News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Comune di Cremona

15 Settembre, 2002
Cambiare lo statuto della Fondazione Città di Cremona ( Antonino Rizzo)
Dai primi di agosto, ormai, le vicende relative alla Fondazione “Città di Cremona” tengono banco nel dibattito politico locale.

Cambiare lo statuto della Fondazione Città di Cremona ( Antonino Rizzo)
Una proposta per la Fondazione: cambiare lo statuto
Dai primi di agosto, ormai, le vicende relative alla Fondazione “Città di Cremona” tengono banco nel dibattito politico locale.
Le polemiche si sono susseguite ed hanno assunto contorni non sempre chiari e comprensibili.
Con l’usuale mentalità complottistica, si è iniziato a parlare, come era prevedibile, di retroscena e di poteri forti (la P2 e i servizi deviati, per fortuna,
non sembrano ancora essere coinvolti).
In realtà, le polemiche politiche (che non mi interessano e in cui non voglio entrare) hanno, in concreto, alzato una cortina fumogena che ha
avuto il risultato di nascondere i nodi istituzionali che la vicenda della trattativa per l’acquisto del complesso immobiliare di Palazzo Fodri ha messo
drammaticamente a nudo.
Ignoro come, nel 2003, si sia pervenuti a stendere il testo dello Statuto della Fondazione, che è la “lex specialis” che regola l’intera vita dell’ente,
dato che le norme contenute nel codice civile e nella legislazione statale e regionale sono assai limitate
e frammentarie (D. Lgs. 4 maggio 2001 n. 207 e L.R. 13 febbraio 2003, n. 1).
Ma sono fermamente convinto della assoluta e totale inadeguatezza dello Statuto della Fondazione.
Il patrimonio della Fondazione è pubblico, sia in quanto destinato a scopi di utilità pubblica come quelli socio-assistenziali, sia perché la Fondazione
nasce dalla fusione di quattro istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, la cui natura pubblicistica era stata definita dalla Legge 17 luglio
1890 n. 6972 (si tratta della legge “Crispi”, che laicizzò la beneficenza, sino ad allora in mano alla Chiesa ed ai privati).
Di contro, la Fondazione è un ente di diritto privato.
Le uniche forme di controllo sulla stessa sono quelle previste dall’articolo 25
del codice civile (controllo dell’autorità governativa, nel nostro caso da identificarsi
con la Regione) e dall’articolo 18 del D. Lgs. 4 maggio 2001 n. 207 (comunicazione
alla Regione degli atti di dismissione degli immobili, finalizzata all’esercizio, da parte del
Pubblico Ministero, dell’azione di annullamento delle deliberazioni contrarie alla legge o allo Statuto).
(continua alle pagine 2-3)
Lo Statuto della Fondazione deve perciò essere opportunamente modificato, per consentire
che le scelte della Fondazione stessa siano coordinate con le politiche del Comune di Cremona.
Secondo il preambolo dello Statuto, "La Fondazione opera nell'ambito degli indirizzi stabiliti dalla
programmazione sociale territoriale d'intesa con il Comune di riferimento e in sinergia con gli altri
soggetti Istituzionali e sociali che costituiscono la rete del welfare locale, con l'obiettivo di contribuire
al potenziamento e alla qualificazione del sistema territoriale dei servizi e degli interventi, anche
promuovendo opportunità di sviluppo attraverso nuovi progetti ed investimenti".
Tali parole, tuttavia, per usare una icastica espressione di Ernesto Rossi, famoso polemista
degli anni cinquanta e sessanta, sono "aria fritta".
Ad esse, infatti, non corrisponde nessuno specifico obbligo della Fondazione nei confronti del Comune.
Alcune modifiche statutarie appaiono perciò, alla luce dei recenti avvenimenti, ineludibili.
In particolare, dovranno essere previsti una serie di atti che la Fondazione avrà l'obbligo di trasmettere
al Comune, affinché questo, ove si rendesse necessario, possa sollecitare alla Regione l'esercizio
dei poteri di vigilanza che le competono.
Fra tali atti non potranno non essere ricompresi i bilanci (preventivi e consuntivi) della Fondazione.
Oggi, infatti, i bilanci della Fondazione sono segreti, in quanto i bilanci stessi, secondo il Regolamento regionale
2 aprile 2001, n. 2 (che ha istituito, ai sensi dell'articolo 7 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361, il Registro regionale delle persone giuridiche
private, tenuto dalle Camere di Commercio) non fanno parte degli atti che devono essere iscritti in
tale Registro.
Sono, poi, dell'avviso di non consentire alla Fondazione la costituzione di società di capitali o
la partecipazione nelle stesse. Soprattutto perché, come ho già avuto modo di chiarire su queste stesse
colonne, con la cessione delle quote di una società cui possono essere conferiti gli immobili si
eluderebbero le norme (il già citato articolo 18 del D. Lgs. 4 maggio 2001 n. 207) che attribuiscono
alla Regione un controllo sulle dismissioni degli immobili costituenti il patrimonio delle Fondazioni
derivanti dalla trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (non risulta,
infatti, che, della dismissione di quote di società, la Regione debba essere notiziata).
Non è da escludere, poi, che la costituzione di una società possa prestarsi alla realizzazione di
operazioni di elusione fiscale.
Come è noto, secondo la giurisprudenza più recente (si veda, da ultimo, la sentenza della Corte
di Cassazione in data 26 febbraio 2010 n. 4737), in materia tributaria, il divieto di abuso del diritto
si traduce in un principio generale antielusivo, applicabile anche ai tributi non armonizzati in sede
comunitaria, il quale preclude al contribuente il conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante
l'uso distorto, pur se non contrastante con alcuna specifica disposizione, di strumenti giuridici
idonei ad ottenere un'agevolazione o un risparmio d'imposta, in difetto di ragioni economicamente
apprezzabili che giustifichino l'operazione, diverse dalla mera aspettativa di quei benefici.
Resta da dire delle modalità con cui lo Statuto della Fondazione potrebbe essere modificato.
E' lo stesso Consiglio di Amministrazione della Fondazione che è competente per le modifiche statutarie.
Si potrebbe, quindi, pensare, da parte di qualcuno, che ben difficilmente la Fondazione farebbe
hara kiri, riducendo il proprio potere, oggigiorno pressoché assoluto.
Ma il Comune ha, comunque, due potenti strumenti di "moral suasion" per spingere la Fondazione
ad adottare le necessarie modifiche statutarie.
Innanzitutto gli amministratori della Fondazione sono nominati dal Sindaco del Comune di Cremona
che, quindi, su un piano puramente politico, ha certo il potere di vincolare le nomine alla adozione
delle modifiche statutarie. Secondariamente, sempre secondo lo Statuto, il Comune deve necessariamente
esprimere un parere sulle proposte di modifiche statutarie.
* * *
Non mi illudo, tuttavia, che queste mie note, dettate da elementare buon senso (quello che ha
ispirato il "buon governo" di tanti amministratori del passato), troveranno udienza. La politica locale
segue logiche che sempre più mi sfuggono e non riesco a comprendere.
E poi, ad onta di più di quattro decenni di esperienza professionale, soprattutto nel campo del diritto
pubblico, ho un grave ed ineliminabile difetto: sono cremonese (e non milanese, bresciano,
mantovano, parmense), in una città in cui, per essere esperti, bisogna essere, prima di ogni altra cosa,
forestieri.
Paradossi del provincialismo.
Antonino Rizzo

N.b. Welafare Cremona ringrazia l'Avv. Antonino Rizzo per averci concesso la ripresa del suo articolo pubblicato sul giornale " La Cronaca" del 14 settembre 2010

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 3139 | Inviati: 1 | Stampato: 71)

Prossime:
LE DECISIONI DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 14 OTTOBRE 2010 – 15 Settembre, 2002
Largo Ragazzi del '99: nota stampa ed interrogazione di Guerreschi e Bonali del PD – 15 Settembre, 2002
FESTA DEL VOLONTARIATO 2010A TEATRO! – 15 Settembre, 2002
DECISIONI DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 20 OTTOBRE 2010 – 15 Settembre, 2002
L’iniziativa di Halloween Party promossa dall’Assessorato alle Periferie di Cremona – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Funerali feti abortiti: Sindaco e Sindacati Cgil-Cisl-Uil firmano una lettere d’intenti – 15 Settembre, 2002
Fine settimana formativi sui linguaggi del teatro – 15 Settembre, 2002
Cremona: GIUNTA COMUNALE DEL 19 AGOSTO 2010 – 15 Settembre, 2002
I sindacati protestano per gli annunci della Giunta sui rincari e sui tagli ? di Maura Ruggeri – 15 Settembre, 2002
La Lega è i peggior partito comunista staliniano – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009