15 Settembre, 2002
Fiom-Fim-Uil, competitività e sviluppo : no alla riduzione dei diritti.
La presa di posizione dei sindacati metalmeccanici.
FIM CISL - FIOM CGIL - UILM UIL di Cremona
NON disponibili ad affrontare la competitività,
lo sviluppo, attraverso la riduzione di diritti,
tutele e salario ma al contrario affrontare
temi quali la ricerca, la qualità, la tecnologia,
la formazione, quali elementi vincenti per
lo sviluppo.
Le Segreterie territoriali di FIM CISL, FIOM
CGIL, UILM UIL, nel condividere ed assumere
totalmente ed integralmente il documento
di CGIL CISL UIL Cremonesi sui “ salari di
ingresso “ per i lavoratori neo assunti ritengono
opportuno ribadire alcuni concetti propri
delle politiche che da anni vengono perseguite
dal sindacato italiano.
La competitività delle imprese e del sistema
si sviluppa innanzitutto attivando un circolo
virtuoso, investendo su innovazione, ricerca,
qualità e soprattutto sulle risorse umane,
attraverso formazione continua, riqualificazione
e una maggiore redistribuzione del reddito
prodotto.
Affrontare tale situazioni con un circolo
vizioso quale, la riduzione dei salari, dei
diritti e delle tutele, non solamente è perdente
in assoluto ma dimostra l’incapacità o la
non volontà di affrontare in termini strutturali
i problemi del sistema e dell’impresa.
FIM FIOM UILM non accettano e non accetteranno
mai il concetto di circolo vizioso e di conseguenza
dichiarano che su tali proposte sono nettamente
contrari e non disponibili a sedersi attorno
a nessun tavolo sia esso aziendale o di associazione.
FIM FIOM UILM sono invece disponibili ad
affrontare in termini seri e strutturali
e, non di singola impresa, tutte le problematiche
legate allo sviluppo come proposto anche
nel documento unitario di CGIL CISL UIL territoriali,
ponendo il lavoro e la sua valorizzazione
come elemento centrale.
FIM FIOM UILM, ritengono indispensabile avviare
prima con CGIL CISL UIL locali e immediatamente
dopo con le categorie delle industria un
coordinamento per un’azione con l’obiettivo
di fare cambiare rotta a tutte quelle aziende
e associazioni che pensano che i problemi
della competitività delle imprese della provincia
possano essere risolti attraverso una riduzione
degli stipendi o soluzioni similari tese
a ridurre diritti e tutele.
FIM FIOM UILM ribadiscono a tutti, Associazioni,
Forze politiche ed enti locali la necessità
di avviare un tavolo concertativo per trovare
le soluzione alle problematiche che da tempo
viviamo nella nostra provincia ed accendere
quel circolo virtuoso per dare sviluppo e
benessere .
Documento approvato dalle Segregterie di
FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL di Cremona
il 14 Luglio 2004
 
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