15 Settembre, 2002 A LODI POLO TECNOLOGICO E DISTRETTO AGROENERGIE A PORCELLASCO ED A CREMONA SOLO LE BEFFE Dopo il Polo Tecnologico di Lodi finanziato con 200 milioni di euro di contributi regionali ....
A LODI POLO TECNOLOGICO E DISTRETTO AGROENERGIE.
A PORCELLASCO ED A CREMONA SOLO LE BEFFE
Dopo il Polo Tecnologico di Lodi finanziato
con 200 milioni di euro di contributi regionali
con conseguente azione di “risucchio” di
tante attività della filiera a livello cremonese
quali il Cra di Porcellasco o l’Aral di Crema,
ecco la trovata odierna, nel corso della
conferenza alla Camera di Commercio, del
Vice Presidente della Regione Andrea Gibelli
a favore del polo agroenergetico lodigiano
che dovrebbe sorgere, secondo indiscrezioni,
nella ex raffineria Gulf di Bertonico.
Pensavamo che oggi Gibelli rispondesse alla
pressante richiesta degli industriali, espressa
a Formigoni ed alla Presidente Marcegaglia,
di confermare Cremona sede del Distretto
Agroalimentare dove eccelle, in particolare,
il dolciario o desse notizie attorno alle
iniziative d’avanguardia del centro di ricerche
ed innovazione del prof. Cesare Galli, candidate
dalle amministrazioni locali e per le quali
si è faticato non poco a trovare una cifra
mille volte inferiore ed invece “acqua in
bocca” su tutto il fronte.
La cosa che fa accapponare la pelle è legata
anche alla sua non tanto dissimultata volontà
di realizzare sempre a Lodi il Distretto
delle Agroenergie. Dimentica l’avvenuta approvazione
della Giunta Regionale della Lombardia del
Distretto delle Agroenergie nell’Accordo
Quadro di Sviluppo Territoriale e della Fabbrica
delle Bioenergie candidata ai fondi della
Fondazione Cariplo. Forse anche l’assessore
Rossoni se l’è dimenticato? Dimentica che
a Cremona sono stati installati ed autorizzati
impianti di agrobioenergia ormai per 100
megawatt e che giacciono oltre cento nuove
domande di agroenergia da parte di imprese
della filiera agricola. Cosa rispondono le
Istituzioni? Andate a Lodi?
La programmazione del mondo agroindustriale
ed i cospicui investimenti realizzati dovrebbero
essere seguiti dalla politica e non viceversa.
I poli vanno realizzati e sviluppati dove
sono avvenuti e si stanno sviluppando gli
investimenti, vale a dire nel nostro territorio
che vanta densità ed entità di iniziative
dieci-venti volte superiori a quelle dove
il Vice Presidente della Regione Gibelli
vuole portarci.
A meno che, come con l’emendamento Bossi
sulle quote latte, si voglia costantemente
prendere per i fondelli gli onesti che hanno
pagato per mettersi in regola così come oggi
hanno creduto alle possibilità di contribuire
a colmare il deficit energetico del Paese
con investimenti di grande rilievo.
Giuseppe Torchio
(consigliere provinciale)