Respingiamo i tagli al fondo unico per lo spettacolo
La cultura non è una merce ma una risorsa di tutti e per tutti
La decurtazione per il corrente anno del 20% del Fondo Unico per lo
Spettacolo - circa 100 milioni di euro - ad attività quasi conclusa e
programmata in base ai fondi destinati nel 2003, metterà in grave difficoltà
le attività dello spettacolo.
La annunciata riduzione di ulteriori 200 milioni di euro per il 2005 sarebbe
il colpo di grazia definitivo per il mondo della cultura e dello spettacolo
perché porterebbe di fatto ad un dimezzamento del Fondo Unico.
Si ipotizza anche di trasformare il FUS da fondo di sostegno ed investimento
alla produzione culturale a mera fonte di anticipazione da restituire con gli
interessi.
Una aggressione, mai registrata fino ad ora, alla funzione della cultura nel
nostro Paese.
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali stanno attuando in vari Teatri diverse
iniziative unitarie per far recedere il governo da queste intenzioni.
Chiediamo anche al mondo della cultura cremonese e agli enti locali di
assumere insieme alle organizzazioni sindacali iniziative per respingere i tagli
previsti dal governo.
Cremona, 7 luglio
SLC CGIL - FISTEL CISL