15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta di lunedì 20 dicembre 2004
Mozioni approvate e respinte a maggioranza...
Interrogazione in data 24 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi circa gli
stanziamenti occorrenti per la realizzazione di nuove infrastrutture per la
sosta (Testo dell’interrogazione: Premesso
che il Comune di Cremona ha dato attuazione alla prima fase del Piano per la
Mobilità e la Sosta nella città di Cremona con estensione delle ZTL;tale
provvedimento ha provocato molte proteste da parte di cittadini residenti, dei
pendolari lavoratori e degli operatori economici;la situazione del traffico
locale è ogni giorno più complessa a causa dell’assenza di adeguati spazi
per la sosta;la città di Cremona soffre di una cronica carenza di parcheggi,
dovuta all’assenza di infrastrutture dedicate alla sosta degli autoveicoli dei
tanti lavoratori e dei cittadini che quotidianamente frequentano la città;il
Comune di Cremona ha pubblicamente dichiarato, attraverso l’Assessore
competente, l’intenzione di predisporre un Piano Parcheggi; il sottoscritto
consigliere comunale chiede al Sindaco di voler comunicare al Consiglio Comunale
l’ammontare dello stanziamento che l’Amministrazione Comunale intende
destinare nel prossimo triennio per la realizzazione di infrastrutture per la
sosta. Più precisamente si chiede di specificare quanto l’Amministrazione
Comunale prevede di destinare per la realizzazione e l’attuazione del futuro
Piano Parcheggi a partire dal prossimo esercizio - anno 2005, in considerazione
dell’ormai imminente definizione del Bilancio di Previsione).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli:
Credo che, per evitare di commettere degli errori, o di impegnare risorse
preziose che poi non potrebbero essere utilizzate, è indispensabile mettere a
punto un Piano Parcheggi, in una prospettiva di soddisfacimento di medio
termine. In un quadro di carattere generale, ritengo difficile definire oggi
quali siano le risorse a disposizione, perché dobbiamo capire entro quali
limiti dobbiamo e possiamo muoverci. Ci saranno i passaggi nelle commissioni
preposte e momenti di confronto. Oggi è prematuro parlare di cifre: stiamo
ragionando su qualche risorsa, prima però bisogna allargare l’orizzonte
cercando di coinvolgere tutti i soggetti che ruotano attorno a questo problema,
per esempio i proprietari delle aree interessate. Abbiamo un’esigenza
importante che è quella relativa alla stazione e stiamo valutando un intervento
sostenuto anche da AEM S.p.A. Questa soluzione, prima di inserirla nel Piano, la
porteremo all’attenzione della competente commissione consiliare.
Il consigliere Malvezzi ha detto che si sarebbe aspettato una risposta più
puntuale, anche se si è in fase di definizione del Bilancio. Prendendo atto di
quanto detto dall’Assessore, il consigliere Malvezzi ha sostenuto che ad oggi
l’Amministrazione non è in grado di stabilire quanto nel 2005 verrà
destinato alla realizzazione dei parcheggi.
Interrogazione in data 24 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi circa la
realizzazione della pista ciclabile in zona S. Cristina (Testo dell’interrogazione:
Premesso che il Comune di Persico Dosimo sta completando i lavori di
costruzione di una nuova pista ciclabile presso la frazione di Persichello, fino
a confine con il territorio del Comune di Cremona (zona S. Cristina)la frazione
Maristella è dotata di una propria pista ciclabile che potrebbe essere
facilmente collegata con quella in fase di costruzione sul territorio comunale
di Persico Dosimo; l’estensione della pista ciclabile della frazione
Maristella in direzione Persico Dosimo potrebbe garantire maggiore sicurezza
agli abitanti della zona S. Cristina (Comune di Cremona) e di quelli provenienti
dalla vicina località di Persichello;la realizzazione di tale opera, peraltro
di modesta entità, rappresenterebbe il logico raccordo tra due manufatti
esistenti;il sottoscritto consigliere comunale chiede al Sindaco di voler
fornire al Consiglio Comunale le risposte ai quesiti di seguito riportati:è
intenzione dell’Amministrazione Comunale di Cremona estendere la pista
ciclabile esistente presso la frazione Maristella in direzione Persichello fino
a servire la località S. Cristina? In caso di risposta affermativa, l’Amministrazione
Comunale dispone di un progetto per la realizzazione del collegamento tra la
pista ciclabile della frazione Maristella e quella in fase di costruzione in
località Persichello? In caso di risposta affermativa ai precedenti quesiti,
quanto l’Amministrazione Comunale intende realizzare tale opera?il Comune di
Cremona ha definito accordi con il confinante Comune di Persico Dosimo per la
realizzazione del predetto collegamento?).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli:
E’ intenzione dell’Amministrazione realizzare il collegamento tra la pista
ciclabile della frazione Maristella e quella in fase di costruzione in località
Persichello, il progetto però non è ancora stato predisposto. Ci sono stati
più incontri con il Comune di Persico Dosimo prima del termine della precedente
Amministrazione nella sede della Provincia in quanto si era ritenuto utile
coinvolgere questo Ente impegnato a definire i percorsi ciclo turistici del
Cremonese. Era un momento decisivo e strategico per inserire questo tracciato,
che non era stato previsto, così da concorrere ad avere i necessari
finanziamenti. Il Comune di Persico Dosimo ha invece deciso di realizzare per
proprio conto la quota parte di questo percorso sul suo territorio. Si è
trattata di una occasione persa. Ora bisognerà riproporlo sempre nell’ambito
di collegamento sovracomunale, perché un cofinanziamento della Provincia
permetta di trasferire risorse dal Piano al Progetto che, proprio per questo
motivo, non è ancora stato predisposto.
Il consigliere Malvezzi si è detto soddisfatto della risposta ottenuta,
anche se dispiaciuto perché gli abitanti di S. Cristina dovranno attendere
tempi migliori per un collegamento ciclabile con la città.
Interrogazione in data 23 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Laura Carlino in ordine ad un episodio
accaduto in data 18 novembre 2004 in occasione di un incontro organizzato per le
scuole nell’ambito del Salone dello Studente (Testo dell’interrogazione:
Giovedì 18 novembre, in occasione di un incontro organizzato per le scuole
al Salone dello Studente, la sottoscritta è stata testimone di un episodio
sconcertante: la presentazione di un libro da parte del suo autore a classi di
scuole medie e superiori si è tramutata in una sorta di comizio
politico-elettorale, che nulla aveva a che vedere con l’argomento in questione
- il disastro del Vajont. Poiché sia il contesto - il Salone dello Studente,
sia la tipologia di pubblico (studenti medi inferiori e superiori), non si
prestano certo a strumentalizzazioni politiche, nella convinzione che i giovani
meritino innanzitutto un grande rispetto, si chiede come codesta Giunta Comunale
intenda attivarsi perché simili episodi non abbiano a verificarsi in futuro).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniela Polenghi:
Prima di passare all’episodio oggetto dell’interrogazione, l’Assessore ha
spiegato come viene organizzato il Salone dello Studente, in particolare come
avviene la costituzione del “comitato organizzatore” che collabora con i
funzionari del Comune e come vengono condivise le scelte effettuate per quanto
riguarda gli scrittori da invitare. Come moderatore è stato scelto il
giornalista Paolo Gualandris. Per quanto riguarda l’episodio in questione l’Assessore
ha dichiarato di avere assunto delle informazioni in quanto non era presente all’incontro.
L’intervento è iniziato con l’esposizione dei contenuti del libro, l’autore
ha quindi dichiarato che i suoi punti di riferimento sono l’antifascismo e la
Costituzione. Vi è stato poi un insegnante che, sotto la sua responsabilità,
ha chiesto se il futuro Vajont sarà il ponte sullo stretto di Messina. Questo
ha innescato una discussione che, a giudizio dell’Assessore, non ha
travalicato alcun limite e non ci sono state lamentele da parte dei ragazzi, che
hanno definito interessante l’argomento trattato. L’Assessore ha sollecitato
per il futuro una maggiore partecipazione da parte dei docenti alla preparazione
di questa manifestazione.
Il consigliere Laura Carlino si è detta insoddisfatta della risposta
ottenuta.
Interrogazione in data 29 novembre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “La Margherita” Giuseppe Ceraso in merito al collegamento con un
servizio di trasporto pubblico tra la stazione ferroviaria e la casa
circondariale di via Ca’ del Ferro (Testo dell’interrogazione: Ricordando
che al riguardo è stata da me presentata una mozione in Consiglio Comunale,
discussa il 20 febbraio di quest’anno e votata all’unanimità; Premesso che,
riconosciute le giuste motivazioni, il problema veniva provvisoriamente
rinviato: primo per trovare una soluzione all’interno del contratto di
servizio con KM; Secondo per risolvere i problemi infrastrutturali poiché la
Via Ca’ del Ferro si presentava troppo stretta. Visto che: oggi c’è il
nuovo accordo con KM, la strada in questione è stata allargata;chiedo che venga
istituito questo servizio, a parere di tutti, necessario ed urgente per la
funzione di pubblica utilità che ne deriva, se si pensa che la Casa
Circondariale è frequentata da più di 200 dipendenti, oltre ai parenti che
visitano per colloquio quotidianamente i circa 350 detenuti. A tale riguardo
ricordo che esiste già una proposta dell’orario delle corse che tiene conto
dei turni d’ingresso e di uscita sia dei dipendenti che dei visitatori).
Alla interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli:
L’allargamento della strada è quasi terminata e si potrebbe fare una
valutazione circa il prolungamento della linea. Nel bando di gara era stato
inserito l’opportunità di allungare la linea stazione-ospedale. Purtroppo c’è
stata una sola offerta che non prevedeva questa opzione che è rimasta negli
obiettivi non realizzabili. In ogni caso, attualmente, il prolungamento
costerebbe una necessità di copertura di circa € 70.000,00, una spesa
eccessiva rispetto al quadro generale. E’ intenzione dei nostri uffici fare
una verifica nella Casa Circondariale per vedere le effettive necessità. E’
già stato predisposto un apposito questionario rivolto ai dipendenti ed ai
frequentatori della Casa Circondariale: in base alle risposte valuteremo quale
risposta dare alle esigenze che emergeranno. In ogni caso questo prolungamento
va inserito in quella prosecuzione della riforma del trasporto pubblico
attraverso l’introduzione del servizio a chiamata.
Il consigliere Giuseppe Ceraso si è detto parzialmente soddisfatto della
risposta ottenuta.
Interrogazione in data 29 novembre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “La Margherita” Giuseppe Ceraso in merito al parcheggio ed ai
problemi viabilistici della Fiera di Cremona (Testo dell’interrogazione:
Avendo avuto modo di constatare di persona e fatto oggetto di protesta da
parte di molti visitatori, nei giorni di fiera, lo stato di abbandono del
parcheggio di proprietà comunale adiacente alla Fiera stessa; che il parcheggio
non è assolutamente utilizzabile nei giorni di pioggia per le pozzanghere e il
fango che si formano;considerando che la nostra Fiera si sta proiettando sempre
più come una delle più importanti d’Europa per quanto riguarda in
particolare la Fiera del bovino (in quattro giorno 67000 visitatori) e per le
altre tante manifestazioni esempio “Bontà” (sempre in quattro giorni 21000
presenze);chiedo che l’Amministrazione, per far fronte a questo evidente
disagio, che non dà una bella immagine alla Fiera e alla città stessa,
intervenga al più presto, se non direttamente viste le scarse finanze che si
ritrova, nei modi che ritiene più opportuno percorrendo tutte le strade
possibili ed inoltre provveda ad una verifica di una adeguata mobilità in
relazione alle manifestazioni).
Alla interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli:
Esiste un accordo con CremonaFiere che prevede la realizzazione in tre anni di
questo parcheggio, l’accordo è chiaro su chi deve farsi carico della
manutenzione dell’area. Prima bisogna però fare una verifica sullo
smaltimento delle acque, oltre a tenere presente se compatibile con l’allargamento
previsto con l’ampliamento del quartiere fieristico. Occorre poi fare i conti
con i costi dell’opera.
Il consigliere Ceraso ha chiesto che si proceda comunque, nel frattempo, a
rendere più praticabile il parcheggio, anche rendendo meno caotica la
viabilità.
Modifica dello Statuto del Comune di Cremona.
L’attuale art. 8, comma 4, dello Statuto del Comune di Cremona e le
conseguenti disposizioni del regolamento sul funzionamento del Consiglio
Comunale, prevede che i gruppi consiliari devono essere costituiti da non meno
di due membri, purché eletti nella stessa lista. Pertanto, i consiglieri
appartenenti alle liste nel cui ambito risulta eletto un solo consigliere devono
confluire nel Gruppo Misto, oppure aderire al Gruppo Consiliare di un’altra
formazione politica. A seguito delle elezioni amministrative svoltesi il 12 e 13
giugno scorso, quattro liste risultano rappresentate da un solo consigliere
comunale. Nel luglio scorso i quattro consiglieri Piergiorgio Bergonzi, Maria
Rita Balsamo, Guido Borsella e Matteo Lodi hanno chiesto al Sindaco di farsi
promotore del coinvolgimento del Consiglio Comunale così da pervenire ad
adeguate modifiche dello Statuto e del Regolamento sul funzionamento del
Consiglio che riconoscano la titolarità di un Capogruppo anche alle forze
politiche che hanno un solo rappresentante in Consiglio Comunale. La Giunta
Comunale ha esaminato questa istanza e l’ha rassegnata alla Commissione Affari
Istituzionali. Nel corso del dibattito che si è sviluppato in sede di
Commissione Affari Istituzionali nonché di Ufficio di Presidenza del Consiglio
è emersa la necessità, contestualmente alla modifica statutaria riguardante l’art.
8 - comma 4 -, di prevedere nell’ambito dello Statuto la possibilità, per
ogni consigliere, di richiedere la trasformazione del gettone di presenza in
indennità di funzione, demandando al regolamento sul funzionamento del
Consiglio Comunale la disciplina analitica conseguente alle modifiche stesse.
Nel corso del dibattito è emersa inoltre l’opportunità di integrare l’art.
12 dello Statuto, riguardante le attribuzioni del Sindaco, inserendo un comma
che rispondesse all’esigenza, emersa anch’essa nel corso di questo mandato
amministrativo, di conferire, da parte del Sindaco a consiglieri comunali
funzioni propositive e di consulenza su specifiche tematiche, nonché su
segnalazione degli Uffici, e di modificare i vigenti art. 15, comma 5, e 18 (Il
testo modificato può essere chiesto all’Ufficio Stampa, n.d.r.).
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di
Cremona e il Comune di Malagnino per l’affidamento, per l’anno 2005, della
gestione del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti in
Cremona e frequentanti la scuola elementare di Malagnino e degli alunni
residenti in Malagnino frequentanti le scuole medie inferiori di Cremona.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Proroga del contratto di servizio stipulato fra il Comune di Cremona e l’Azienda
Speciale per i servizi alla persona “Cremona Solidale”.
L’oggetto è stato approvato con l’astensione di FI, AN, Lega Nord e UDC
(L’astensione su questo punto è stato motivata, a nome della minoranza, dalla
consigliera Laura Carlino solo perché la documentazione al riguardo è stata
messa a disposizione, a suo giudizio, in ritardo. Questo avrebbe impedito un
esame approfondito dell’argomento).
Ulteriore proroga dell’atto di convenzione sottoscritto tra il Comune di
Cremona e la Provincia di Cremona per la gestione su base distrettuale della
lista d’attesa per il ricovero di persone anziane nelle Residenze Sanitarie
Assistenziali (R.S.A.).
Poiché l’attività è stata sostenuto dalla Provincia in modo proficuo e
dato che sono stati sempre affrontati con competenza gli aspetti relativi alla
complessità del sistema di gestione delle liste d’attesa per ricoveri in RSA,
la Giunta Comunale ha espresso parere positivo alla proroga della convenzione in
atto sino al 31 dicembre 2005. Il Consiglio Comunale
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Comunicazione del Sindaco al Consiglio Comunale delle intese raggiunte con
Cremona Fiere S.p.A., Provincia di Cremona, Camera di Commercio in ordine alla
realizzazione di due nuovi padiglioni fieristici.
Le recenti straordinarie trasformazioni politiche e tecnologiche avvenute in
tutti i Paesi del mondo industrializzato rendono necessaria, in generale, una
revisione delle strategie aziendali non solo per fronteggiare nuovi fenomeni di
concorrenza, ma anche di cogliere le nuove opportunità di crescita e di
rilancio che l’evoluzione in atto va creando. In ambito europeo si assiste ad
una rapida ristrutturazione del mercato fieristico il quale, essendo a contatto
diretto con le realtà imprenditoriali, è immediatamente influenzato da questi
nuovi fenomeni di mercato. In Italia in particolare e nello specifico, si vanno
ridefinendo ruoli e strategie dei quartieri fieristici e degli organizzatori
verso uno scenario che vedrà sì la diretta competizione tra i maggiori poli
fieristici europei (ad esempio il polo di Milano ed il sistema fieristico
tedesco), ma anche la valorizzazione dei poli fieristici minori (in termini
dimensionali) che saranno riusciti a darsi una caratterizzazione, di livello
nazionale ed internazionale, per quei comparti che hanno un profondo legame con
il territorio, in termini di tradizione culturale (e quindi di marchio) ed in
termini di primati imprenditoriali, produttivi e scientifici. In questo ultimo
ambito si colloca la Fiera di Cremona, che presenta due caratterizzazioni
assolutamente peculiari, nelle quali raggiunge un livello di eccellenza
riconosciuto nel mondo: la zootecnia e l’agricoltura, che per molti aspetti si
esprimono a Cremona ai livelli più alti; la produzione di strumenti musicali
acustici di alto artigianato. In tale contesto CremonaFiere ha definito una
propria strategia competitiva, confermata anche nel programma di attività 2004,
che prevede: rafforzamento delle manifestazioni di eccellenza, qualificazione
dei servizi del quartiere fieristico, attrazione di nuove manifestazioni e
lancio di nuove iniziative, efficienza ed efficacia della gestione. La
realizzazione di tale strategia di valorizzazione e rilancio del “sistema
fiera” cremonese non può prescindere dalla riqualificazione e ampliamento del
locale quartiere fieristico, la cui struttura esistente è inadeguata a
soddisfare la domanda di nuovi spazi espositivi da parte degli abituali
espositori della fiera zootecnica e da parte di nuovi espositori esteri dei
quali si prevede la partecipazione a prossime manifestazioni. In tale contesto
si rende necessaria ed urgente la disponibilità di due nuovi padiglioni.
Considerato pertanto che la riqualificazione ed il potenziamento del polo
fieristico cremonese costituisce un’occasione di rilancio per tutta l’economia
locale, con conseguenti ricadute favorevoli e vantaggi per tutta la
collettività e gli operatori del territorio, alla tutela dei cui interessi sono
preposti CremonaFiere, Comune di Cremona, Provincia di Cremona e Camera di
Commercio di Cremona, questi enti hanno convenuto le seguenti intese:
1. E’ condivisa la necessità di e l’opportunità di realizzare un
primo padiglione a nord dell’attuale padiglione n. 2, di 10.000 mq, così
da poterlo utilizzare possibilmente dall’edizione 2005 della fiera
zootecnica ed un ulteriore padiglione, sempre di 10.000 mq, ad est del
padiglione n. 2, sul sedime delle attuali stalle che saranno demolite, dove
troverà posto anche una nuova area da destinare a parcheggio,
prevedibilmente entro l’ottobre 2006.
2. La progettazione di massima e definitiva dei nuovi padiglioni, già
elaborata per incarico di CremonaFiere S.p.A., prevede una tipologia
strutturale che riduce al minimo l’esigenza di adozione di opere di
consolidamento del terreno e che permette l’ampliamento delle luci, tra i
pilastri di sostegno. L’economia degli spazi interni consentirà anche un’utilizzazione
polifunzionale dei padiglioni che potrebbero accogliere, nei periodi di non
utilizzo e subordinatamente alle esigenze fieristiche, altre attività.
3. I costi di realizzazione dei due nuovi padiglioni sono previsti nella
seguente misura: demolizioni € 335.000,00; realizzazione nuova struttura
€ 8.000.000,00; ripristino aree esterne, reti tecnologiche e fognature €
1.200.000,00; rifacimento struttura a servizio stalle € 20.000,00; spese
tecniche € 465.000,00; imposte indirette € 200.000,00; varie ed
imprevisti € 780.000,00. Il totale è di € 11.000.000,00.
4. I quattro enti coinvolti esprimono la propria disponibilità a fornire
parte delle risorse finanziarie e materiali necessarie per il raggiungimento
degli obiettivi di riqualificazione e rilancio del sistema fieristico
cremonese e, in particolare, per la realizzazione dei due necessari nuovi
padiglioni fieristici.
5. Quanto alle risorse finanziarie, preso atto dell’intendimento della
Regione Lombardia di sostenere questo programma attraverso un contributo che
sarà direttamente erogato a CremonaFiere S.p.A. in più fasi (la prima
delle quali nella misura tra il 70% e l’80% del totale previsto con
stanziamento a carico del Bilancio 2004 della regione), i quattro enti
interessati convengono sull’opportunità di mettere a disposizione per la
realizzazione del progetto l’importo di € 150.000,00 ciascuno, previa
adozione dei necessari atti da parte dei rispettivi organi competenti.
6. Quanto alla risorse materiali, il Comune di Cremona dichiara il
proprio intendimento di mettere a disposizione gli immobili attualmente
adibiti a stalla, sulla cui area di sedime dovranno sorgere i nuovi
padiglioni, oltre ad un’ulteriore area posta a nord per un totale di mq
22.500, ponendo in essere le necessarie procedure amministrative.
7. Si conviene che la proprietà degli immobili realizzati verrà
conferita ad una società immobiliare che verrà costituita, entro il 30
giugno 2005, ed alla quale parteciperanno tutti i quattro enti. A questa
società potranno essere conferiti, in un secondo tempo, anche gli altri
beni immobili già destinati a manifestazioni fieristiche.
8. L’entità dei conferimenti e delle quote finali di partecipazione
nella nuova società sono provvisoriamente così definiti: 50,78%
CremonaFiere € 6.500.000,00 (netto valore fabbricati e debiti correlati);
25,78% Comune di Cremona € 1.800.000,00 (equivalente valore aree) ed €
1.500.000,00 (contanti propri mezzi); 11,72% Provincia di Cremona €
1.500.000,00 (contanti propri mezzi); 11,72% Camera di Commercio di Cremona
€ 1.500.000,00 (contanti propri mezzi). Totale di € 12.800.000,00.
9. Si conviene che il programma appena esposto potrà essere realizzato
secondo le seguenti modalità: l’area di proprietà del Comune necessaria
per la realizzazione dei due nuovi padiglioni (pari a 22.500 mq) verrà
acquisita da CremonaFiere S.p.A. per un prezzo congruo (che, in base ad una
prima valutazione, si ritiene possa essere di circa € 1.800.000,00). Il
pagamento del prezzo potrà essere posticipato previa inclusione di apposita
clausola risolutiva; una volta acquisita la disponibilità dell’area e
stipulati i necessari contratti d’appalto, CremonaFiere S.p.A. inizierà i
lavori di realizzazione dei nuovi padiglioni; realizzato lo stralcio
funzionale di lavori proporzionale alla quota del contributo regionale
stanziato a carico del bilancio 2004 (stralcio indicato allo stato nella
misura di circa il 70%-80% dei lavori programmati), l’immobile verrà
conferito alla società immobiliare di cui al precedente punto 7; in questa
società ognuno dei soci conferirà una parte delle risorse da ciascuno
messe a disposizione, come indicato al punto 5, e, precisamente, la quota
corrispondente al valore percentuale (rispetto al complesso dei lavori
programmati) dello stralcio funzionale di lavori effettuati al momento della
costituzione: Comune di Cremona 70%-80% del credito nei confronti di
CremonaFiere S.p.A. per la vendita delle aree, oltre al 70%-80% di €
1.500.000,00; CremonaFiere S.p.A. immobili (terreno acquistato più
padiglioni fino a quel momento costruiti) con i debiti fino a quel momento
maturati (debito verso il Comune per l’acquisto, debito per il
finanziamento della costruzione, oneri accessori); Camera di Commercio di
Cremona 70%-80% di € 1.500.000,00; Provincia di Cremona 70%-80% di €
1.500.000,00. Per ultimare la costruzione dei padiglioni verrà effettuato
un aumento di capitale dell’immobiliare con il quale verrà conferito dai
soci il resto dei capitali programmati.
10. I quattro enti che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa
convengono che l’amministrazione della costituenda società verrà
affidata a quatto amministratori, compreso il Presidente, e che ogni Ente
socio fondatore avrà diritto a nominarne uno. La nomina del Presidente e
del Vice Presidente competerà al Consiglio.
11. L’oggetto sociale riguarderà principalmente la realizzazione e
gestione immobiliare di padiglioni fieristici e multiuso, attrezzature e
servizi correlati. L’uso fieristico delle strutture sarà prevalente
rispetto ad altre possibili utilizzazioni (quali spettacoli e sport).
12. La costituenda società dovrà concedere in esclusiva a CremonaFiere
l’utilizzo dei padiglioni. L’uso fieristico dovrà avere prelazione
assoluta su tutti gli altri possibili usi. Resta inteso che sino a quando la
concessione del bene avverrà a titolo gratuito, tutti gli oneri derivanti
dalla gestione degli immobili saranno a carico di CremonaFiere S.p.A.
Mozione in data 25 ottobre 2004 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Laura Carlino) in ordine ai festeggiamenti del Santo Natale nelle
scuole materne ed elementari di Cremona (Testo della mozione: Considerato
che manca poco al Natale, e che fra pochissime settimane molte scuole materne ed
elementari di Cremona si attiveranno per preparare una festa per celebrare con
gioia tale ricorrenza; considerato che in questi ultimi anni si sono registrate
frequenti lamentele da parte di famiglie e di insegnanti, poiché da tali feste
è andato via via scomparendo qualsiasi riferimento al Natale in quanto Festa
della nascita di Cristo, cioè al senso e al significato stesso del Natale,
trasformato in semplice momento di aggregazione e di amicizia, e snaturandone
così il profondo valore spirituale; considerato che la laicità della scuola
non può vedersi in contraddizione con quei valori che la nostra società in
gran parte ancora vede come suoi, e che fanno parte in ogni caso del nostro
patrimonio culturale passato e presente; tutto ciò premesso il Consiglio
Comunale, nel rispetto di tutti coloro, insegnanti, bambini e genitori, per i
quali il Natale non è solo la festa dello shopping, ma un valore culturale e
spirituale sentito e profondo, chiede al Signor Sindaco e alla Giunta di
attivarsi attraverso suggerimenti e indirizzi presso le scuole cittadine perché
l’organizzazione del Natale tenga presenti anche questi aspetti fondamentali,
nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini).
Prima di illustrare la sua mozione, l’esponente di FI ha presentato un
nuovo testo, emendato rispetto a quello iniziale. E’ stata sostanzialmente
modificata l’ultima parte (sottolineata) sostituita in questo modo: in
considerazione del fatto che Natale è ricordo dell’Evento, che ha segnato la
storia umana in modo profondo; premesso che il Comune di Cremona è casa di
tutti, senza alcuna distinzione ed altresì vertice della nostra società
civile, segnala dal Cristianesimo, invita la Giunta ed il Sindaco a promuovere,
senza imposizione alcuna, il ricordo del Natale nella sua autenticità storica.
La mozione, così emendata, è stata sottoscritta da tutti i consiglieri della
minoranza.
Gli esponenti della Margherita, dei DS, di Cremona Futura e dei Verdi, a loro
volta, hanno presentato il seguente ordine del giorno (primo firmatario Giuseppe
Ceraso): L’imminente festività del Natale, rinnovando il ricordo della
nascita di Gesù Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi valori di
profonda spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro patrimonio
culturale passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un
impoverimento del senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi
in una festa consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti
elementi della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la
Giunta Comunale di Cremona riconoscono e portano all’attenzione di tutti i
cittadini, in particolare delle famiglie e delle scuole, il profondo valore
spirituale e culturale del Natale, auspicando che vengano valorizzati, nel
rispetto della sensibilità di tutti i cittadini, quegli elementi che sono
legati al senso più autentico di questa festa, che invita ogni Essere Umano
alla pace, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare ragioni sempre nuove
di vita e speranza.
Ampio ed articolato il dibattito che è stato aperto dall’intervento del
consigliere Enrico Manfredini che, dopo una breve introduzione nella quale ha
sottolineato l’importanza che il Natale deve avere non solo nelle scuole ma
innanzitutto nelle famiglie, ha illustrato l’ordine del giorno della
maggioranza, alternativo alla mozione della minoranza. Il dibattito è
proseguito con gli interventi dei consiglieri Chiara Cappelletti, Matteo Lodi
(invitato dal Presidente del Consiglio Comunale a togliersi il cartello che si
era posto al collo, cartello che aveva cercato di esibire anche nella giornata
di sabato in occasione del conferimento della Cittadinanza Onoraria al X
Reggimento Guastatori), Paola Trombini, Giuseppe Ceraso, Alessia Manfredini,
Carlo Malvezzi (che ha dichiarato la disponibilità a votare l’ordine del
giorno sottoscritto da una larga parte della maggioranza), Piergiorgio Bergonzi,
Pierluigi Rossetti (che ha proposto un emendamento all’ordine del giorno
presentato dalla Margherita), Maria Rita Balsamo, Guido Borsella (quest’ultimo
molto polemico verso l’ordine del giorno presentato dalla Margherita, non sul
contenuto, ma sull’azione intrapresa).
Questo il testo dell’ordine del giorno emendato da Rifondazione Comunista
(le modifiche sono evidenziate in neretto): L’imminente festività del
Natale, rinnovando la tradizione del ricordo della nascita di Gesù
Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi valori di profonda
spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro patrimonio culturale
passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un impoverimento del
senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi in una festa
consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti elementi
della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la Giunta
Comunale di Cremona riconoscono e propongono all’attenzione di tutti i
cittadini, nel pieno riconoscimento delle diverse convinzioni in ambito
religioso, il profondo valore spirituale e culturale del Natale, auspicando
che vengano valorizzati, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini,
quegli elementi che sono legati al senso più autentico di questa festa, che
invita ogni Essere Umano, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare
ragioni sempre nuove di vita e speranza, interpretandone l’universale
significato di pace come contributo al dialogo interreligioso ed interculturale,
alla convivenza interetnica, nel quadro della libera laicità della comunità
cremonese e delle sue istituzioni rappresentative.
A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Fanti ha sospeso i
lavori per dare modo ai capigruppo di verificare la possibilità di un accordo
sui documenti presentati. Alla ripresa dei lavori, l’Assessore Daniela
Polenghi ha esposto la posizione della Giunta sull’argomento: “Lo Stato
non è privo di valori fondanti forti. La Costituzione è il punto di
riferimento per tutti e fonte normativa “alta”, garante anche delle
libertà. La scuola pubblica ha la Costituzione come primo punto di riferimento,
Costituzione che sancisce la libertà di insegnamento e anche la libertà delle
famiglie di iscrivere i propri figli ad una scuola chiaramente orientata in
senso confessionale quando lo ritengono opportuno per l’educazione dei figli.
La Costituzione sancisce anche che non vi devono essere discriminazioni di
sesso, razza o religione ed anzi, all’art. 3, prevede che sia la Repubblica a
“rimuovere gli ostacoli” che si frappongono alla piena realizzazione di
tutti i cittadini, appunto senza discriminazioni di sesso, razza o religione.
Credo che tutte le nostre scuole si attengano a questa norma, oltre a quelle
sancite dal Concordato. La scuola pubblica non è un servizio a domanda
individuale a seconda degli orientamenti della famiglia, è lo strumento
attraverso il quale la Repubblica garantisce il diritto a tutti nel rispetto
dell’individuo. E’ l’alunno al centro del sistema, non la sua famiglia,
altrimenti i percorsi sarebbero predeterminati e la selezione per censo o per
cultura prefigurerebbe il destino di ognuno. E’ uno degli strumenti cardine
per l’attuazione dell’art. 3 della Costituzione. La scuola pubblica quindi,
nel rispetto delle leggi e del Concordato, non può che essere laica, nel senso
alto del termine. L’avventaura dell’Occidente ha componenti diverse, le
religioni e la rivoluzione francese, fede, ateismo, scetticismo, materialismo
che hanno dato potenti contributi non solo ad arte e scienza, ma anche alla
convivenza civile: questo la scuola pubblica deve raccontare, nel convincimento
che, come dice il Cardinale Carlo Maria Martini, l’ateo e l’uomo di fede
sono due facce della medesima inquieta coscienza. Il rapporto tra il Comune e le
scuole cittadine alle quali genericamente la mozione si riferisce include due
situazioni: la gestione diretta delle scuole per l’infanzia e degli asili
nido; la gestione indiretta attraverso un complessivo sostegno all’attività
didattica a tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, comprese le scuole
paritarie ai sensi della Legge 62/2000. Le attività inerenti l’insegnamento
della religione sono organizzate nel rispetto della scelta espressa dalle
famiglie. Le modalità con le quali viene affrontato il Natale, ed in
particolare le feste, rientrano nella programmazione didattica, ma soprattutto
vengono discusse, condivise ed organizzate con i genitori stessi attraverso i
Consigli di scuola, in quanto rappresentano un momento di incontro e di
collaborazione tra le educatrici ed i genitori, con ampio spazio dato alle
famiglie. I rapporti sono regolati da un principio fondamentale che riguarda il
rispetto delle reciproche autonomie. In nessun testo di legge si evince alcuna
possibilità che il Comune possa a qualsiasi titolo dare indicazioni alle scuole
di ogni ordine e grado rispetto a quanto citato nella mozione. Riteniamo giusto
e corretta la separazione dei ruoli e degli indirizzi, a tutela dell’autonomia
di tutti, in primo luogo delle famiglie, con l’auspicio che si crei una
comunità locale (e quindi scolastica) accogliente e rispettosa dei valori di
tutti, unificata nell’unico riferimento comune che uno Stato laico può avere,
la Costituzione della Repubblica”.
Alla fine è stato ritirato l’emendamento presentato dal consigliere
Pierluigi Rossetti, mentre è stato raggiunto un accordo nella maggioranza su
questo nuovo testo: L’imminente festività del Natale, rinnovando il
ricordo della nascita di Gesù Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi
valori di profonda spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro
patrimonio culturale passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un
impoverimento del senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi
in una festa consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti
elementi della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la
Giunta Comunale di Cremona riconoscono e propongono all’attenzione di tutti i
cittadini, nel pieno riconoscimento delle diverse convinzioni in ambito
religioso, il profondo valore spirituale e culturale del Natale, auspicando
che vengano valorizzati, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini,
quegli elementi che sono legati al senso più autentico di questa festa, che
invita ogni Essere Umano, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare
ragioni sempre nuove di vita e speranza, interpretandone l’universale
significato di pace come contributo al dialogo interreligioso ed interculturale,
alla convivenza interetnica. Una formulazione che è stata ritenuta
inaccettabile da parte della minoranza in quanto ritenuta frutto di un
compromesso raggiunto solo per motivazioni di carattere politico.
Alla fine è stata messa ai voti la mozione proposta da Laura Carlino che è
stata respinta con 14 voti a favore, 16 i contrari e 5 astenuti (Margherita e
Presidente del Consiglio Comunale). Quindi è stato posto in votazione l’ordine
del giorno, emendatati, presentato dal consigliere Ceraso che è stato approvato
con il voto contrario di FI, AN, Lega Nord e UDC e l’astensione di Piergiorgio
Bergonzi (Comunisti Italiani).
Ordine del giorno proposto da Spi-Fnp-Uilp della Lombardia in ordine alla
situazione degli anziani (Testo dell’ordine del giorno: IL
CONSIGLIO COMUNALE Vista la richiesta formulata al Sindaco dalle Segreterie
SPI-CGIL, FNP_CISL, UILP_UIL di Cremona con la quale viene evidenziata la
condizione di grave disagio economico sociale e esistenziale di milioni di
anziani che si stanno impoverendo in modo considerevole e che rischiano di
essere respinti ai margini della società; considerato che le amministrazioni
locali, dove confluiscono in prima istanza gli innumerevoli bisogni sociali,
costituiscono i primi avamposti istituzionali a doversi misurare con il
crescente disagio della popolazione anziana; tenuto conto che nell’arco di
dieci anni le pensioni hanno perso il 30% del loro valore e che la crescente
povertà degli anziani è determinata tra l’altro da una inflazione reale ben
al di sopra di quella ufficiale degli indicatori ISTAT; valutato che, a fronte
di un aumento incessante ed incontrollato dei prezzi e delle tariffe, si
registra di contro una drastica contrazione dei consumi, che è una delle cause
dell’attuale stagnazione dell’economia del paese; ritenuto che il disagio
sociale consegue anche dal taglio delle risorse destinate alla sanità, ai
servizi e all’assistenza, aggravando ulteriormente le condizioni di vita di
quanti come gli anziani, i pensionati e i non autosufficienti sono più esposti
al rischio di emarginazione sociale; ritenuto che la richiesta formulata dalle
Organizzazioni Sindacali dei Pensionati CGIL, CISL ed UIL, vada recepita,
sostenuta con forza e condivisa in un’ottica di coesione sociale come un nuovo
patto di solidarietà intergenerazionale; accogliendo l’invito delle
Segreterie di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL. DELIBERA: a) Di accogliere e
di far proprio il documento unitario conclusivo votato a Roma, il 1° di ottobre
2004 dai Direttivi Nazionali Unitari di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL,
soprattutto per ciò che concerne la piattaforma rivendicativa delle stesse
Organizzazioni Sindacali nelle parti riguardanti il recupero del potere d’acquisto
delle pensioni, anche mediante l’attuazione di un apposito paniere ISTAT che
rispecchi i reali e più ricorrenti consumi della popolazione, e la costituzione
con la fiscalità generale di un Fondo Nazionale specifico ed adeguato per gli
oltre tre milioni di persone non autosufficienti; b) Di far voti al
Governo ed al Parlamento perché la Legge Finanziaria 2005 non si traduca in una
riduzione dei trasferimenti a Regioni ed Enti Locali, con il Conseguente obbligo
per i comuni di far fronte con un aumento delle tariffe, dei costi dei servizi e
della fiscalità locale; c) Di chiedere al Governo ed al Parlamento la
modifica dell’attuale sistema di Tassazione con il superamento della
discriminazione che penalizza di pensionati per quanto riguarda l’area no-tax
(oggi pari a 7.000 euro per i pensionati ed a 7.500 euro per i lavoratori
dipendenti); d) Di chiedere al Governo ed al Parlamento misure a sostegno
degli incapienti ovvero di quei soggetti così poveri da essere esentati dal
pagamento dell’IRPEF e, dunque, nell’impossibilità di usufruire delle
agevolazioni fiscali; e) Di richiedere al Governo ed al Parlamento l’estensione
dell’aumento della pensione a 516 euro al mese - oggi 536 euro dopo la
rivalutazione a tutti coloro che ricevono ancora una pensione di importo
inferiore; f) Di inviare copia della presente al Presidente del Consiglio
dei Ministri, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della
Repubblica).
Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte della Presidente
della Commissione Servizi alla Persona, Maria Rita Balsamo, si è svolto il
dibattito al termine del quale l’ordine del giorno è stato posto in votazione ed approvato con i voti contrari
di FI, AN, Lega Nord e UDC.
 
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