15 Settembre, 2002
L'ostello: Il cardine del rilancio turistico ? ( di LUCI)
Un errore urbanistico e uno spreco di risorse.
In perfetta armonia con il paesaggio circostante,
un cardine del rilancio turistico della città
di Cremona, sia come città storica che come
città fluviale attenta all'ambiente e all'
ecologia.
Con questa descrizione ai cittadini cremonesi
è stato imposto l'Ostello: con contributo
provinciale, mutuo, entrate straordinarie
e monetizzazioni la cifra già pagata è di
527.694,26 euro, siamo quindi vicini ad avere
utilizzato tutti i soldi previsti per questo
progetto, cioè 533.849,95 euro. Una cifra
enorme per un'opera inutilizzata, voluta
nonostante i vincoli ambientali e paesistici
che gravano sull'area, talmente evidenti
che la stessa Giunta Comunale stabiliva "la
riduzione dell'altezza iniziale di circa
20-30 cm, valutando, in sede esecutiva, un
eventuale ulteriore contenimento dell'altezza
anche attraverso una rielaborazione progettuale
delle varie componenti".
Un errore urbanistico e uno spreco di risorse.
La nuova Giunta, come spesso succede ultimamente,
si giustifica dicendo che la colpa è degli
amministratori che li hanno preceduti: certo,
in Consiglio comunale non si è mai parlato
dell'Ostello, è una decisione presa direttamente
dalla vecchia Giunta, possibile però che
nessuno abbia avuto un dubbio sulle modalità,
sull'entità del finanziamento, sul luogo,
sul ridicolo tempismo (costruisco un pezzo,
il resto vedremo)?
L'aspetto incredibile è che comunque nessuno
si ritiene responsabile di questo spreco,
e la sfiducia nei confronti di chi ci amministra
ha raggiunto livelli mai visti: questo Ostello
doveva essere il cardine del rilancio turistico,
così come la pista ciclabile in via Trento-Trieste
una sicurezza per i ciclisti e il bosco del
Cascinetto una barriera contro il traffico
e il rumore, mentre altri progetti incomprensibili,
seguiti dalla variante alla variante, vengono
imposti come dogmi.
Ecco così nuovi grandi spazi commerciali,
il parcheggio in centro (Pza Marconi), il
"terzo ponte", la "città dello
sport", l'inutile autostrada, la "strada
sud" (detta Parkway!) e chissà cos'altro,
saltando vincoli ed elargendo promesse, progetti
"sostenibili" e una vita migliore
per tutti. Con i nostri soldi e senza rischi,
non accorgendosi che le soluzioni proposte
sono superate, la società si è evoluta, mentre
la "politica" è rimasta indietro,
e propone sempre gli stessi schemi: il territorio
va salvaguardato, non massacrato, altrimenti
noi e la nostra città non avremo futuro.
Tornando all'Ostello, si potrebbe pensare,
a questo punto, a un utilizzo differente,
ad esempio a un Ufficio a servizio del parco,
dei ciclisti e dei turisti.Oppure bisognerebbe
avere il coraggio di abbattere il tutto e
lasciare che la natura segua il suo corso:
una pura illusione, non si può chiedere del
coraggio a chi non ha idee.
Ringraziamo per l'attenzione, cordiali saluti.
LUCI Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
www.lucicremona.it
 
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