15 Settembre, 2002
Ascom chiede lo stop per due anni ai nuovi centri commerciali
Il vice presidente Vaccari: abbiamo aperto una nuova via per Cremona e lo sviluppo
Ascom chiede lo stop per due anni ai nuovi
centri commerciali
Il vice presidente Vaccari: abbiamo aperto
una nuova via per Cremona e lo sviluppo
L’ASCOM della provincia di Cremona rilancia
la sinergia tra privati ed Istituzioni e,
forte dei risultati ottenuti partecipando
ai bandi regionali sui distretti del commercio
e sui piccoli comuni, chiede una moratoria,
per i prossimi due anni, affinchè non vengano
concessi ampliamenti o autorizzate nuove
aperture per i centri di media e grande distribuzione.
Una domanda rivolta direttamente alla Regione
Lombardia, attraverso l’assessore Gianni
Rossoni, e alla Provincia, al suo presidente
Massimiliano Salini e al vice Federico Lena.
La proposta trova il sostegno anche dei tanti
sindaci del territorio che, ieri mattina,
si sono ritrovati, nella sede dell’Associazione
del commercio per presentare, insieme alla
guida di Ascom Claudio Pugnoli e del vice
Claudio Vaccari, i risultati ottenuti. “Nei
due bandi – spiega con soddisfazione Pugnoli
– abbiamo raggiunto traguardi straordinari
l’ex direttore Mora mi ha confermato che
in un anno, da Cremona ed a Cremona è arrivato
più di quanto non fosse arrivato negli ultimi
quindici anni”. Tutti i progetti che abbiamo
candidato sono stati approvati. Nessuna altra
associazione, in Lombardia, ha saputo fare
altrettanto. Ringrazio quanti hanno collaborato.
Questo successo ci indica, chiaramente che
stiamo andando nella giusta direzione, ci
rende evidente la strada su cui proseguire”.
A dar forza alle sue parole sono i numeri.
Nel bando dei piccoli comuni sono state coinvolte
venticinque realtà locali, con settanta imprese
partecipanti. Complessivamente sono stati
investiti duemilioniseicentomila euro per
il commercio, al cinquanta per cento ottenuti
dalla regione. Per i Distretti diffusi le
cifre sono ancora più significative. Sono
stati realizzati sei distretto, con trentacinque
Comuni coinvolti, oltre duecentocinquanta
aziende partecipanti. Sono stati finanziati
progetti per quasi otto milioni di euro,
dei quali oltre duemilioni ottenuti come
contributo regionale. “Complessivamente –
continua Pugnoli - sono stati coinvolti oltre
il cinquanta per cento dei comuni, per circa
diecimilioni di euro di investimenti”. E
soddisfazione è stata espressa anche da Gianni
Rossoni e da Massimiliano Salini. “La Regione
è consapevole di tutti gli sforzi fatti da
Ascom e dai commercianti della provincia.
E rassicura che “proprio per l’impegno dei
territori, anche in questa nuova legislatura,
ci spinge a procedere nella stessa direzione
e a ripresentare bandi per i Comuni e i Distretti”.
Salini ha sottolineato l’importanza del commercio
per il territorio “Lo dicono i numeri – spiega
-. La maggior parte delle partite Iva sono
legate al commercio. Dobbiamo pensare a questo
settore quando ci interroghiamo sul “cuore”
dello sviluppo”. E conclude: “ il commercio
è centrale per Cremona e il suo territorio”.
Sul tanto lavoro di questo ultimo anno è
tornato Vaccari. “In un momento di crisi
come quello che stiamo vivendo chiedere ai
commercianti di paese di fare investimenti
sulle proprie attività poteva sembrare quantomeno
azzardato. Invece la risposta c’è stata.
Forte, importante, addirittura imprevista
ed imprevedibile. Interventi tesi a migliorare
i nostri paesi la vita delle nostre comunità”.
Il vicepresidente di Ascom vuole sottolineare
la voglia di fare dei commercianti. “Andando
nei piccoli centri ho toccato con mano la
volontà di credere in un progetto, di mettersi
in gioco, di contrastare il declino. La forza
di questo progetto è nell’operare insieme,
nell’avere davanti una strada di sviluppo
anziché il doversi limitare a sopravvivere”.
Una energia positiva che deve essere valorizzata,
dando una nuova centralità ai Centri Commerciali
Naturali. Continua il vicepresidente Vaccari
lanciando una sfida alle Istituzioni: “I
Distretti del Commercio sono stati un'opportunità
e possono essere uno strumento molto forte.
Cremona ed il suo territorio hanno risposto
in maniera molto decisa, allora perché non
continuare con il gioco al raddoppio, prendendo
una posizione forte sul commercio locale.
Chiediamo alle Amministrazioni di ogni livello
di darci il tempo di crescere; chiediamo
due anni di tempo per dimostrare cosa può
fare il Commercio locale; chiediamo un segnale
forte, un forte gesto d’attenzione al territorio,
chiediamo una moratoria, che in questo periodo
non si aprono nuovi punti di media e grande
distribuzione nella provincia di Cremona".
E poi conclude: “Insieme abbiamo ottenuto
un grande risultato, insieme possiamo dimostrare
che a Cremona si cerca una nuova via. E’
un’occasione che non possiamo perdere, per
il commercio ma, soprattutto per le nostre
comunità”.
 
|