisogno?
No, il bisogno c’è, eccome. Ma erano necessari
requisiti talmente restrittivi da impedire
alla maggior parte delle famiglie di presentare
la domanda.
Una scelta sbagliata, come aveva denunciato
fin dall’inizio il PD: una iniziativa elettoralistica
per finanziare la quale la giunta regionale
ha tolto ai Comuni la metà dei fondi loro
destinati per le politiche sociali.
Ora la giunta cerca di correre ai ripari
riaprendo i termini per presentare le domande
e allargando la platea di chi ne ha diritto.
Resta però l’errore di fondo di un provvedimento
“spot”, che vale solo per quest’anno (l’anno
scorso il buono è stato dato alle famiglie
numerose, che quest’anno non lo avranno più.
E l’anno prossimo?) e che ha tolto ai Comuni
un fondamentale contributo.
Il fallimento di questo buono famiglia, dunque,
è una ulteriore dimostrazione del fatto che
le risorse per le politiche sociali devono
essere lasciate ai Comuni, che conoscono
i problemi e le esigenze dei loro concittadini
e che sono più attrezzati e adeguati per
intervenire sulle situazioni di disagio.
Agostino Alloni
 
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