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15 Settembre, 2002
IL VERO ED IL FALSO. Che cosa distingue il vero dal falso ? di Mario Superti
La linea di confine è labile e discutibile se si hanno presenti le circostanze, i fini ed i propositi della comunicazione.

IL VERO ED IL FALSO
Che cosa distingue il vero dal falso ?
La linea di confine è labile e discutibile se si hanno presenti le circostanze, i fini ed i propositi della comunicazione.
E’ ormai a tutti noto che dopo la battaglia di Iwo Jima la bandiera americana fu issata da alcuni soldati dopo la terribile battaglia nel Pacifico fra americani e giapponesi : ma la foto diffusa dai media non è quella dell’atto originale.
Dopo la presa del Reichstag , nel centro di Berlino conquistata dai sovietici, la bandiera rossa fu issata dal primo gruppo che arrivò sulla sommità dell’edificio ancora fumante.
Ma la foto ufficiale non rappresenta il momento dei fatti reali.
Il tutto durante la terribile seconda guerra mondiale.
Già i nostri padri culturali dell’antica Grecia avevano dissertato sulla labilità di confine delle due grandi categorie , il vero ed il falso, seminando dubbi ed interrogativi ai confini della realtà.
Quindi la realtà è quella che è , o appare , a seconda del modo di intendersi e dei fini che ci si propongono.
Questi interrogativi tuttavia sono ben presenti nelle menti di chi si occupa( più o meno in buona fede) della comunicazione moderna e delle sue tecniche pur partendo da presupposti anche di opposta tendenza.
I signori della comunicazione sanno bene che non vale tanto quello che si dice, ma come e dove si dice , con quali fini, con quali target e con quali mezzi : in altre parole entra in gioco la manipolazione delle notizie e degli eventi con tutti gli accorgimenti del caso,visivi e sonori.
Non ha alcuna importanza se ciò che si comunica sia vero o falso : è sufficiente che venga fatto percepire come vero o falso e si agisca di conseguenza.
Ne consegue che siamo immersi in una melma nauseabonda e la gente ha ben poche possibilità di stare a galla per meglio respirare.
Chi non si rassegna e conosce l’inganno deve lottare e spesso viene preso per visionario ( non la pensa come la grande massa).
La speranza tuttavia non è mai morta ed alla lunga potrebbe avere la sua vittoria.
Contro la potenza mediatica delle TV oggi possiamo mettere in campo : internet,il porta a porta, l’agorà ( ma occorrono giovani preparati e ben disponibili alla bisogna e che non vadano solo alla ricerca di appoggi clientelari ).
A questo punto è bene elencare le boe di salvataggio a cui rimanere aggrappati per raggiungere la riva:

- la cultura e la sua diffusione debbono essere tenute in
prima linea: sono necessari tuttavia uomini di buona
volontà, soprattutto capaci , disinteressati e con mezzi
adeguati a disposizione;
- i partiti che ancora sono degni di tale nome hanno bisogno
di idee e personaggi all’altezza della situazione e di
grande coraggio ;
- i mezzi moderni di comunicazione , al di là dei canali
ufficiali, sono tanti e vanno fatti conoscere, diffusi ed
incrementati: ma devono salire alla ribalta soprattutto i
giovani che ne fanno uso ,ma che al momento si trovano
spiazzati dalla potenza di fuoco mediatico diretta soprattutto
verso le persone meno “acculturate”;
( la mancanza di “cultura” non è una colpa ma è la diretta
conseguenza dell’operare di chi fa poco o nulla per
diffonderla, anche fra le fila della cosiddetta opposizione);
- è evidente che la cosiddetta opposizione si deve rinnovare
anche con un processo che una volta si definiva
“autocritica”: tale processo non viene più usato da chi tira
le fila se non per prolungare la propria vita politica ( se
fosse successo il contrario , i partiti non si troverebbero in
queste condizioni : non sanno bene cosa dire o fare se non
affermare che l’avversario sta sbagliando tutto, ma le idee
nuove e produttive dove stanno ? ? );
- come si sa l’avversario fa solo i propri interessi e non fa
errori di fondo per la sua sopravvivenza : se critica o
espelle alcuni “colleghi” la fa solo se è convinto che
abbiano agito come “separati in casa”;
- nella sinistra è successo che sono stati presi provvedimenti contro persone che operavano al meglio solo per poco chiari intenti e finalità di potere personale: abbiamo visto anche in città le conseguenze del caso ( non vorremmo continuare a vedere sempre le stesse persone alla ribalta, anche perché saranno gli eventi futuri a rifare i giochi : prevenirli sarebbe un gesto apprezzato di responsabilità da parte di chi di dovere).
Auguri a tutti gli uomini di buona volontà.
Cordialità e buon lavoro
MARIO SUPERTI Cremona
http://www.mariosuperti.it


 


       



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