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15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta di lunedì 20 dicembre 2004
Mozioni approvate e respinte a maggioranza...

Interrogazione in data 24 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi circa gli stanziamenti occorrenti per la realizzazione di nuove infrastrutture per la sosta(Testo dell’interrogazione: Premesso che il Comune di Cremona ha dato attuazione alla prima fase del Piano per la Mobilità e la Sosta nella città di Cremona con estensione delle ZTL;tale provvedimento ha provocato molte proteste da parte di cittadini residenti, dei pendolari lavoratori e degli operatori economici;la situazione del traffico locale è ogni giorno più complessa a causa dell’assenza di adeguati spazi per la sosta;la città di Cremona soffre di una cronica carenza di parcheggi, dovuta all’assenza di infrastrutture dedicate alla sosta degli autoveicoli dei tanti lavoratori e dei cittadini che quotidianamente frequentano la città;il Comune di Cremona ha pubblicamente dichiarato, attraverso l’Assessore competente, l’intenzione di predisporre un Piano Parcheggi; il sottoscritto consigliere comunale chiede al Sindaco di voler comunicare al Consiglio Comunale l’ammontare dello stanziamento che l’Amministrazione Comunale intende destinare nel prossimo triennio per la realizzazione di infrastrutture per la sosta. Più precisamente si chiede di specificare quanto l’Amministrazione Comunale prevede di destinare per la realizzazione e l’attuazione del futuro Piano Parcheggi a partire dal prossimo esercizio - anno 2005, in considerazione dell’ormai imminente definizione del Bilancio di Previsione).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: Credo che, per evitare di commettere degli errori, o di impegnare risorse preziose che poi non potrebbero essere utilizzate, è indispensabile mettere a punto un Piano Parcheggi, in una prospettiva di soddisfacimento di medio termine. In un quadro di carattere generale, ritengo difficile definire oggi quali siano le risorse a disposizione, perché dobbiamo capire entro quali limiti dobbiamo e possiamo muoverci. Ci saranno i passaggi nelle commissioni preposte e momenti di confronto. Oggi è prematuro parlare di cifre: stiamo ragionando su qualche risorsa, prima però bisogna allargare l’orizzonte cercando di coinvolgere tutti i soggetti che ruotano attorno a questo problema, per esempio i proprietari delle aree interessate. Abbiamo un’esigenza importante che è quella relativa alla stazione e stiamo valutando un intervento sostenuto anche da AEM S.p.A. Questa soluzione, prima di inserirla nel Piano, la porteremo all’attenzione della competente commissione consiliare.

Il consigliere Malvezzi ha detto che si sarebbe aspettato una risposta più puntuale, anche se si è in fase di definizione del Bilancio. Prendendo atto di quanto detto dall’Assessore, il consigliere Malvezzi ha sostenuto che ad oggi l’Amministrazione non è in grado di stabilire quanto nel 2005 verrà destinato alla realizzazione dei parcheggi.

Interrogazione in data 24 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi circa la realizzazione della pista ciclabile in zona S. Cristina (Testo dell’interrogazione: Premesso che il Comune di Persico Dosimo sta completando i lavori di costruzione di una nuova pista ciclabile presso la frazione di Persichello, fino a confine con il territorio del Comune di Cremona (zona S. Cristina)la frazione Maristella è dotata di una propria pista ciclabile che potrebbe essere facilmente collegata con quella in fase di costruzione sul territorio comunale di Persico Dosimo; l’estensione della pista ciclabile della frazione Maristella in direzione Persico Dosimo potrebbe garantire maggiore sicurezza agli abitanti della zona S. Cristina (Comune di Cremona) e di quelli provenienti dalla vicina località di Persichello;la realizzazione di tale opera, peraltro di modesta entità, rappresenterebbe il logico raccordo tra due manufatti esistenti;il sottoscritto consigliere comunale chiede al Sindaco di voler fornire al Consiglio Comunale le risposte ai quesiti di seguito riportati:è intenzione dell’Amministrazione Comunale di Cremona estendere la pista ciclabile esistente presso la frazione Maristella in direzione Persichello fino a servire la località S. Cristina? In caso di risposta affermativa, l’Amministrazione Comunale dispone di un progetto per la realizzazione del collegamento tra la pista ciclabile della frazione Maristella e quella in fase di costruzione in località Persichello? In caso di risposta affermativa ai precedenti quesiti, quanto l’Amministrazione Comunale intende realizzare tale opera?il Comune di Cremona ha definito accordi con il confinante Comune di Persico Dosimo per la realizzazione del predetto collegamento?).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: E’ intenzione dell’Amministrazione realizzare il collegamento tra la pista ciclabile della frazione Maristella e quella in fase di costruzione in località Persichello, il progetto però non è ancora stato predisposto. Ci sono stati più incontri con il Comune di Persico Dosimo prima del termine della precedente Amministrazione nella sede della Provincia in quanto si era ritenuto utile coinvolgere questo Ente impegnato a definire i percorsi ciclo turistici del Cremonese. Era un momento decisivo e strategico per inserire questo tracciato, che non era stato previsto, così da concorrere ad avere i necessari finanziamenti. Il Comune di Persico Dosimo ha invece deciso di realizzare per proprio conto la quota parte di questo percorso sul suo territorio. Si è trattata di una occasione persa. Ora bisognerà riproporlo sempre nell’ambito di collegamento sovracomunale, perché un cofinanziamento della Provincia permetta di trasferire risorse dal Piano al Progetto che, proprio per questo motivo, non è ancora stato predisposto.

Il consigliere Malvezzi si è detto soddisfatto della risposta ottenuta, anche se dispiaciuto perché gli abitanti di S. Cristina dovranno attendere tempi migliori per un collegamento ciclabile con la città.

Interrogazione in data 23 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Laura Carlino in ordine ad un episodio accaduto in data 18 novembre 2004 in occasione di un incontro organizzato per le scuole nell’ambito del Salone dello Studente (Testo dell’interrogazione: Giovedì 18 novembre, in occasione di un incontro organizzato per le scuole al Salone dello Studente, la sottoscritta è stata testimone di un episodio sconcertante: la presentazione di un libro da parte del suo autore a classi di scuole medie e superiori si è tramutata in una sorta di comizio politico-elettorale, che nulla aveva a che vedere con l’argomento in questione - il disastro del Vajont. Poiché sia il contesto - il Salone dello Studente, sia la tipologia di pubblico (studenti medi inferiori e superiori), non si prestano certo a strumentalizzazioni politiche, nella convinzione che i giovani meritino innanzitutto un grande rispetto, si chiede come codesta Giunta Comunale intenda attivarsi perché simili episodi non abbiano a verificarsi in futuro).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniela Polenghi: Prima di passare all’episodio oggetto dell’interrogazione, l’Assessore ha spiegato come viene organizzato il Salone dello Studente, in particolare come avviene la costituzione del “comitato organizzatore” che collabora con i funzionari del Comune e come vengono condivise le scelte effettuate per quanto riguarda gli scrittori da invitare. Come moderatore è stato scelto il giornalista Paolo Gualandris. Per quanto riguarda l’episodio in questione l’Assessore ha dichiarato di avere assunto delle informazioni in quanto non era presente all’incontro. L’intervento è iniziato con l’esposizione dei contenuti del libro, l’autore ha quindi dichiarato che i suoi punti di riferimento sono l’antifascismo e la Costituzione. Vi è stato poi un insegnante che, sotto la sua responsabilità, ha chiesto se il futuro Vajont sarà il ponte sullo stretto di Messina. Questo ha innescato una discussione che, a giudizio dell’Assessore, non ha travalicato alcun limite e non ci sono state lamentele da parte dei ragazzi, che hanno definito interessante l’argomento trattato. L’Assessore ha sollecitato per il futuro una maggiore partecipazione da parte dei docenti alla preparazione di questa manifestazione.

Il consigliere Laura Carlino si è detta insoddisfatta della risposta ottenuta.

Interrogazione in data 29 novembre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “La Margherita” Giuseppe Ceraso in merito al collegamento con un servizio di trasporto pubblico tra la stazione ferroviaria e la casa circondariale di via Ca’ del Ferro (Testo dell’interrogazione: Ricordando che al riguardo è stata da me presentata una mozione in Consiglio Comunale, discussa il 20 febbraio di quest’anno e votata all’unanimità; Premesso che, riconosciute le giuste motivazioni, il problema veniva provvisoriamente rinviato: primo per trovare una soluzione all’interno del contratto di servizio con KM; Secondo per risolvere i problemi infrastrutturali poiché la Via Ca’ del Ferro si presentava troppo stretta. Visto che: oggi c’è il nuovo accordo con KM, la strada in questione è stata allargata;chiedo che venga istituito questo servizio, a parere di tutti, necessario ed urgente per la funzione di pubblica utilità che ne deriva, se si pensa che la Casa Circondariale è frequentata da più di 200 dipendenti, oltre ai parenti che visitano per colloquio quotidianamente i circa 350 detenuti. A tale riguardo ricordo che esiste già una proposta dell’orario delle corse che tiene conto dei turni d’ingresso e di uscita sia dei dipendenti che dei visitatori).

Alla interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: L’allargamento della strada è quasi terminata e si potrebbe fare una valutazione circa il prolungamento della linea. Nel bando di gara era stato inserito l’opportunità di allungare la linea stazione-ospedale. Purtroppo c’è stata una sola offerta che non prevedeva questa opzione che è rimasta negli obiettivi non realizzabili. In ogni caso, attualmente, il prolungamento costerebbe una necessità di copertura di circa € 70.000,00, una spesa eccessiva rispetto al quadro generale. E’ intenzione dei nostri uffici fare una verifica nella Casa Circondariale per vedere le effettive necessità. E’ già stato predisposto un apposito questionario rivolto ai dipendenti ed ai frequentatori della Casa Circondariale: in base alle risposte valuteremo quale risposta dare alle esigenze che emergeranno. In ogni caso questo prolungamento va inserito in quella prosecuzione della riforma del trasporto pubblico attraverso l’introduzione del servizio a chiamata.

Il consigliere Giuseppe Ceraso si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ottenuta.

Interrogazione in data 29 novembre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “La Margherita” Giuseppe Ceraso in merito al parcheggio ed ai problemi viabilistici della Fiera di Cremona (Testo dell’interrogazione: Avendo avuto modo di constatare di persona e fatto oggetto di protesta da parte di molti visitatori, nei giorni di fiera, lo stato di abbandono del parcheggio di proprietà comunale adiacente alla Fiera stessa; che il parcheggio non è assolutamente utilizzabile nei giorni di pioggia per le pozzanghere e il fango che si formano;considerando che la nostra Fiera si sta proiettando sempre più come una delle più importanti d’Europa per quanto riguarda in particolare la Fiera del bovino (in quattro giorno 67000 visitatori) e per le altre tante manifestazioni esempio “Bontà” (sempre in quattro giorni 21000 presenze);chiedo che l’Amministrazione, per far fronte a questo evidente disagio, che non dà una bella immagine alla Fiera e alla città stessa, intervenga al più presto, se non direttamente viste le scarse finanze che si ritrova, nei modi che ritiene più opportuno percorrendo tutte le strade possibili ed inoltre provveda ad una verifica di una adeguata mobilità in relazione alle manifestazioni).

Alla interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: Esiste un accordo con CremonaFiere che prevede la realizzazione in tre anni di questo parcheggio, l’accordo è chiaro su chi deve farsi carico della manutenzione dell’area. Prima bisogna però fare una verifica sullo smaltimento delle acque, oltre a tenere presente se compatibile con l’allargamento previsto con l’ampliamento del quartiere fieristico. Occorre poi fare i conti con i costi dell’opera.

Il consigliere Ceraso ha chiesto che si proceda comunque, nel frattempo, a rendere più praticabile il parcheggio, anche rendendo meno caotica la viabilità.

Modifica dello Statuto del Comune di Cremona.

L’attuale art. 8, comma 4, dello Statuto del Comune di Cremona e le conseguenti disposizioni del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, prevede che i gruppi consiliari devono essere costituiti da non meno di due membri, purché eletti nella stessa lista. Pertanto, i consiglieri appartenenti alle liste nel cui ambito risulta eletto un solo consigliere devono confluire nel Gruppo Misto, oppure aderire al Gruppo Consiliare di un’altra formazione politica. A seguito delle elezioni amministrative svoltesi il 12 e 13 giugno scorso, quattro liste risultano rappresentate da un solo consigliere comunale. Nel luglio scorso i quattro consiglieri Piergiorgio Bergonzi, Maria Rita Balsamo, Guido Borsella e Matteo Lodi hanno chiesto al Sindaco di farsi promotore del coinvolgimento del Consiglio Comunale così da pervenire ad adeguate modifiche dello Statuto e del Regolamento sul funzionamento del Consiglio che riconoscano la titolarità di un Capogruppo anche alle forze politiche che hanno un solo rappresentante in Consiglio Comunale. La Giunta Comunale ha esaminato questa istanza e l’ha rassegnata alla Commissione Affari Istituzionali. Nel corso del dibattito che si è sviluppato in sede di Commissione Affari Istituzionali nonché di Ufficio di Presidenza del Consiglio è emersa la necessità, contestualmente alla modifica statutaria riguardante l’art. 8 - comma 4 -, di prevedere nell’ambito dello Statuto la possibilità, per ogni consigliere, di richiedere la trasformazione del gettone di presenza in indennità di funzione, demandando al regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale la disciplina analitica conseguente alle modifiche stesse. Nel corso del dibattito è emersa inoltre l’opportunità di integrare l’art. 12 dello Statuto, riguardante le attribuzioni del Sindaco, inserendo un comma che rispondesse all’esigenza, emersa anch’essa nel corso di questo mandato amministrativo, di conferire, da parte del Sindaco a consiglieri comunali funzioni propositive e di consulenza su specifiche tematiche, nonché su segnalazione degli Uffici, e di modificare i vigenti art. 15, comma 5, e 18 (Il testo modificato può essere chiesto all’Ufficio Stampa, n.d.r.).

L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e il Comune di Malagnino per l’affidamento, per l’anno 2005, della gestione del servizio di trasporto con scuolabus degli alunni residenti in Cremona e frequentanti la scuola elementare di Malagnino e degli alunni residenti in Malagnino frequentanti le scuole medie inferiori di Cremona.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Proroga del contratto di servizio stipulato fra il Comune di Cremona e l’Azienda Speciale per i servizi alla persona “Cremona Solidale”.

L’oggetto è stato approvato con l’astensione di FI, AN, Lega Nord e UDC (L’astensione su questo punto è stato motivata, a nome della minoranza, dalla consigliera Laura Carlino solo perché la documentazione al riguardo è stata messa a disposizione, a suo giudizio, in ritardo. Questo avrebbe impedito un esame approfondito dell’argomento).

Ulteriore proroga dell’atto di convenzione sottoscritto tra il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona per la gestione su base distrettuale della lista d’attesa per il ricovero di persone anziane nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.).

Poiché l’attività è stata sostenuto dalla Provincia in modo proficuo e dato che sono stati sempre affrontati con competenza gli aspetti relativi alla complessità del sistema di gestione delle liste d’attesa per ricoveri in RSA, la Giunta Comunale ha espresso parere positivo alla proroga della convenzione in atto sino al 31 dicembre 2005. Il Consiglio Comunale

L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Comunicazione del Sindaco al Consiglio Comunale delle intese raggiunte con Cremona Fiere S.p.A., Provincia di Cremona, Camera di Commercio in ordine alla realizzazione di due nuovi padiglioni fieristici.

Le recenti straordinarie trasformazioni politiche e tecnologiche avvenute in tutti i Paesi del mondo industrializzato rendono necessaria, in generale, una revisione delle strategie aziendali non solo per fronteggiare nuovi fenomeni di concorrenza, ma anche di cogliere le nuove opportunità di crescita e di rilancio che l’evoluzione in atto va creando. In ambito europeo si assiste ad una rapida ristrutturazione del mercato fieristico il quale, essendo a contatto diretto con le realtà imprenditoriali, è immediatamente influenzato da questi nuovi fenomeni di mercato. In Italia in particolare e nello specifico, si vanno ridefinendo ruoli e strategie dei quartieri fieristici e degli organizzatori verso uno scenario che vedrà sì la diretta competizione tra i maggiori poli fieristici europei (ad esempio il polo di Milano ed il sistema fieristico tedesco), ma anche la valorizzazione dei poli fieristici minori (in termini dimensionali) che saranno riusciti a darsi una caratterizzazione, di livello nazionale ed internazionale, per quei comparti che hanno un profondo legame con il territorio, in termini di tradizione culturale (e quindi di marchio) ed in termini di primati imprenditoriali, produttivi e scientifici. In questo ultimo ambito si colloca la Fiera di Cremona, che presenta due caratterizzazioni assolutamente peculiari, nelle quali raggiunge un livello di eccellenza riconosciuto nel mondo: la zootecnia e l’agricoltura, che per molti aspetti si esprimono a Cremona ai livelli più alti; la produzione di strumenti musicali acustici di alto artigianato. In tale contesto CremonaFiere ha definito una propria strategia competitiva, confermata anche nel programma di attività 2004, che prevede: rafforzamento delle manifestazioni di eccellenza, qualificazione dei servizi del quartiere fieristico, attrazione di nuove manifestazioni e lancio di nuove iniziative, efficienza ed efficacia della gestione. La realizzazione di tale strategia di valorizzazione e rilancio del “sistema fiera” cremonese non può prescindere dalla riqualificazione e ampliamento del locale quartiere fieristico, la cui struttura esistente è inadeguata a soddisfare la domanda di nuovi spazi espositivi da parte degli abituali espositori della fiera zootecnica e da parte di nuovi espositori esteri dei quali si prevede la partecipazione a prossime manifestazioni. In tale contesto si rende necessaria ed urgente la disponibilità di due nuovi padiglioni. Considerato pertanto che la riqualificazione ed il potenziamento del polo fieristico cremonese costituisce un’occasione di rilancio per tutta l’economia locale, con conseguenti ricadute favorevoli e vantaggi per tutta la collettività e gli operatori del territorio, alla tutela dei cui interessi sono preposti CremonaFiere, Comune di Cremona, Provincia di Cremona e Camera di Commercio di Cremona, questi enti hanno convenuto le seguenti intese:

1. E’ condivisa la necessità di e l’opportunità di realizzare un primo padiglione a nord dell’attuale padiglione n. 2, di 10.000 mq, così da poterlo utilizzare possibilmente dall’edizione 2005 della fiera zootecnica ed un ulteriore padiglione, sempre di 10.000 mq, ad est del padiglione n. 2, sul sedime delle attuali stalle che saranno demolite, dove troverà posto anche una nuova area da destinare a parcheggio, prevedibilmente entro l’ottobre 2006.

2. La progettazione di massima e definitiva dei nuovi padiglioni, già elaborata per incarico di CremonaFiere S.p.A., prevede una tipologia strutturale che riduce al minimo l’esigenza di adozione di opere di consolidamento del terreno e che permette l’ampliamento delle luci, tra i pilastri di sostegno. L’economia degli spazi interni consentirà anche un’utilizzazione polifunzionale dei padiglioni che potrebbero accogliere, nei periodi di non utilizzo e subordinatamente alle esigenze fieristiche, altre attività.

3. I costi di realizzazione dei due nuovi padiglioni sono previsti nella seguente misura: demolizioni € 335.000,00; realizzazione nuova struttura € 8.000.000,00; ripristino aree esterne, reti tecnologiche e fognature € 1.200.000,00; rifacimento struttura a servizio stalle € 20.000,00; spese tecniche € 465.000,00; imposte indirette € 200.000,00; varie ed imprevisti € 780.000,00. Il totale è di € 11.000.000,00.

4. I quattro enti coinvolti esprimono la propria disponibilità a fornire parte delle risorse finanziarie e materiali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione e rilancio del sistema fieristico cremonese e, in particolare, per la realizzazione dei due necessari nuovi padiglioni fieristici.

5. Quanto alle risorse finanziarie, preso atto dell’intendimento della Regione Lombardia di sostenere questo programma attraverso un contributo che sarà direttamente erogato a CremonaFiere S.p.A. in più fasi (la prima delle quali nella misura tra il 70% e l’80% del totale previsto con stanziamento a carico del Bilancio 2004 della regione), i quattro enti interessati convengono sull’opportunità di mettere a disposizione per la realizzazione del progetto l’importo di € 150.000,00 ciascuno, previa adozione dei necessari atti da parte dei rispettivi organi competenti.

6. Quanto alla risorse materiali, il Comune di Cremona dichiara il proprio intendimento di mettere a disposizione gli immobili attualmente adibiti a stalla, sulla cui area di sedime dovranno sorgere i nuovi padiglioni, oltre ad un’ulteriore area posta a nord per un totale di mq 22.500, ponendo in essere le necessarie procedure amministrative.

7. Si conviene che la proprietà degli immobili realizzati verrà conferita ad una società immobiliare che verrà costituita, entro il 30 giugno 2005, ed alla quale parteciperanno tutti i quattro enti. A questa società potranno essere conferiti, in un secondo tempo, anche gli altri beni immobili già destinati a manifestazioni fieristiche.

8. L’entità dei conferimenti e delle quote finali di partecipazione nella nuova società sono provvisoriamente così definiti: 50,78% CremonaFiere € 6.500.000,00 (netto valore fabbricati e debiti correlati); 25,78% Comune di Cremona € 1.800.000,00 (equivalente valore aree) ed € 1.500.000,00 (contanti propri mezzi); 11,72% Provincia di Cremona € 1.500.000,00 (contanti propri mezzi); 11,72% Camera di Commercio di Cremona € 1.500.000,00 (contanti propri mezzi). Totale di € 12.800.000,00.

9. Si conviene che il programma appena esposto potrà essere realizzato secondo le seguenti modalità: l’area di proprietà del Comune necessaria per la realizzazione dei due nuovi padiglioni (pari a 22.500 mq) verrà acquisita da CremonaFiere S.p.A. per un prezzo congruo (che, in base ad una prima valutazione, si ritiene possa essere di circa € 1.800.000,00). Il pagamento del prezzo potrà essere posticipato previa inclusione di apposita clausola risolutiva; una volta acquisita la disponibilità dell’area e stipulati i necessari contratti d’appalto, CremonaFiere S.p.A. inizierà i lavori di realizzazione dei nuovi padiglioni; realizzato lo stralcio funzionale di lavori proporzionale alla quota del contributo regionale stanziato a carico del bilancio 2004 (stralcio indicato allo stato nella misura di circa il 70%-80% dei lavori programmati), l’immobile verrà conferito alla società immobiliare di cui al precedente punto 7; in questa società ognuno dei soci conferirà una parte delle risorse da ciascuno messe a disposizione, come indicato al punto 5, e, precisamente, la quota corrispondente al valore percentuale (rispetto al complesso dei lavori programmati) dello stralcio funzionale di lavori effettuati al momento della costituzione: Comune di Cremona 70%-80% del credito nei confronti di CremonaFiere S.p.A. per la vendita delle aree, oltre al 70%-80% di € 1.500.000,00; CremonaFiere S.p.A. immobili (terreno acquistato più padiglioni fino a quel momento costruiti) con i debiti fino a quel momento maturati (debito verso il Comune per l’acquisto, debito per il finanziamento della costruzione, oneri accessori); Camera di Commercio di Cremona 70%-80% di € 1.500.000,00; Provincia di Cremona 70%-80% di € 1.500.000,00. Per ultimare la costruzione dei padiglioni verrà effettuato un aumento di capitale dell’immobiliare con il quale verrà conferito dai soci il resto dei capitali programmati.

10. I quattro enti che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa convengono che l’amministrazione della costituenda società verrà affidata a quatto amministratori, compreso il Presidente, e che ogni Ente socio fondatore avrà diritto a nominarne uno. La nomina del Presidente e del Vice Presidente competerà al Consiglio.

11. L’oggetto sociale riguarderà principalmente la realizzazione e gestione immobiliare di padiglioni fieristici e multiuso, attrezzature e servizi correlati. L’uso fieristico delle strutture sarà prevalente rispetto ad altre possibili utilizzazioni (quali spettacoli e sport).

12. La costituenda società dovrà concedere in esclusiva a CremonaFiere l’utilizzo dei padiglioni. L’uso fieristico dovrà avere prelazione assoluta su tutti gli altri possibili usi. Resta inteso che sino a quando la concessione del bene avverrà a titolo gratuito, tutti gli oneri derivanti dalla gestione degli immobili saranno a carico di CremonaFiere S.p.A.

Mozione in data 25 ottobre 2004 presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Laura Carlino) in ordine ai festeggiamenti del Santo Natale nelle scuole materne ed elementari di Cremona (Testo della mozione: Considerato che manca poco al Natale, e che fra pochissime settimane molte scuole materne ed elementari di Cremona si attiveranno per preparare una festa per celebrare con gioia tale ricorrenza; considerato che in questi ultimi anni si sono registrate frequenti lamentele da parte di famiglie e di insegnanti, poiché da tali feste è andato via via scomparendo qualsiasi riferimento al Natale in quanto Festa della nascita di Cristo, cioè al senso e al significato stesso del Natale, trasformato in semplice momento di aggregazione e di amicizia, e snaturandone così il profondo valore spirituale; considerato che la laicità della scuola non può vedersi in contraddizione con quei valori che la nostra società in gran parte ancora vede come suoi, e che fanno parte in ogni caso del nostro patrimonio culturale passato e presente; tutto ciò premesso il Consiglio Comunale, nel rispetto di tutti coloro, insegnanti, bambini e genitori, per i quali il Natale non è solo la festa dello shopping, ma un valore culturale e spirituale sentito e profondo, chiede al Signor Sindaco e alla Giunta di attivarsi attraverso suggerimenti e indirizzi presso le scuole cittadine perché l’organizzazione del Natale tenga presenti anche questi aspetti fondamentali, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini).

Prima di illustrare la sua mozione, l’esponente di FI ha presentato un nuovo testo, emendato rispetto a quello iniziale. E’ stata sostanzialmente modificata l’ultima parte (sottolineata) sostituita in questo modo: in considerazione del fatto che Natale è ricordo dell’Evento, che ha segnato la storia umana in modo profondo; premesso che il Comune di Cremona è casa di tutti, senza alcuna distinzione ed altresì vertice della nostra società civile, segnala dal Cristianesimo, invita la Giunta ed il Sindaco a promuovere, senza imposizione alcuna, il ricordo del Natale nella sua autenticità storica. La mozione, così emendata, è stata sottoscritta da tutti i consiglieri della minoranza.

Gli esponenti della Margherita, dei DS, di Cremona Futura e dei Verdi, a loro volta, hanno presentato il seguente ordine del giorno (primo firmatario Giuseppe Ceraso): L’imminente festività del Natale, rinnovando il ricordo della nascita di Gesù Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi valori di profonda spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro patrimonio culturale passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un impoverimento del senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi in una festa consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti elementi della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale di Cremona riconoscono e portano all’attenzione di tutti i cittadini, in particolare delle famiglie e delle scuole, il profondo valore spirituale e culturale del Natale, auspicando che vengano valorizzati, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini, quegli elementi che sono legati al senso più autentico di questa festa, che invita ogni Essere Umano alla pace, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare ragioni sempre nuove di vita e speranza.

Ampio ed articolato il dibattito che è stato aperto dall’intervento del consigliere Enrico Manfredini che, dopo una breve introduzione nella quale ha sottolineato l’importanza che il Natale deve avere non solo nelle scuole ma innanzitutto nelle famiglie, ha illustrato l’ordine del giorno della maggioranza, alternativo alla mozione della minoranza. Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri Chiara Cappelletti, Matteo Lodi (invitato dal Presidente del Consiglio Comunale a togliersi il cartello che si era posto al collo, cartello che aveva cercato di esibire anche nella giornata di sabato in occasione del conferimento della Cittadinanza Onoraria al X Reggimento Guastatori), Paola Trombini, Giuseppe Ceraso, Alessia Manfredini, Carlo Malvezzi (che ha dichiarato la disponibilità a votare l’ordine del giorno sottoscritto da una larga parte della maggioranza), Piergiorgio Bergonzi, Pierluigi Rossetti (che ha proposto un emendamento all’ordine del giorno presentato dalla Margherita), Maria Rita Balsamo, Guido Borsella (quest’ultimo molto polemico verso l’ordine del giorno presentato dalla Margherita, non sul contenuto, ma sull’azione intrapresa).

Questo il testo dell’ordine del giorno emendato da Rifondazione Comunista (le modifiche sono evidenziate in neretto): L’imminente festività del Natale, rinnovando la tradizione del ricordo della nascita di Gesù Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi valori di profonda spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro patrimonio culturale passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un impoverimento del senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi in una festa consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti elementi della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale di Cremona riconoscono e propongono all’attenzione di tutti i cittadini, nel pieno riconoscimento delle diverse convinzioni in ambito religioso, il profondo valore spirituale e culturale del Natale, auspicando che vengano valorizzati, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini, quegli elementi che sono legati al senso più autentico di questa festa, che invita ogni Essere Umano, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare ragioni sempre nuove di vita e speranza, interpretandone l’universale significato di pace come contributo al dialogo interreligioso ed interculturale, alla convivenza interetnica, nel quadro della libera laicità della comunità cremonese e delle sue istituzioni rappresentative.

A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Fanti ha sospeso i lavori per dare modo ai capigruppo di verificare la possibilità di un accordo sui documenti presentati. Alla ripresa dei lavori, l’Assessore Daniela Polenghi ha esposto la posizione della Giunta sull’argomento: “Lo Stato non è privo di valori fondanti forti. La Costituzione è il punto di riferimento per tutti e fonte normativa “alta”, garante anche delle libertà. La scuola pubblica ha la Costituzione come primo punto di riferimento, Costituzione che sancisce la libertà di insegnamento e anche la libertà delle famiglie di iscrivere i propri figli ad una scuola chiaramente orientata in senso confessionale quando lo ritengono opportuno per l’educazione dei figli. La Costituzione sancisce anche che non vi devono essere discriminazioni di sesso, razza o religione ed anzi, all’art. 3, prevede che sia la Repubblica a “rimuovere gli ostacoli” che si frappongono alla piena realizzazione di tutti i cittadini, appunto senza discriminazioni di sesso, razza o religione. Credo che tutte le nostre scuole si attengano a questa norma, oltre a quelle sancite dal Concordato. La scuola pubblica non è un servizio a domanda individuale a seconda degli orientamenti della famiglia, è lo strumento attraverso il quale la Repubblica garantisce il diritto a tutti nel rispetto dell’individuo. E’ l’alunno al centro del sistema, non la sua famiglia, altrimenti i percorsi sarebbero predeterminati e la selezione per censo o per cultura prefigurerebbe il destino di ognuno. E’ uno degli strumenti cardine per l’attuazione dell’art. 3 della Costituzione. La scuola pubblica quindi, nel rispetto delle leggi e del Concordato, non può che essere laica, nel senso alto del termine. L’avventaura dell’Occidente ha componenti diverse, le religioni e la rivoluzione francese, fede, ateismo, scetticismo, materialismo che hanno dato potenti contributi non solo ad arte e scienza, ma anche alla convivenza civile: questo la scuola pubblica deve raccontare, nel convincimento che, come dice il Cardinale Carlo Maria Martini, l’ateo e l’uomo di fede sono due facce della medesima inquieta coscienza. Il rapporto tra il Comune e le scuole cittadine alle quali genericamente la mozione si riferisce include due situazioni: la gestione diretta delle scuole per l’infanzia e degli asili nido; la gestione indiretta attraverso un complessivo sostegno all’attività didattica a tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, comprese le scuole paritarie ai sensi della Legge 62/2000. Le attività inerenti l’insegnamento della religione sono organizzate nel rispetto della scelta espressa dalle famiglie. Le modalità con le quali viene affrontato il Natale, ed in particolare le feste, rientrano nella programmazione didattica, ma soprattutto vengono discusse, condivise ed organizzate con i genitori stessi attraverso i Consigli di scuola, in quanto rappresentano un momento di incontro e di collaborazione tra le educatrici ed i genitori, con ampio spazio dato alle famiglie. I rapporti sono regolati da un principio fondamentale che riguarda il rispetto delle reciproche autonomie. In nessun testo di legge si evince alcuna possibilità che il Comune possa a qualsiasi titolo dare indicazioni alle scuole di ogni ordine e grado rispetto a quanto citato nella mozione. Riteniamo giusto e corretta la separazione dei ruoli e degli indirizzi, a tutela dell’autonomia di tutti, in primo luogo delle famiglie, con l’auspicio che si crei una comunità locale (e quindi scolastica) accogliente e rispettosa dei valori di tutti, unificata nell’unico riferimento comune che uno Stato laico può avere, la Costituzione della Repubblica”.

Alla fine è stato ritirato l’emendamento presentato dal consigliere Pierluigi Rossetti, mentre è stato raggiunto un accordo nella maggioranza su questo nuovo testo: L’imminente festività del Natale, rinnovando il ricordo della nascita di Gesù Cristo, ripropone all’attenzione di tutti noi valori di profonda spiritualità, oltre che elementi fondamentali del nostro patrimonio culturale passato e presente. Da alcuni anni si assiste però ad un impoverimento del senso più autentico della festività, che tende ad esaurirsi in una festa consumistica, con il passaggio in secondo piano anche di importanti elementi della tradizione (ad esempio il presepe). Il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale di Cremona riconoscono e propongono all’attenzione di tutti i cittadini, nel pieno riconoscimento delle diverse convinzioni in ambito religioso, il profondo valore spirituale e culturale del Natale, auspicando che vengano valorizzati, nel rispetto della sensibilità di tutti i cittadini, quegli elementi che sono legati al senso più autentico di questa festa, che invita ogni Essere Umano, alla fratellanza, alla semplicità ed a cercare ragioni sempre nuove di vita e speranza, interpretandone l’universale significato di pace come contributo al dialogo interreligioso ed interculturale, alla convivenza interetnica. Una formulazione che è stata ritenuta inaccettabile da parte della minoranza in quanto ritenuta frutto di un compromesso raggiunto solo per motivazioni di carattere politico.

Alla fine è stata messa ai voti la mozione proposta da Laura Carlino che è stata respinta con 14 voti a favore, 16 i contrari e 5 astenuti (Margherita e Presidente del Consiglio Comunale). Quindi è stato posto in votazione l’ordine del giorno, emendatati, presentato dal consigliere Ceraso che è stato approvato con il voto contrario di FI, AN, Lega Nord e UDC e l’astensione di Piergiorgio Bergonzi (Comunisti Italiani).

Ordine del giorno proposto da Spi-Fnp-Uilp della Lombardia in ordine alla situazione degli anziani (Testo dell’ordine del giorno: IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la richiesta formulata al Sindaco dalle Segreterie SPI-CGIL, FNP_CISL, UILP_UIL di Cremona con la quale viene evidenziata la condizione di grave disagio economico sociale e esistenziale di milioni di anziani che si stanno impoverendo in modo considerevole e che rischiano di essere respinti ai margini della società; considerato che le amministrazioni locali, dove confluiscono in prima istanza gli innumerevoli bisogni sociali, costituiscono i primi avamposti istituzionali a doversi misurare con il crescente disagio della popolazione anziana; tenuto conto che nell’arco di dieci anni le pensioni hanno perso il 30% del loro valore e che la crescente povertà degli anziani è determinata tra l’altro da una inflazione reale ben al di sopra di quella ufficiale degli indicatori ISTAT; valutato che, a fronte di un aumento incessante ed incontrollato dei prezzi e delle tariffe, si registra di contro una drastica contrazione dei consumi, che è una delle cause dell’attuale stagnazione dell’economia del paese; ritenuto che il disagio sociale consegue anche dal taglio delle risorse destinate alla sanità, ai servizi e all’assistenza, aggravando ulteriormente le condizioni di vita di quanti come gli anziani, i pensionati e i non autosufficienti sono più esposti al rischio di emarginazione sociale; ritenuto che la richiesta formulata dalle Organizzazioni Sindacali dei Pensionati CGIL, CISL ed UIL, vada recepita, sostenuta con forza e condivisa in un’ottica di coesione sociale come un nuovo patto di solidarietà intergenerazionale; accogliendo l’invito delle Segreterie di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL. DELIBERA: a) Di accogliere e di far proprio il documento unitario conclusivo votato a Roma, il 1° di ottobre 2004 dai Direttivi Nazionali Unitari di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, soprattutto per ciò che concerne la piattaforma rivendicativa delle stesse Organizzazioni Sindacali nelle parti riguardanti il recupero del potere d’acquisto delle pensioni, anche mediante l’attuazione di un apposito paniere ISTAT che rispecchi i reali e più ricorrenti consumi della popolazione, e la costituzione con la fiscalità generale di un Fondo Nazionale specifico ed adeguato per gli oltre tre milioni di persone non autosufficienti; b) Di far voti al Governo ed al Parlamento perché la Legge Finanziaria 2005 non si traduca in una riduzione dei trasferimenti a Regioni ed Enti Locali, con il Conseguente obbligo per i comuni di far fronte con un aumento delle tariffe, dei costi dei servizi e della fiscalità locale; c) Di chiedere al Governo ed al Parlamento la modifica dell’attuale sistema di Tassazione con il superamento della discriminazione che penalizza di pensionati per quanto riguarda l’area no-tax (oggi pari a 7.000 euro per i pensionati ed a 7.500 euro per i lavoratori dipendenti); d) Di chiedere al Governo ed al Parlamento misure a sostegno degli incapienti ovvero di quei soggetti così poveri da essere esentati dal pagamento dell’IRPEF e, dunque, nell’impossibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali; e) Di richiedere al Governo ed al Parlamento l’estensione dell’aumento della pensione a 516 euro al mese - oggi 536 euro dopo la rivalutazione a tutti coloro che ricevono ancora una pensione di importo inferiore; f) Di inviare copia della presente al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica).

Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte della Presidente della Commissione Servizi alla Persona, Maria Rita Balsamo, si è svolto il dibattito al termine del quale l’ordine del giorno è stato posto in votazione ed approvato con i voti contrari di FI, AN, Lega Nord e UDC.

 


       



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