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15 Settembre, 2002
Tamoil, se ne parla nella Commissione Consiliare Agricoltura ed Ambiente
Il consigliere Torchio riferisce di aver appreso in forma riservata, da fonti molto attendibili e qualificate all’interno dell’azienda, che l’impianto potrebbe essere a breve o trasformato in deposito o continuare a produrre semilavorati

Tamoil, se ne parla nella Commissione Consiliare Agricoltura ed Ambiente
Il consigliere Torchio riferisce di aver appreso in forma riservata, da fonti molto attendibili e qualificate all’interno dell’azienda, che l’impianto potrebbe essere a breve o trasformato in deposito o continuare a produrre semilavorati
Verbale della seduta del 17 SETTEMBRE 2010
Venerdì 17 settembre 2010 ore 10,30 presso la sala GEV del Settore Caccia, Pesca e Aree Naturali - sede decentrata di via Dante n. 134 – piano terra si è tenuta la Commissione Consiliare “Agricoltura ed Ambiente” per la trattazione del seguente ordine del giorno:
• Illustrazione dei piani di gestione dei siti “Natura 2000”, “Lanca di Gussola” e “Isola Maria Luigia”
• Informativa sulla questione Tamoil con ASL e ARPA
Ai sensi dell’art. 15, comma 5° del vigente regolamento degli Organi Istituzionali, la seduta è valida per la presenza di tutti i membri della Commissione, tranne i Consiglieri Zaghen, Zanisi (supplito da Ghillini), Vailati e Milesi.
Sono presenti l’Assessore all’Agricoltura e Ambiente, dott. Gianluca Pinotti, il Dirigente del Settore Agricoltura e Ambiente, dott. Andrea Azzoni, il Capo Servizio Rifiuti, dott.ssa Barbara Pisaroni, l’ing. Giuseppina Demicheli, funzionario dell’Ufficio bonifiche siti contaminati, il Dirigente Settore Caccia, Pesca e Aree Naturali, geom. Mauro Barborini, il Capo Servizio Caccia e Pesca, dott.ssa Bianca Van den Heuvel.
Sono altresì presenti la dott.ssa Liana Boldori, Dirigente dell’ASL di Cremona, il dott. Giampaolo Beati, Direttore del Dipartimento ARPA di Cremona e i consulenti del Settore Caccia, Pesca e Aree naturali della Provincia di Cremona, dott. Gianluca Vicini e dott. Carlo Lombardi.

I lavori si aprono alle ore 10,45: in apertura il Presidente della Commissione, Piergiacomo Bonaventi, saluta i consiglieri, ringraziandoli per la presenza, e chiarendo l’importanza degli oggetti all’ordine del giorno.
Si procede in primo luogo all’aggiornamento sulla questione Tamoil.

Il presidente Bonaventi, nel ricordare l’importanza del tema Tamoil, precisa che l’aggiornamento all’ordine del giorno è utile anche per quanto richiesto in sede consiliare. L’Assessore Pinotti precisa infatti che la seduta odierna è stata organizzata per dar corso all’impegno assunto in Consiglio dopo la presentazione da parte della minoranza di un’interrogazione riguardante l’aggiornamento dei dati sulla qualità dell’aria, in particolare relativamente al periodo primaverile in cui Tamoil è stata chiusa per circa un mese. Finalità di questa seduta è quindi fornire un’informazione puntuale e precisa, grazie anche agli interventi di ASL e ARPA, che ringrazia per la presenza, e condividere informazioni relative al monitoraggio costante dell’attività di Tamoil.

La parola passa alla dott.ssa Liana Boldori, Dirigente dell’ASL di Cremona, per un aggiornamento sugli studi riguardanti gli effetti dell’attività di Tamoil sulla salute dei lavoratori e della popolazione. La dott.ssa Boldori premette che, esistendo Tamoil da tanti anni, ASL valuta non gli effetti acuti ma quelli cronici, che si manifestano dopo un trentennio. L’indagine compiuta da ASL ha riguardato i lavoratori della raffineria, la popolazione circostante l’insediamento e tutta la popolazione di Cremona. ASL ha chiesto una valutazione del proprio studio al prof. Pier Alberto Bertazzi, della Clinica del Lavoro di Milano, che ha deciso di approfondire la questione partendo dai dati riguardanti i lavoratori Tamoil nell’arco di tempo che comprende tutte le gestioni della raffineria. I risultati saranno pronti entro la metà del 2011; in seguito saranno esaminate le indagini relative agli altri due gruppi. Il presidente Bonaventi chiede se per i lavoratori siano comunque effettuati dei controlli. La dott.ssa Boldori risponde che secondo il protocollo sanitario il medico competente, pagato dall’azienda e previsto dalla legge, può decidere una serie di esami periodici. Non esiste però un protocollo sanitario specifico per le aziende petrolchimiche: è il medico che decide a quali esami sottoporre i lavoratori; ASL controlla che il protocollo sia coerente ed applicato. Il Presidente chiede come ci si comporti nel caso della popolazione. Per la popolazione, risponde la dott.ssa Boldori, non c’è protocollo: si prendono in considerazione i decessi e da questi si risale alla storia. È necessario però molto tempo per questa ricostruzione, anche perché entrano in gioco numerosi fattori (ad esempio il benzene aumenta nelle urine di un fumatore). Attualmente l’ASL ha terminato di raccogliere i dati, pur con i limiti esposti. Queste informazioni sono in possesso solo della Procura, non sono divulgabili e per ora non hanno significato. Il consigliere Dusi domanda se potrebbe essere utile il confronto tra situazioni di anni diversi. Per la dott.ssa Boldori è necessario avere tutti i dati storici; per far capire meglio la difficoltà di questa indagine segnala che 50 su 500 dipendenti di Tamoil non sono stati rintracciati. L’assessore Pinotti concorda sul fatto che ci sia bisogno di un’elaborazione ulteriore di questa raccolta di dati di base. La dott.ssa Boldori sottolinea che bisogna studiare bene il rapporto causa-effetto. L’Assessore chiede la disponibilità da parte di ASL a fornire eventuali relazioni sull’argomento e la dott.ssa Boldori acconsente. Per il consigliere Trespidi ASL sta lavorando più che bene ed è inutile divulgare i dati adesso.

La parola passa quindi al dott. Beati, Direttore del Dipartimento ARPA di Cremona, che relaziona sui dati relativi alla qualità dell’aria nel periodo di fermo di Tamoil, ad aprile 2010. Non è stata rilevata alcuna differenza con l’aprile 2009; questo risultato è congruente con quanto già emerso dallo studio dell’anno precedente sull’effettivo contributo delle aziende cremonesi alla qualità complessiva dell’aria (il loro impatto è quantificabile in meno dell’1%). Il periodo di fermo è stato troppo breve, ci vorrebbe almeno un anno per un reale confronto. Il consigliere Trespidi chiede allora se la presenza di Tamoil sia ininfluente per la qualità dell’aria. Il dott. Beati risponde che senza Tamoil alla lunga ci sarebbe un miglioramento, precisando però che quando si parla della situazione di Cremona non bisogna prescindere da quella dell’intera pianura padana; è difficile attribuire le concentrazioni degli inquinanti che si misurano. Comunque non si è mai arrivati, nel caso del benzene, al limite di dose annua (+ di 5 microgrammi/metro cubo). Il presidente Bonaventi chiede informazioni sulla situazione delle capannine. Beati riferisce che l’obiettivo è di essere a regime con le 4 centraline di Cremona intorno a metà del mese di ottobre. Questo assetto permetterà una maggiore misurazione con studi di ricaduta più precisi. Comunque, precisa il dott. Beati, dagli standard europei è richiesta 1 capannina ogni 300.000 abitanti. Partirà inoltre la campagna - voluta dal Comune - di misurazione puntuale attraverso i radielli; non si misurerà il PM 10 ma tutti gli altri inquinanti; sarà quindi possibile una fotografia precisa della situazione reale anche in zone specifiche. Il consigliere Dusi ricorda che si era parlato di maggiori controlli sul territorio e chiede se ci sia qualche novità al riguardo. Il dott. Beati segnala la presenza di un laboratorio mobile che realizza, su richiesta dei Comuni, 10 campagne all’anno della durata di 1 mese. Il presidente Bonaventi è interessato al campionamento delle percezioni odorose: Beati riferisce che si possono monitorare e misurare, e in qualche caso identificare (nel caso dei composti organici volatili, per altre categorie l’identificazione è più difficile e in più esse non sono normate).

Si procede quindi con l’aggiornamento dettagliato - da parte della dott.ssa Giuseppina Demicheli, funzionario dell’Ufficio bonifiche siti contaminati - del procedimento di bonifica, partendo dal 2001. La dott.ssa Demicheli spiega che si è ora giunti all’esame del progetto di bonifica, cioè al progetto operativo di messa in sicurezza. L’iter amministrativo, disponibile sul sito web dell’Ufficio bonifiche, segue 3 filoni: aree interne; aree esterne, area “Alveo ex Riglio”. L’area più problematica è quella verso Tamoil (l’azienda è ritenuta responsabile in quanto gestore ma non ha mai riconosciuto tale responsabilità ). Per le aree interne ed esterne preziosa è la collaborazione del prof. Luca Bonomo del Politecnico di Milano. Nelle conferenze del febbraio 2010 gli enti hanno esaminato le Analisi di rischio: per le aree interne, la conferenza ha chiesto una serie di modifiche all’analisi presentata e una revisione del documento, approvato in via definitiva in data 10/05/2010; per le aree esterne, la conferenza non ha approvato il documento, dando alla ditta un termine di 6 mesi per la rielaborazione dell’analisi: il nuovo documento è stato trasmesso in data 27/07/2010. Per fine settembre-ottobre 2010 è prevista la conferenza di servizi per l’esame del documento di revisione dell’Analisi di Rischio delle aree esterne. Per quanto riguarda la presentazione del progetto operativo di bonifica, per le aree interne è prevista la presentazione di un “Progetto di messa in sicurezza operativa”, in quanto trattasi di sito in esercizio per il quale la normativa impone che gli interventi di bonifica debbano essere compatibili con il proseguimento dell’attività e finalizzati al contenimento della contaminazione. La messa in sicurezza è prevista entro sei mesi (per le aree interne sono state previste prescrizioni molto importanti). Per le aree esterne si attende l’approvazione dell’Analisi di rischio per individuare le eventuali aree d’intervento. Un ulteriore approfondimento riguarda l’area “Alveo ex Riglio”: il Comune di Cremona ha commissionato ad ARPA, nel 2009, una serie di indagini ambientali nelle aree esterne a Tamoil, al momento non indagate. Nel corso di tali indagini è emerso un superamento dei “valori allarme” (CSC) nei terreni della zona denominata “Alveo ex-Riglio”, la fascia compresa tra la raffineria e l’Argine Maestro del fiume Po, che non era ancora stata oggetto di indagini ambientali. A seguito della segnalazione del Comune, la Provincia si è attivata con gli adempimenti previsti dall’art. 244 del D.Lgs. 152/06 e ha emesso un’ordinanza motivata di diffida a Tamoil (notificata in data 27/04/2010). A seguito della diffida Tamoil ha presentato ricorso al TAR in data 20/05/2010; ha comunque manifestato collaborazione, presentando il piano di caratterizzazione prescritto nella diffida. Il suddetto Piano è stato oggetto di esame in sede di Conferenza di Servizi del 17/06/2010. In tale occasione gli enti hanno richiesto alla ditta di integrare le indagini proposte; si è attualmente in attesa della presentazione da parte di Tamoil di un nuovo piano. Il presidente Bonaventi chiede quali siano le finalità delle ulteriori indagini sull’area ex Riglio. Servono a completare il quadro, risponde la dott.ssa Demicheli; inoltre gli enti vorrebbero approfondirle fino ad arrivare alla falda. Interviene il dott. Beati, affermando che l’area ex Riglio è stata esaminata per confermare l’ipotesi iniziale che l’inquinamento derivi dall’alveo dell’ex Riglio; questa indagine non apporta però modifiche a quanto emerso per le altre due aree.

Il consigliere Torchio riferisce di aver appreso in forma riservata, da fonti molto attendibili e qualificate all’interno dell’azienda, che l’impianto potrebbe essere a breve o trasformato in deposito o continuare a produrre semilavorati. Nel primo caso il numero di occupati scenderebbe dagli attuali 350 a 50-60; nel secondo, a 120-150. Si tratta di una decisione che avrà un impatto dirompente di natura occupazionale, ambientale e immobiliare. È quindi necessaria un’azione forte. Se l’area in oggetto non sarà già stata bonificata si resterà in gravi difficoltà. Chiede quindi informazioni in merito ad eventuali per perdite sotto i depositi per la mancanza reiterata di manutenzione da parte della raffineria. Da anni, risponde la dott.ssa Demicheli, gli enti chiedono rassicurazioni sullo stato e la tenuta dei serbatoi; i dati indicano che non ci sono perforazioni e quindi che non ci sono perdite. Si continua a chiedere ispezioni e controlli su serbatoi, linee interrate e fognature. L’assessore Pinotti puntualizza che la finalità di questa seduta è di rispondere in maniera puntuale in merito alla qualità dell’aria, come da interrogazione. Il problema è ovviamente molto più complesso e la questione occupazionale è tenuta molto ben presente dall’Amministrazione, che prende in considerazione tutti gli aspetti della vicenda. In sede di elaborazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si è concertato con tutti gli enti preposti il quadro prescrittivo. ASL e ARPA, continua Pinotti, partecipano oggi a conferma di un lavoro molto serio svolto in collaborazione con i nostri uffici. L’impegno è di convocare altre commissioni per dare informative come quella odierna. Alla richiesta della minoranza è stato quindi dato seguito. Il consigliere Biondi sottolinea che questa è l’ennesima commissione nella quale non è presente un consigliere del PDL, fatto politicamente grave. Riconosce il lavoro tecnico di approfondimento e chiede se si abbia un’idea dei tempi e dei costi della bonifica e se ci sia in atto un percorso finalizzato a raccogliere sostegni esterni, anche pubblici, per raggiungere quest’obiettivo. L’assessore Pinotti conferma che le informazioni esposte dai tecnici sono le uniche di cui dispone l’Assessorato Agricoltura e Ambiente; le notizie riportate dal consigliere Torchio, pur collegate alla vicenda, esulano dalla competenza dell’Assessorato stesso. Il consigliere Mainardi prende atto che si è data risposta all’interrogazione dal punto di vista tecnico. C’è però tutta un’altra parte da affrontare, ad esempio la richiesta di incontro al Ministero dell’Industria, ancora da evadere. Chiede che il Presidente della Provincia riferisca in Consiglio su eventuali azioni avviate. Il consigliere Trespidi approva il lavoro tecnico; chiede una comunicazione del Presidente della Provincia sullo stato dell’arte della questione Tamoil, anche alla luce dei recenti sviluppi della situazione nazionale. Il consigliere Mainardi esce alle ore 11.50. Rispondendo al consigliere Biondi, la dott.ssa Demicheli specifica che gli obiettivi della bonifica sono dati dalle analisi di rischio. Gli interventi attualmente ipotizzabili sono quelli già in atto entro la barriera idraulica e fino che la ditta rimarrà in attività sono quelli possibili. Fuori dalla barriera invece bisognerà aspettare l’approvazione dell’analisi di rischio a fine settembre/primi ottobre, poi si potranno ipotizzare gli interventi. Per il consigliere Dusi la notizia data dal consigliere Torchio tocca più aspetti ed è rilevante; deve essere argomento di discussione collegiale. L’assessore Pinotti ribadisce che l’Amministrazione tiene conto di ogni aspetto della mozione. L’aspetto ambientale e quello occupazionale rivestono molta importanza. In questa sede si affronta solo quanto di sua diretta competenza. Da sempre l’attenzione è stata rivolta con chiarezza, trasparenza e puntualità, anche nei punti più delicati, ad entrambi gli aspetti e così si continuerà. Il consigliere Torchio fa riferimento ai recenti accordi Eni-Libia , che a suo avviso non contemplano la nostra situazione. Per l’assessore Pinotti, al di là dell’accordo, si ripropone l’aspetto occupazionale della vicenda Tamoil che si dovrà affrontare dal punto di vista politico.
Si passa quindi alla presentazione dei piani di gestione dei siti “Natura 2000”, “Isola Maria Luigia” e “Lanca di Gussola”, all’ordine del giorno della Giunta del 22 settembre. Il Dirigente del Settore Caccia, Pesca e Aree Naturali, geom. Mauro Barborini, ricorda che il passaggio in Commissione precede quello in Giunta e in Consiglio e che dopo il Consiglio ci saranno 60 giorni di tempo per eventuali osservazioni. L’Assessore Pinotti ricorda che sono stati organizzati incontri con i portatori di interesse diffuso. Il consigliere Dusi è interessato ad avere eventuale documentazione cartacea. Il piano di gestione “Isola Maria Luigia” è illustrato dettagliatamente dal consulente della Provincia, dott. Gianluca Vicini. Il consigliere Biondi esce alle ore 12,18. Nel corso dell’illustrazione il dott. Vicini spiega la differenza tra i siti “Natura 2000” e le ZPS, Zone di Protezione Speciale, nelle quali vengono protetti anche gli uccelli. Nel sito “Isola Maria Luigia” il capriolo è specie emblematica. Rispondendo a una domanda del consigliere Dusi e al successivo intervento del dott. Andrea Azzoni, Dirigente del Settore Agricoltura e Ambiente, il dott. Vicini spiega che il Piano di Gestione potrebbe derogare al Piano Cave. Cita inoltre il Centro di onoterapia all’interno del sito “Isola Maria Luigia”, dove gli aspetti sociali potrebbero convivere con quelli naturalistici. Il consigliere Trespidi esce alle ore 12,35. Il consigliere Dusi non è d’accordo con il divieto di raccolta non autorizzata di legno morto. Se non affrontata la situazione è pericolosa per il territorio. Il dott. Vicini specifica che il piano di gestione prevede anche la fissazione della pianta al terreno. Per il consigliere Dusi alcuni tipi di piante provocano problemi. Vicini sottolinea che non sono comunque norme vincolanti. I consiglieri Dusi e Torchio intervengono sul divieto dell’attività di pascolo e sui relativi problemi sanitari. Per quanto riguarda il mondo agricolo, sottolinea il Dirigente Barborini, non esistono limitazioni all’interno del piano, ma ricompensa in caso di eventuali progetti. Il consulente della Provincia dott. Carlo Lombardi illustra dettagliatamente il piano di gestione “Lancone di Gussola”, soffermandosi sulla gestione attiva dei boschi con la presenza si specie alloctone. Il consigliere Dusi propone di alimentare il lancone con pozzo alimentato da impianto fotovoltaico. Il presidente Bonaventi chiede informazioni sul piano antincendio. Il consigliere Torchio chiede se esistano su un progetto così articolato le risorse economiche. L’assessore Pinotti e il dottor Azzoni rispondono che non ci sono finanziamenti ad hoc, ma che si può accedere ad una serie di misure (ad esempio gli studi relativi a questi piani di gestione sono stati finanziati con il PSR). L’Assessore Pinotti auspica un maggior coinvolgimento dei Comuni per accrescere l’importanza di questi nuclei.

La commissione termina alle ore 13,20.
Il Presidente della Commissione
Piergiacomo Bonaventi
La segretaria
Alessandra Zametta

fonte: Giuseppe Torchio

 


       



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