15 Settembre, 2002
Un pensatoio per la politica
Nasce Libertà e Giustizia. La presentazione ufficiale di Libertà e Giustizia sarà lunedì 18 a Milano, alle 18, nella sede del Piccolo Teatro Studio in via Rovello 6.
"Un pensatoio per la politica"
Nasce Libertà e Giustizia. La presentazione ufficiale di Libertà e Giustizia sarà lunedì 18 a Milano, alle 18, nella sede del Piccolo Teatro Studio in via Rovello 6.
MILANO - Non è un partito, non punta a diventarlo né a sostituire quelli esistenti: nasce per raccogliere e dare sbocco all'insoddisfazione che cresce, anche tra i moderati, verso la politica, e si pone l'obiettivo di trasformare il mugugno e la protesta sterile in partecipazione e proposta.
La presentazione ufficiale di Libertà e Giustizia sarà lunedì 18 a Milano, alle 18, nella sede del Piccolo Teatro Studio in via Rovello 6. Un battesimo solenne: invitati i leader politici nazionali e locali, le autorità istituzionali, i singoli cittadini, oltre ai duemila ai quali il Comitato dei garanti e il Consiglio di presidenza hanno recapitato un biglietto che annuncia la nascita della nuova associazione, un "pensatoio dell'élite intellettuale del Paese", come spiega Simona Peverelli, la coordinatrice dell'iniziativa.
Lunedì, a spiegare chi sono e cosa vogliono fare, ci saranno tutti i membri del Comitato dei garanti: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Franzo Grande Stevens, Claudio Magris, Guido Rossi, Umberto Veronesi; unici assenti, giustificati per precedenti impegni, Alessandro Galante Garrone e Giovanni Sartori. Personalità della cultura, delle scienze, delle professioni, unite, come dice Giovanni Bachelet, "dall'amore per la democrazia liberale e dal rispetto per la nostra Costituzione". Il motore dell'associazione, costituito come ufficio di presidenza, è composto da Gianni Locatelli (già presidente della Rai e direttore de Il Sole 24 Ore), Innocenzo Cipolletta (già direttore generale di Confindustria), Aldo Gandolfi (ingegnere torinese, un passato in politica con il Pri) e Simona Peverelli, alle spalle un passato da assistente parlamentare e l'organizzazione dell'incontro al Palavobis.
Ma con il Palavobis Libertà e Giustizia non c'entra niente: se è certo che la politica giudiziaria del governo Berlusconi è tra le ragioni che hanno spinto tanti cittadini a uscire dal loro guscio e a manifestare la loro insoddisfazione, il progetto complessivo dell'associazione nasce con l'ottica più ampia di costruire proposte alternative sui grandi temi del Paese. L'ambizione - spiegano - è quella di creare qualcosa che non c'è; è quella di diventare l'anello mancante tra la società civile - che è in movimento, che ha ripreso a dimostrare la propria voglia di contare e la propria voglia di avere un progetto politico alternativo - e le istituzioni, che sembrano invece bloccate e impermeabili ai fermenti, comunque incapaci di interpretarli con progetti concreti. Tra le prime iniziative, Libertà e Giustizia ha già messo in programma due convegni: sui conti degli italiani e le prospettive dell'economia e sullo stato della ricerca scientifica in Italia e le ricadute dei tagli alle spese. Problema, quest'ultimo, che proprio in questi giorni ha svelato un contrasto tra due ministri dello stesso governo Berlusconi.
Nel quartiere generale di Libertà e Giustizia, un appartamento nella vecchia Milano, stanno preparando quello che sarà uno strumento fondamentale di lavoro, un sito Internet.
 
|