ANCI Lombardia, Legautonomie locali della Lombardia, SPI CGIL - FNP CISL -
UILP UIL Lombardia hanno sottoscritto, questa mattina, in Sala Giunta del Comune
di Cremona, un protocollo d’intesa sulle “Linee guida per la tutela e la
promozione delle persone anziane”.
“Chi ha responsabilità sociale e di governo - ha spiegato il Presidente
Torchio - deve con forza valorizzare le dinamiche sociali spontanee, deve
stimolare tutti i soggetti interessati a produrre effettivo valore aggiunto e a
diffonderlo come risorsa per l’intera comunità: cioè come capitale sociale.
Tanto più che il quadro di riferimento, in cui si inseriscono le politiche
socio-assistenziali dei Comuni lombardi appare oggi fortemente condizionato dai
tagli della legge finanziaria nazionale agli enti locali e dalle politiche
socio-sanitarie regionali, decisamente in ritardo nel dare risposte a problemi
di estrema urgenza, quali l'istituzione di un fondo per la non autosufficienza
delle persone anziane e la coerente applicazione dell'insieme dei dispositivi
della 328/00”.
Queste difficoltà generali richiedono conseguentemente un rinnovato impegno
da parte di Anci Lombardia, Legautonomie Locali della Lombardia e Sindacati dei
Pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Regionali, per una reale promozione
delle politiche socio-assistenziali a tutti livelli, dai Comuni alla Regione,
per far fronte a problemi sempre più pesanti e complessi.
“Il protocollo d’intesa - ha spiegato Giuseppe Torchio - mira alla
valorizzazione della dimensione comunale e distrettuale, garantendo ai cittadini
di uno stesso territorio l'uniforme accesso agli stessi servizi. In particolare
si ribadisce la necessità degli Osservatori, regionali e provinciali, come
momento inderogabile di analisi delle criticità e pianificazione delle
possibili soluzioni”.
Regione di metodo è la concertazione: la capacità di dialogo tra le
Istituzioni e i portatori di istanze e rappresentanza sociale è una condizione
di base per lo sviluppo di ogni comunità solidale.
E' quindi importante che, a livello locale, confermando una consolidata
tradizione di positivi rapporti concertativi, tutti i soggetti interessati,
pubblici e privati, si incontrino per un puntuale confronto sui bisogni e le
aspettative della popolazione pensionata e anziana.
“La pluriennale esperienza di rapporti negoziali - ha spiegato l’Assessore
provinciale Daniela Polenghi - ha evidenziato le potenzialità di una pratica
che si è realizzata ovunque, ed ha dato esiti positivi, sia nell' affermarsi di
utili rapporti e buone pratiche sociali che nella soluzione dei problemi.
Al fine di superare possibili difficoltà di bilancio, soprattutto per Comuni
di piccole dimensioni, va prevista la costituzione di un "Fondo di
Solidarietà" a livello distrettuale, nell'ambito dei Piani di Zona,
finanziabile attraverso una quota pro-capite collegata alla residenza.
Analogamente la domiciliarità, quale bene primario nell'assistenza agli
anziani non autosufficienti, rende necessaria, oltre quanto già previsto con l'
erogazione di Buoni e Voucher sociali, la disponibilità nei bilanci comunali di
risorse, aggiuntive a quelle regionali e nazionali, ad integrazione di un fondo
nazionale per la non auto sufficienza di cui si auspica l'immediata attuazione.
“Particolare importanza assume il Distretto Socio-sanitario nel sistema di
erogazione e accesso ai servizi, con l'impegno sinergico dei Comuni di uno
stesso territorio per l' ottimizzazione delle potenzialità presenti. Ciò rende
particolarmente necessaria un'attenta politica di coordinamento intercomunale,
in modo da garantire a tutti i cittadini di uno stesso distretto pari
opportunità, sia nell' accesso che nell' erogazione dei servizi disponibili.
Nell'impegno sinergico di Comuni e Distretti assumono particolare rilievo
problemi che vanno assunti e sviluppati sia nel rispettivo ambito, sia in
rapporto con altre istituzioni, quali le Province, per un'azione di
orientamento, coordinamento e promozione di servizi”.