15 Settembre, 2002
REGIONE LOMBARDIA: CHIESTO LO STATO DI CALAMITA' PER LE PIOGGE DI GIUGNO A CREMONA
Coldiretti Cremona: “Accolta la nostra richiesta, motivata dai gravi danni alle colture”
REGIONE LOMBARDIA: CHIESTO LO STATO DI CALAMITA'
PER LE PIOGGE DI GIUGNO A CREMONA
Coldiretti Cremona: “Accolta la nostra richiesta,
motivata dai gravi danni alle colture”
“Quello compiuto dalla Regione Lombardia
è un passo importante, che risponde alla
richiesta avanzata a suo tempo da Coldiretti
Cremona di riconoscimento della calamità
naturale per i danni prodotti dalle piogge
abbattutesi sul nostro territorio nel mese
di giugno. Ci auguriamo che l’iter possa
proseguire con rapidità ed efficacia, traducendosi
nell’atteso beneficio per le nostre imprese
agricole”. Simone Solfanelli, Direttore di
Coldiretti Cremona, commenta con queste parole
l’approvazione dal parte della Giunta regionale,
su proposta dell'assessore all'Agricoltura,
Giulio De Capitani, della richiesta al Ministero
per le Politiche Agricole di stato di calamità
per le piogge persistenti e le piene alluvionali
che hanno interessato la provincia di Cremona
nei giorni 15 e 16 giugno.
In quei giorni si sono registrate piogge
intense che hanno causato danni a infrastrutture
irrigue e di bonifica oltre a lesioni alla
rete viaria. Secondo le rilevazioni del Pirellone
i comuni cremonesi coinvolti dalle piogge
di maggio e giugno sono stati: Bonemerse,
Ca' D'Andrea, Castelverde, Corte de' Frati,
Cremona, Gadesco Pieve Delmona, Malagnino,
Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo,
Pieve d'Olmi, Pozzaglio, Robecco d'Oglio,
San Daniele Po, Sesto Cremonese, Sospiro,
Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato, Annicco,
Ca’ d’Andrea, Calvatone, Casalbuttano, Casalmaggiore,
Casteldidone, Cella Dati, Cingia De Botti,
Corte De Cortesi con Cignone, Derovere, Drizzona,
Grontardo, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino,
Martignana di Po, Olmeneta, Paderno Ponchielli,
Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve
San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio, Rivarolo
del Re, San Martino del Lago, Sesto, Solarolo
Rainerio, Tornata, Torre De Picenardi e Voltido.
Coldiretti Cremona si era subito attivata,
raccogliendo le segnalazioni di danni riportati
dalle colture e dalle strutture aziendali,
così da offrire ai rappresentanti istituzionali
ogni informazione utile all’avvio della procedura
atta a veder riconosciuto lo stato di calamità
naturale, e con essa i relativi risarcimenti.
Regione Lombardia è intervenuta tempestivamente
per delimitare territorialmente le aree interessate
dagli eventi e documentare i danni subiti
dalle realtà agricole. “Si è trattato – spiega
in una nota l'assessore De Capitani – di
due giorni di forti piogge con ben 220 millimetri
di precipitazioni in meno di sei ore. La
situazione è stata monitorata dalle nostre
realtà territoriali, che hanno documentato
danni per 7 milioni di euro a carico delle
infrastrutture irrigue e di bonifica al servizio
dell'agricoltura a seguito dell'innalzamento
dei livelli dei fiumi e dei torrenti nonché
di esondazioni".
Ora le richieste di riconoscimento dello
stato di calamità approderanno sul tavolo
del Ministero. Una volta che il Ministero
avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso
la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni
di tempo per presentare, da parte delle realtà
interessate, le domande per ottenere i contributi
che saranno previsti dai decreti ministeriali.
“Ci auguriamo si possa celermente riconoscere
la fondatezza della richiesta suffragata
dalla Regione – aggiunte il Direttore di
Coldiretti Cremona –. I nostri uffici non
mancheranno di informare con tempestività
gli imprenditori agricoli in merito al prosieguo
della situazione, in modo che le aziende
possano trovare presto le attese risposte,
sanando i gravi danni subiti a causa del
maltempo”.
 
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