15 Settembre, 2002 Incidenti sul lavoro.Gli albanesi se muoiono costano meno di Stefano Zurpa Mi chiedo se il lavoratore morto sul lavoro fosse stato finlandese il risarcimento sarebbe stato commisurato al costo reale della vita in Finlandia?
Incidenti sul lavoro.Gli albanesi se muoiono
costano meno di Stefano Zurpa
Mi chiedo se il lavoratore morto sul lavoro
fosse stato finlandese il risarcimento sarebbe
stato commisurato al costo reale della vita
in Finlandia? Mi riferisco alla sentenza
del tribunale di Torino che si rifà ad una
sentenza datata della Cassazione che ha riconosciuto
ai genitori albanesi della vittima che risiedono
in Albania una somma di risarcimento inferiore
rispetto a quella che verrebbe riconosciuta
a un cittadino italiano. Se l’operaio fosse
stato italiano, sarebbero state applicate
le nuove tabelle in uso dal giugno 2009 in base alle quali a ogni congiunto sarebbero
state riconosciute somme fra i 150mila e
i 300mila euro. Le motivazioni addotte nella
sentenza si riferiscono in primo luogo all'addebito
del concorso di colpa nella misura del venti
per cento e in secondo luogo al fatto che
il costo della vita in Albania è inferiore
rispetto al nostro paese. Insomma se si pagasse
un risarcimento “pieno” i danneggiati riceverebbero
un ingiusto arricchimento. Arricchimento?
Come si fa a a parlare di arricchimento di
fronte ala perdita di un figlio ventenne?
In base a quanto stabilito dal Tribunale
torinese converrebbe agli imprenditori assumere
lavoratori provenienti da Paesi poveri, perché,
laddove muoiano nel cantiere, costa di meno
risarcire i loro congiunti. La morale di
questa storia sembra essere molto semplice:
la vita di un albanese vale di meno rispetto
a quella di un cittadino italiano.