15 Settembre, 2002
Da Roma e dal basso…..piu’ unità…di Gian Carlo Storti
La dichiarazione di intenti approvata all’assemblea Uniti nell’Ulivo rappresenta una svolta importantissima per la politica italiana.
Da Roma e dal basso…..piu’ unità…
La dichiarazione di intenti approvata all’assemblea
Uniti nell’Ulivo rappresenta una svolta importantissima
per la politica italiana
Finalmente quattro forze che provengono dalla
tradizione socialista,cattolica e laica del
nostro paese si mettono insieme non solo
per costruire una lista ma anche un programma.
Per il momento il programma per le sole elezioni
europee…domani chissà…!!!
E’ sul domani che intendo porre l’accento…
“La lista “Uniti nell’Ulivo” è il vero fatto
nuovo della politica in Italia. E’ l’incontro
delle grandi tradizioni del riformismo italiano
in un processo aperto alla partecipazione
attiva delle componenti più dinamiche e vitali
del paese.”
E a Cremona ? Quale impulso si può dare?
Non so se è prematuro ragionare su una lista
unitaria anche per le elezioni amministrative
sia comunali che provinciali. Dai giornali
leggo che vi sono stati incontri, a livello
di vertice fra i Ds, la Margherita e lo Sdi
che hanno escluso questa possibilità Peccato
che questa discussione si sia subito chiusa.
Ne posso capire le motivazioni ma ritengo
, che al di là della scadenza elettorale
prossima, si debba lavorare per far si che
le forze politiche che danno vita alla lista
unitaria per le europee definiscano un’agenda
di lavoro che porti a momenti di maggiore
riflessione politica e programmatica.
La classe dirigente di quarantenni che ha
la responsabilità di dirigere i partiti che
hanno dato vita alla scelta unitaria non
può deludere l’elettorato. L’elettorato che
guarda all’unità nell’Ulivo e dell’Ulivo
è molto piu’ ampio dei voti che ogni singola
forza politica raccoglie. E’ questo il problema
. Favorire un processo che porti nuovi elettori,
nuovi dirigenti a scrivere una fase piu’
avanzata del riformismo cremonese.
Questo non significa farsi da parte., ma
essere parte di un processo che fa maturare
il rinnovamento delle politiche. Un punto
fondamentale , da sciogliere, non con artificiose
costruzioni regolamentari, ma con grande
entusiasmo politico è quello delle modalità
di scelta dei candidati e dei dirigenti …Le
primarie, proposte non solo dalla Rete dei
Cittadini dell’Ulivo, sono un strumento essenziale
per il rinnovamento della politica.
Ecco l’assemblea di Roma è l’inizio di una
fase nuova che deve portare al rinnovamento
della politica ed alla costruzione di uno
schieramento che sia in grado di battere
la destra anche sul terreno programmatico.
Quali solo le differenze che impediscono
a Corada, Torchio,Pizzetti di appartenere
alla stessa formazione politica?
E che differenze possono avere i tre principali
referenti del sindacalismo cremonese quali
Dolci per la Cgil, Daina per la Cisl, Grossi
per la Uil ad appartenere alla stessa formazione
?
Probabilmente sia in un caso che nell’altro
solo differenze programmatiche e di ruolo.
Forse piu’ di ruolo.
Per il mondo del lavoro, per la società che
si intende rappresentare e promuovere sul
piano sociale certe differenze non si capiscono
piu’….C’è una forte spinta all’unità , sia
sindacale che politica…
Le divisioni permangono però….sempre meno
ma permangono…Per battere Berlusconi e la
sua politica vi è bisogno di unità e di coesione
programmatica.
Certo le differenze ci saranno su temi di
coscienza come il ritiro delle truppe dall’Iraq
e sulla fecondazione artificiale….
Ma queste sono differenze che impediscono
di stare assieme in un grande schieramento
che ha l’obiettivo, come dice Romano Prodi,
di costruire l’Europa?
Suvvia lavoriamo per diminuire le differenze
e costruire un grande schieramento che sia
in grado di trovare con Rifondazione Comunista
e le altre forze che oggi si presentano da
sole una forte unità politica e programmatica…
Sullo sfondo , non lo nego, vedo anche una
nuova formazione politica…Ma questo è un
altro discorso.
Gian Carlo Storti
Segreteria Ds Cremona
Cremona 15 febbraio 2004.
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