15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta del 24 gennaio 2005
Tra i temi all’ordine del giorno: i festeggiamenti di capodanno, le vaccinazioni obbligatorie, la segnaletica stradale ecc.
Interrogazione in data 14 dicembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale
del Gruppo Consiliare “Democratici di Sinistra” Giuseppe Ghisani in ordine
all’assenza di contributo statale rispetto ai notevoli danni, subiti dai
cittadini in seguito alla grandinata del 2003 (Testo
dell’interrogazione: Chiedo alla Giunta e al Sindaco aggiornamento circa le
notizie di stampa inerenti l’assenza di contributo statale rispetto ai
notevoli danni, subiti dai cittadini, della grandinata del 2003. Attesa l’eccezionalità
dell’evento meteorologico, la dichiarazione ufficiale governativa di
riconosciuto stato di calamità naturale, i numerosi e gravi danni materiali
subiti da migliaia di concittadini ad abitazioni civili, strutture aziendali,
autovetture, si chiede l’impegno, se quanto letto corrisponde al vero, di una
pressante richiesta ai parlamentari cremonesi affinché, alla dichiarazione
dello stato di calamità naturale, il governo faccia seguire il conseguente
adeguato intervento economico verso i concittadini danneggiati).
Interrogazione in data 3 gennaio 2005 presentata dai Consiglieri Comunali del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi e Carlalberto
Ghidotti circa i costi sostenuti dall’Amministrazione Comunale per i
festeggiamenti di Capodanno (Testo dell’interrogazione: Premesso che l’Amministrazione
Comunale di Cremona ha organizzato, come consuetudine, una manifestazione per i
festeggiamenti legati alla fine dell’anno 2004; i tragici fatti accaduti nei
giorni scorsi nel sud-est Asiatico con la morte di migliaia di persone, hanno
inciso profondamente nella coscienza di tutti i cittadini; da più parti è
giunto l’invito a mantenere una giusta sobrietà (moderazione dei modi e dei
costi) da tenersi durante i festeggiamenti di capodanno in segno di rispetto per
il dolore di tante famiglie; i cittadini e le istituzioni stanno elargendo
offerte a sostegno delle popolazioni provate da un evento così grave,
affrontando per quanto anche sacrifici personali; da notizie di stampa parrebbe
che l’Amministrazione Comunale di Cremona abbia speso per la sola festa di
capodanno 2004 avvenuta in Piazza Stradivari oltre 28.000,00 euro ai quali
aggiungere altri 14.000,00 euro per altre manifestazioni itineranti tenutesi nei
gironi precedenti e per l’illuminazione artistica dei giardini di Piazza Roma,
per un totale di 42.000,00 euro; si chiede di voler comunicare al Consiglio
Comunale il dettaglio dei costi sostenuti per i festeggiamenti di fine anno, per
il noleggio delle illuminazioni e per eventuali altre iniziative).
Mozione in data 5 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Partito Comunista Rifondazione” Cinzia Zampini con cui il
Consiglio Comunale si impegna a promuovere momenti di confronto con le comunità
straniere presenti sul territorio cittadino anche attraverso l’istituzione di
specifici luoghi di incontro (Testo della Mozione: Il Consiglio Comunale di
Cremona, premesso che già durante lo scorso mandato è stato avviato un
dibattito avente come oggetto l’opportunità di individuare i percorsi atti a
migliorare l’integrazione dei cittadini stranieri e/o extracomunitari e
promuovere la loro partecipazione alla vita pubblica locale, ritenuto che l’estensione
del diritto di voto amministrativo attivo e passivo ai cittadini stranieri e/o
extracomunitari residente nel Comune di Cremona rappresenta una scelta di
civiltà in una società che, anche nella nostra città, assume sempre più la
caratteristica della multietnicità, richiamati l’art. 8 comma 5 del T.U.
delle leggi sull’ordinamento delle autonomie locali D.Lgs. 18/8/2000 n° 267
che recita “lo Statuto…. Promuove forme di partecipazione alla vita pubblica
locale…. Degli stranieri regolarmente residenti, l’Art. 9 comma 4 del D.Lgs.
286/1998 /testo unico sull’immigrazione) che dispone che lo straniero titolare
di carta di soggiorno può partecipare alla vita pubblica esercitando anche l’elettorato
quando previsto dall’Ordinamento, le recenti modifiche al Titolo V della
Costituzione che attribuiscono ruoli e competenze più forti ad Enti Locali e
Regioni, l’Art. 2 lettera f del vigente Statuto del Comune di Cremona che
recita “opera per il riconoscimento e la tutela dei diritti di cittadinanza
degli stranieri residenti nel proprio territorio, nel rispetto delle diverse
culture. Ricordato che gli Statuti di altri Enti Locali di grandi e medie
dimensioni quali quelli del Comune di Genova o della Regione Toscana sono stati
modificati per attuare l’estensione del diritto di voto amministrativo agli
stranieri extracomunitari, i diritti di elettorato attivo e passivo ai cittadini
stranieri e/o extracomunitari alle elezioni amministrative sono già
riconosciuti in Irlanda (dal 1963), in Svezia (dal 1975) in Danimarca (dal 1981)
in Olanda (dal 1985) e in Norvegia (dal 1993), in attesa che il Governo emani il
provvedimento normativo per l’estensione del diritto di voto amministrativo ai
cittadini stranieri e(o extracomunitari più volte annunciato, tutto ciò
premesso, il Consiglio Comunale di Cremona si impegna a promuovere momenti di
confronto con le comunità straniere presenti sul territorio cittadino anche
attraverso l’istituzione di specifici luoghi di incontro così come previsti
dal vigente Statuto. Il Consiglio Comunale di Cremona, inoltre, da mandato alla
competente commissione Affari Istituzionali e agli uffici legali del comune di
studiare le iniziative necessarie all’estensione del diritto di voto
amministrativo ai cittadini stranieri e/o extracomunitari legalmente
soggiornanti in Italia e residenti nel Comune di Cremona).
Mozione in data 9 ottobre 2004 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi con cui si chiede il riconoscimento
della cittadinanza onoraria di Cremona al Premio Nobel per la Pace 2004 Wangari
Maathai, esponente ecologista del Kenya (Testo della mozione: E’ stata
accolta in tutto il mondo con grande apprezzamento la notizia dell’assegnazione
del Premio Nobel per la Pace 2004 all’esponente ecologista del Kenya Wangari
Maathai leader del movimento Green Belt grazie al quale sono stati piantati più
di 30 milioni di alberi in tutta l’Africa per frenarne il processo di
desertificazione. Il Nobel assegnato a questa donna coraggiosa, Mama Mici, “la
madre degli alberi” e al lavoro da lei fatto rappresenta anche una svolta nel
modo di intendere l’impegno per la pace poiché si arriva, finalmente, a far
emergere le radici profonde dei conflitti che sono sempre più spesso da
ricercare nelle condizioni di miseria e di disparità sociale a livello globale
su di uno scenario dove le tematiche ambientali assumono una grandissima
importanza. Crediamo, infatti, che una delle modalità più incisive per
costruire la pace e per la riduzione dei conflitti sia quella di impedire il
degrado dell’ambiente, fermare l’avanzata del deserto che produce
sconvolgimenti climatici e che spinge milioni di individui ad abbandonare le
campagne e ad emigrare forzatamente verso il nord del mondo. Per queste ragioni,
e per dar forza e risalto al lavoro fatto in questi decenni da questa donna
africana si chiede al Consiglio Comunale di assegnare la cittadinanza onoraria
della città di Cremona a Wangari Maathai Nobel per la Pace 200, di comunicare
tramite l’ambasciata del Kenya a Roma questo riconoscimento sollecitando una
visita nella nostra città del Nobel per la Pace 2004).
Mozione in data 8 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine alla modifica della
segnaletica verticale e orizzontale in via Boldori e in via dei Mille (Testo
della mozione: Il Consiglio Comunale, osservato che in via dei Mille da S.
Ilario a C.so Garibaldi e invia Boldori la sosta è interdetta su entrambi i
lati; osservato che la larghezza della suddetta via è sufficiente; osservato
che sono in vigore sensi unici verso il C.so Garibaldi e verso via Tribunali;
osservato che tali modifiche agevolano lo spostamento da e verso il centro con
le biciclette, delibera di modificare la segnaletica verticale e orizzontale
nelle 2 suddette vie per agevolare il traffico ciclabile).
Mozione in data 16 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Arrigo Frassi in ordine alla segnaletica di
“divieto di fermata” (Testo della mozione: Posto che qualche anno fa è
stato introdotto dal codice della strada l’utilizzo del cartello “divieto di
sosta e fermata”.Considerato che questa limitazione (finalizzata a maggior
tutela della circolazione, dove anche una sosta temporanea sarebbe motivo di
intralcio) dovrebbe rappresentare l’eccezione al divieto di sosta.Constatato
che nel nostro comune tale prescrizione viene utilizzata in maniera
preponderante anche laddove il suo utilizzo non appare giustificato.Considerato
inoltre che l’utilizzo ingiustificato del divieto di sosta e di fermata non
consente una corretta valutazione delle priorità di intervento da parte della
Polizia Municipale,il Consiglio Comunale di Cremona impegna la Giunta e l’Assessore
competente ad effettuare un censimento di entrambi i divieti, finalizzato ad un
utilizzo mirato e non indiscriminato del “divieto di sosta e di fermata”)
Ordine del giorno in data 10 novembre 2004 presentato dal Presidente del
Consiglio Comunale Mauro Fanti concernente la formazione civile e la gestione
dei beni confiscati alle mafie (Testo dell’ordine del giorno: Il Consiglio
Comunale di Cremona, Considerato che con la riforma del Titolo V della
Costituzione, ed in maniera specifica con l’art. 114, viene riconosciuta a
pieno titolo la funzione degli Enti Locali come organi istituzionali costitutivi
e fondanti della Repubblica; rilevato che da ciò discende un dovere preciso per
gli Enti Locali di promuovere la formazione civile e democratica delle proprie
comunità; consapevole che questo processo deve essere favorito non solo con l’accrescimento
e l’espansione dei momenti e delle iniziative volte alla promozione della
cultura della legalità, ma anche attraverso uno sforzo per il contrasto e la
prevenzione di tutti quei crimini mafiosi che, oltre a costituire un’aperta
minaccia all’incolumità e alla sicurezza dei cittadini, risultano essere veri
e propri ostacoli al libero esercizio dei diritti e dei doveri di cittadinanza
di ogni singolo; riconosciuto come il tema della gestione dei beni confiscati
alle mafie sia in questo quadro un elemento essenziale in quanto il loro
riutilizzo a fine sociali da un lato simboleggia la riconquista da parte della
comunità di un bene sottrattole con la violenza e il malaffare e dall’altro
lato offre strutture capaci di ospitare importanti iniziative di carattere
sociale e formativo per tutto il tessuto civile; rilevato altresì come la
presenza di beni confiscati in tutto il territorio nazionale sia una ulteriore
testimonianza, se mai ve ne fosse bisogno, del fatto che le mafie ormai hanno
interessi che vanno ben al di là dei luoghi di insediamento tradizionale, senza
nascondere però che esistono territori dove la presenza mafiosa costituisce un
vero e proprio contropotere a quello legalmente costituito; chiede che venga
mantenuto il principio cardine della Legge 109 del 1996, ossia l’uso sociale
dei beni confiscati, esprimendo fin da ora una profonda contrarietà a qualsiasi
ipotesi di vendita dei beni immobili confiscati, a qualsiasi modifica che possa
prevedere tra i beneficiari l’introduzione di soggetti privati o cosiddetti
profit e a qualsiasi cambiamento del regime di destinazione dei beni che non sia
teso ad incrementare l’uso sociale dei beni stessi. Si impegna a promuovere
ogni intervento, azione o ipotesi legislativa che possa favorire l’uso sociale
di beni confiscati alle organizzazioni mafiose sia nell’ambito delle
competenze che delle prerogative comunali, provinciali, regionali o nazionali. A
tale scopo dichiara la propria adesione al progetto di legge regionale allegato
al presente ordine del giorno. Si impegna inoltre, se nel territorio comunale
sono presenti beni confiscati, ad assumere iniziative corrispondenti allo
spirito della Legge 109 del 1996 e quindi a promuovere l’uso sociale dei beni
confiscati inteso come valorizzazione economica e simbolica degli stessi al fine
di una crescita complessiva della coscienza antimafia e dello spirito di
legalità democratica nella comunità che questa assemblea rappresenta. Per
raggiungere questo scopo ritiene indispensabile assumere le seguenti iniziative:
Adoperarsi affinché i beni confiscati alle mafie presenti sul territorio
comunale arrivino tutti in modo celere ad una destinazione certa e attiva. Per
raggiungere questo obiettivo sia l’Amministrazione che il Consiglio Comunale
svolgeranno una attività di scambio di informazioni e di stimolo reciproco con
le Amministrazioni dello Stato ed i soggetti coinvolti nel processo di
assegnazione del bene. Quindi saranno mantenuti rapporti costanti con la sede
territoriale dell’Agenzia del Demanio, con l’Ufficio Territoriale del
Governo e con gli Amministratori Giudiziari incaricati della gestione dei beni
confiscati presenti sul territorio. Inoltre sia l’Amministrazione che il
Consiglio Comunale si impegnano a orientare le proprie scelte, tanto sul piano
economico quanto sul piano sociale e culturale, alla eventuale disponibilità di
beni confiscati coinvolgibili nei progetti di intervento locale; esprimere il
parere all’ufficio Territoriale dell’Agenzia del Demanio, così come
previsto dalla legge nel meccanismo di assegnazione dei beni confiscati, in modo
da suggerire un percorso di destinazione del bene il più possibile chiaro,
trasparente e condiviso dalla comunità. E’ opportuno infatti che tutti i
soggetti possibili assegnatari dei beni ed in particolare quelli appartenenti al
privato sociale – associazioni, cooperative sociali e comunità di recupero
per tossicodipendenti – siano informati della possibilità di usufruire di un
bene confiscato e stimolati a includerlo nella loro progettualità. E’
fondamentale poi che i criteri con cui i beni confiscati disponibili vengono
assegnati siano meditati e trasparenti ed immediatamente resi pubblici. A questo
scopo è necessario che l’Amministrazione Comunale individui un referente
unico della materia che serva da punto di riferimento per quanti intendono
ottenere un bene confiscato e come garante della trasparenza nelle assegnazioni;
far crescere nel modo maggiore possibile l’aspetto valoriale connesso all’uso
sociale dei beni confiscati alle mafie comunicando in modo appropriato, deciso
ed evidente ogni attività significativa intrapresa sulla materia. A questo
scopo saranno organizzati momenti informativi dedicati all’intera
cittadinanza, emesse comunicazioni alla stampa e utilizzati, ove presenti,
strumenti informativi prodotti dall’Amministrazione. Decide di inviare il
presente ordine del giorno a: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero
dell’Interno, Ministero delle Finanze, Ministero di Grazia e Giustizia,
Presidenza della Commissione Europea, Commissione Parlamentare Antimafia,
Agenzia Centrale del Demanio, Presidente della Regione, Presidenza del Consiglio
Regionale).
Ordine del giorno in data 12 novembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Laura Carlino in merito all’acquisizione
del violino Vesuvius 1727 (Testo dell’ordine del giorno: La notizia del
lascito del musicista italo-inglese Remo Lauricella, che permetterebbe a Cremona
di entrare in possesso del violino Vesuvius, realizzato nel 1727 da Antonio
Stradivari, catalizza da giorni l’attenzione e l’interesse di tutti coloro
che, a diverso titolo, hanno a cuore la cultura, l’arte, la storia e le
tradizioni della nostra città. Le positive dichiarazioni d’intenti del
Sindaco Corada, che si è immediatamente impegnato affinché le difficoltà di
ordine economico possano venire superate, fanno onore non soltanto alla sua
persona, ma all’intera città che in virtù della sua carica egli rappresenta.
La cittadinanza stessa non ha mancato di far sentire il suo completo e generoso
appoggio, dimostrando una volta di più la sensibilità dei Cremonesi quando si
tratta di sostenere, valorizzare e diffondere il patrimonio artistico della
nostra città. Tutto ciò premesso, consapevole dell’importanza civile e del
significato politico di un’approvazione unanime, IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA ad attivarsi con ogni mezzo e con qualsiasi iniziativa
idonei, al fine di riportare alla città di Cremona lo stradivariano Vesuvius
1727, patrimonio culturale universale e vanto della tradizione liutaria
cremonese).
Mozione in data 10 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlalberto Ghidotti circa il pagamento del
canone di manutenzione al servizio di telesoccorso - secondo semestre 2003
(Testo della mozione: Premesso che in data 1 luglio 2003 il Comune di Cremona ha
applicato il regolamento approvato il 26 giugno 2003 dal Consiglio Comunale di
Cremona, circa l’applicazione del canone mensile di partecipazione ai costi
dell’unità di offerta denominata “Telesoccorso”, con il quale si
sostituiva alla ditta I.T.G. S.p.A. di Milano nella manutenzione degli
apparecchi già in possesso di privati cittadini, per la maggior parte anziani e
portatori di handicap; tale regolamento ha previsto l’esenzione dal pagamento
del canone mensile di manutenzione per i soli nuclei familiari il sui ISEE
(Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fosse risultato inferiore a
€ 5.200; considerato che il 16 luglio 2003 la ditta I.T.G. S.p.A. di Milano,
che ha effettuato il servizio di manutenzione degli apparecchi di Telesoccorso
negli anni precedenti la presa in carico da parte del Comune di Cremona, ha
regolarmente emesso le fatture relative al secondo semestre 2003 a tutti i
soggetti beneficiari del servizio di Telesoccorso; tutti i possessori di
apparecchi Telesoccorso hanno regolarmente pagato la fattura di € 46,51,
relativa al secondo semestre 2003;solo in data 6 ottobre 2003, con lettera a
tutti i beneficiari del servizio di Telesoccorso, veniva data notizia della
decisione del Comune di sostituirsi alla ditta I.T.G. S.p.A.; preso atto che in
data 30 giugno 2004 il Comune di Cremona, incurante dei versamenti già
effettuati e dei continui reclami, ha preteso il pagamento della somma di €
42,36, come canone di manutenzione per il secondo semestre 2003 (già pagato
alla I.T.G. S.p.A.), a quei nuclei famigliari con ISEE superiore ad € 5.200
(che sono la maggioranza); denuncia la grave omissione commessa dal Comune di
Cremona non comunicando il corretto beneficiario della quota del secondo
semestre 2003 del servizio manutenzione;il grave ritardo con cui il Comune di
Cremona ha comunicato il cambiamento avvenuto ai soggetti che fruiscono di
questo servizio; chiede l’immediata restituzione degli importi richiesti nel
giugno 2004, per il pagamento dei canoni già pagati nel luglio 2003 alla I.T.G.
S.p.A.; chiede, altresì, la presentazione di scuse ufficiali per tutte le
difficoltà create con questa vicenda a soggetti che già quotidianamente devono
convivere con gravi problemi).
Mozione in data 18 novembre 2004 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Salvatore Carlo Malvezzi) in ordine all’utilizzo di Piazza del
Comune in occasione di manifestazioni pubbliche (Testo della mozione:
Premesso che: frequentemente la Piazza del Comune viene concessa in uso dall’Amministrazione
Comunale a diverse organizzazioni per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche
in occasione di festività civili e religiose; gli allestimenti e le
attrezzature installate sulla Piazza in tali circostanze, rendono talvolta
difficoltoso l’accesso alla Cattedrale; la presenza di un importante luogo di
culto avente grande valenza storica e artistica, meta di molti fedeli, richiede
un dovuto rispetto da parte di tutti i cittadini e le organizzazioni
indipendentemente dalle convinzioni religiose; in occasione delle recenti
manifestazioni tenutesi presso la Piazza, ultima delle quali quella avvenuta nei
giorni di sabato e domenica scorsi (13-14 novembre) durante i festeggiamenti del
Santo Patrono di Cremona, la sovrapposizione delle manifestazioni e delle
esibizioni, talvolta di dubbio gusto, con le celebrazioni liturgiche, ha
disturbato la partecipazione dei fedeli a causa del volume degli impianti di
amplificazione e del contenuto degli spettacoli; le considerazioni sopra esposte
sono già state oggetto di precedenti segnalazioni da parte delle autorità
religiose cittadine; Il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad inserire nelle
future autorizzazioni di utilizzo della Piazza del Comune per manifestazioni
pubbliche le seguenti prescrizioni: la garanzia del libero e facile accesso a
tutte le entrate della Cattedrale dalla Piazza del Duomo ai fedeli ed ai
visitatori;Il rispetto delle celebrazioni liturgiche durante le quali dovrà
essere moderato l’utilizzo di sistemi di amplificazione che possano disturbare
la partecipazione dei fedeli; la cura dei contenuti degli spettacoli e del gergo
utilizzato dagli organizzatori per il dovuto rispetto al luogo di culto e allo
straordinario patrimonio storico e artistico rappresentato dalla Cattedrale di
Cremona; a vigilare puntualmente affinché tali prescrizioni vengano
rispettate).
Mozione in data 22 novembre 2004 presentata da Consiglieri vari del Gruppo
Consiliare “Democratici di Sinistra” (primo firmatario Gino Carnesella) in
ordine alla realizzazione di un parcheggio multipiano nell’area delle ex
tramvie (Testo della mozione: Il Consiglio Comunale, premesso che il
progetto di città posto in essere d questa amministrazione prevede il
miglioramento negli anni della qualità della vita; considerato che tale
ambizioso obiettivo passa anche attraverso l’adozione di importanti strumenti
di lavoro quali il P.R.G.; il Piano della Sosta e della Mobilità; il Piano dei
Parcheggi; il Piano delle Piste ciclabili; sottolineato che l’impegno
programmatico di questa maggioranza prevede il riordino del sistema viabilistico
cittadino attraverso una serie di interventi mirati tra i quali l’allargamento
della ZTL e della Zona Pedonale e la creazione di nuovi parcheggi; sensibili al
problema oggettivo di chi deve comunque spostarsi con mezzi di trasporto propri
e chiede un maggior numero di aree di sosta; sensibili altresì ai problemi di
chi lavora e svolge la propria attività commerciale, artigiana, dipendente o
autonoma che sia chiede a questa Amministrazione di impegnarsi perché al più
presto si possa dar seguito alla realizzazione di un parcheggio multipiano nell’area
delle ex tranvie che integri l’ormai insufficiente spazio esistente, tale da
favorire le più che legittime richieste dei cittadini pendolari in uscita dalla
città e quelle di chi comunque nella città vive, lavora, si muove e desistere
un punto di riferimento per la sosta alternativo e certo ai parcheggi del Foro
Boario e Piazza Marconi (dove peraltro è prevista la realizzazione di un
parcheggio sotterraneo). Si provveda inoltre a individuare altre zone della
città idonee alla realizzazione ed al completamento dei parcheggi corona).
Mozione in data 22 novembre 2004 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Alessia Manfredini) con cui si sollecita il completamento degli
organici della Polizia di Stato (Testo della mozione: Premesso che la
certezza della sicurezza è decisiva per una società democratica, aperta ed
ordinata; che vi sono stati episodi di criminalità quotidiana che preoccupano l’opinione
pubblica; che la nostra provincia è stata base di sospetti terroristici che
impegnano le forze dell’ordine in approfondite indagini; considerato che la
situazione dell’organico e dei mezzi in dotazione alla Polizia di Stato sono
stati oggetto di una circostanziata denuncia avanzata in forma unitaria da tutti
i sindacati degli operatori di Polizia; che la Sesione di Polizia Stradale di
Cremona opera sul territorio con 51 operatori anziché i 70 previsti e che la
Polfer non riesce ad assicurare una presenza continua 24 ore su 24; denuncia con
preoccupazione questa situazione; condivide le preoccupazioni di quanto
sostengono che in questa situazione non si sia in grado di assicurare efficienza
e qualità dei servizi di ordine pubblico; chiede al Ministero degli Interni di
provvedere al più presto perché si ponga rimedio a questa situazione
assegnando nuovi organici alla Polizia di stato nella provincia e a Cremona per
garantire maggiore sicurezza per i cittadini e migliorare le condizioni di
lavoro degli appartenenti alla Polizia di Stato; il Consiglio Comunale impegna
il Sindaco a farsi portavoce di tali preoccupazioni e richieste al Questore, al
Prefetto ai parlamentari cremonese e al Ministero degli Interni per sollecitare
il completamento degli organici della Polizia di Stato; a promuovere quanto
prima un incontro anche con il Commissariato di Crema con le autorità
competenti per affrontare i problemi esposti e verificare le possibili soluzioni
anche per la sempre ventilata nuova Questura di Cremona).
Mozione in data 24 novembre 2004 dal Consigliere del Gruppo Consiliare “Lega
Nord” Claudio Demicheli in ordine alla sentenza emessa dal T.A.R. della
Regione Lombardia relativa ai criteri generali per l’assegnazione e la
gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ALER) (Testo della
mozione: Premesso che la Regione Lombardia con il Regolamento Regionale n. 1 del
10 febbraio 2004 “Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli
alloggi di edilizia residenziale pubblica” (A.L.E.R.) ha introdotto, ai fini
della determinazione del punteggio e, quindi, della graduatoria, l’ulteriore
criterio che tiene conto del periodo di residenza in Lombardia del richiedente l’assegnazione
dell’alloggio; con Sentenza n. 4196/2004, la Sezione I^ del T.A.R. della
Regione Lombardia ha accolto il ricorso presentato da Cgil, Cisl e Uil e dai
sindacati inquilini Sicet e Sunia, annullando gli articoli 9, comma 1 e 10,
comma 5, del Regolamento in premessa ed in cui si sostanziava l’avvenuta
introduzione del criterio di residenza al fine della assegnazione degli alloggi;
evidenziato come l’annullamento delle disposizioni regolamentari richiamate in
premessa avrà quale inevitabile conseguenza il perpetuarsi dell’inaccettabile
situazione per la quale, con i soldi dei lavoratori residenti in Lombardia e
delle istituzioni lombarde, gli alloggi costruiti e da costruirsi continueranno
ad essere assegnati soprattutto ad extracomunitari, a detrimento di anziani e
giovani coppie; impegna il Sindaco, la Giunta comunale ed il Consiglio Comune di
Cremona a compiere ogni atto utile al fine di conseguire, da parte del
Presidente della Regione Lombardia, il ricorso in Consiglio di Stato avverso a
Sentenza n, 4196/2004, la Sezione I^, del T.A.R. della Regione Lombardia).
Mozione in data 28 novembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Lega Nord” Giacomo Zaffanella con cui si chiede la
promozione di una vasta campagna di raccolta fondi da destinare ai Comuni di
Salò, Gardone Riviera e Toscolano Maderno, colpiti dal terremoto del 24
novembre 2004 (Testo della mozione: Mercoledì 24 novembre alle ore 23.59 si
è verificato un forte sisma di magnitudo 5.2 della scala Richter, 8 della scala
Percalli, con epicentro i Comuni di Salò, Gardone Riviera e Toscolano Maderno.
I criteri antisismici di costruzione degli edifici seguono il principio per il
quale non debba crollare per potere salvare la vita agli abitanti dello stesso,
seppur subendo forti danni alla struttura e alla conseguente agibilità.
Considerato che il sisma non ha fortunatamente provocato vittime ma comunque
ingenti danni alle strutture di migliaia di abitazioni costruite con criteri
antisismici; che la popolazione locale la notte stessa si è rimboccata le
maniche e ha lavorato incessantemente fino a quando, il pomeriggio all’indomani
del sisma, le strade ed i paesi erano perfettamente sgombre da tutte le macerie;
che i negozianti un’ora dopo il sisma si sono preoccupati per le loro
attività sistemando e ripulendo affinché il giorno dopo si potesse tornare al
lavoro; che i telegiornali nazionali, a causa del mancato vittimismo della
popolazione, hanno ritenuto che i problemi potessero risolverli da soli gli
abitanti delle zone colpite, contrariamente a quanto avvenuto in occasione di
recenti sismi di pari intensità in altre zone d’Italia, lanciando iniziative
di raccolta fondi via sms della durata di qualche mese; che nel caso di Salò,
due giorni dopo il terremoto è calato il silenzio vergognoso dei media
nazionali, lasciando sole quelle popolazioni di lavoratori silenziosi; preso
atto che moltissimi cremonesi trascorrono le loro vacanze in quelle zone, in
particolare a Gardone Riviera e Maderno, per questo Cremona dovrebbe sentirsi
particolarmente coinvolta e toccata dagli eventi; si chiede che questa
Amministrazione promuova nei modi ritenuti più opportuni una vasta campagna di
raccolta fondi da destinare ai Comuni più colpiti come minimo gesto per
dimostrare la nostra solidarietà verso luoghi e genti ospitali in questo
momento difficile abbandonati dall’opinione pubblica nazionale).
Mozione in data 6 dicembre 2004 presentata dai Consiglieri Comunali del
Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” relativa alla richiesta di maggiore
illuminazione e manutenzione del parcheggio del Foro Boario (Testo della
mozione: In considerazione del fatto che questa Amministrazione sta cercando di
incentivare l’utilizzo del Foro Boario come parcheggio di sosta lunga, vista
la scarsa illuminazione e la carente manutenzione di questa zona della città,
che crea anche insicurezza e diffidenza nell’utilizzare l’area come
parcheggio, il Consiglio Comunale impegna questa Amministrazione ad aumentare e
migliorare l’illuminazione esistente nonché la manutenzione del manto
stradale, della recinzione esterna, delle zone verdi e la disposizione dei
parcheggi al fine di incentivare la fruibilità della zona).
Mozione in data 4 dicembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari
(primo firmatario Maria Rita Balsamo) in ordine alle problematiche dei pazienti
affetti da malattie psichiatriche ed all’istituzione di un tavolo per la
salute mentale (Testo della Mozione: Il Consiglio Comunale, premesso che il
5 dicembre 2004 è stata dichiarate la giornata della salute mentale e che il
tema della salute mentale è destinato ad assumere sempre maggiore rilevanza in
considerazione della elevata incidenza delle patologie psichiatriche nel loro
complesso e anche in considerazione del forte impatto economico stante i dati
europei che indicato che il 43% degli anni di vita con disabilità è
riconducibile alla presenza di un disturbo psichico, considerato che le malattie
psichiatriche gravi e invalidanti determinano per chi ne è affetta una grave
marginalizzazione sociale e una discriminazione che contribuiscono ad un
ulteriore peggioramento del quadro di malattia rendendo ancora più problematici
i programmi di riabilitazione e di reinserimento sociale e lavorativo preso atto
che il recente piano regionale della salute mentale in sintonia con la Legge
328/2000 demanda ai Comuni la titolarità per i bisogni sociali e assistenziali
dei pazienti coinvolgendo l’Ente locale anche nel programma e nel programma di
cura ricordato che le funzioni e i compiti degli Enti Locali, anche e
soprattutto in ambito socio-assistenziale, sono sempre maggiori a fronte di
trasferimenti di risorse statali e regionali in diminuzione con l’effetto di
determinare una forbice sempre più aperta tra risorse e bisogni, impegna il
Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali, per quanto di competenza comunale,
anche attraverso lo strumento del piano di zona in ambito distrettuale,
congiuntamente ai soggetti primariamente deputati ai compiti sanitari (ASL e
Azienda Ospedaliera) a: mantenere alta l’attenzione alle problematiche dei
pazienti affetti da malattie psichiatriche, sostenere i forti bisogni sociali,
le esigenze di reinserimento sociale e lavoratico potenziando i progetti
finalizzati a tali obiettivi (Progetto Gulliver), garantire ai pazienti gravi,
ricoverati in strutture residenziali, pieno diritto di cittadinanza, istituire
un tavolo per la salute mentale che coinvolga tutti i soggetti (pubblici,
privati e associazioni) deputati alla cura e all’assistenza psichiatrica).
Mozione in data 6 dicembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari
(primo firmatario Irene Nicoletta De Bona) relativa all’incentivazione all’utilizzo
di biciclette (Testo della mozione: In considerazione del fatto che questa
Amministrazione presta particolare attenzione alle piste ciclabili, vista la
necessità di incentivare l’utilizzo delle biciclette, anche in considerazione
della cattiva qualità dell’aria nella nostra città, il Consiglio Comunale
impegna questa Amministrazione a prevedere, nel bilancio 2005, un apposito
capitolo per favorire l’utilizzo di biciclette, nelle modalità che riterrà
più opportune).
Mozione in data 6 dicembre 2004 presentata dai Consiglieri Comunali del
Gruppo Consiliare “Democratici di Sinistra” Giuseppe Ghisani e Paolo Feroldi
in ordine alla promozione di una campagna di educazione stradale (Testo
della mozione: Premesso che non ci possiamo, né ci dobbiamo, abituare alla
sequela continua di incidenti che da troppo tempo quotidianamente insanguinano
le nostre strade; considerato che siamo consapevoli che affrontare questo
drammatico problema non sia facile, ma questo però non ci esime dal tentare, in
ogni caso, di contenere questo triste fenomeno; Il Consiglio Comunale impegna il
Sindaco e la Giunta a farsi promotori, insieme all’Amministrazione
Provinciale, di un intervento presso gli organi preposti affinché aumentino i
controlli sulle strade, in special modo vengano severamente perseguiti i reati
che mettono a repentaglio tante vite; a potenziare l’azione educativa nelle
scuole con un organico programma di intervento che veda il coinvolgimento di
personale specializzato, organi competenti al controllo del traffico e l’associazione
“Vittime della strada”, per far crescere una migliore e maggiore coscienza
stradale).
Mozione in data 6 dicembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari
(primo firmatario Ferdinando Quinzani) relativa ai Centri Sociali Dordoni e
Cavarna (Testo della mozione: In considerazione della scandalosa
manifestazione svoltasi nei giorni scorsi davanti alla Caserma Col di Lana, alla
quale hanno partecipato anche esponenti dei centri sociali cremonesi, al grido
di “10, 100, 1000 Nassyria”, il Consiglio Comunale censura tale
comportamento e impegna la giunta a rivedere i termini del contratto d’affitto
del centro sociale Dordoni e Cavarna inserendo la clausola che nel caso di
ripetuti episodi di intolleranza e violenza, seppur verbale, nei confronti di
persone e/o istituzioni si decida di recedere dal contratto).
Mozione in data 18 novembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari
(primo firmatario Guido Borsella) in ordine alla presenza di un disegno sul muro
del Centro Sociale Dordoni raffigurante un poliziotto puntato da un mirino
(Testo della mozione: In relazione all’interrogazione del Consigliere De Bona
ed in riferimento ad atti consiliari della passata legislatura formulati dalla
minoranza di allora. Si evidenzia la presenza di un disegno sul muro del Centro
Sociale Dordoni raffigurante un poliziotto puntato da un mirino, si chiede all’Amministrazione
che si attivi affinché tale disegno, lesivo della dignità delle forze dell’ordine
e di tutti i cittadini, venga cancellato a spese dello stesso Centro Sociale. Si
chiede che l’Amministrazione nel frattempo porga le dovute scuse alle Forze
dell’Ordine).
Mozione in data 9 dicembre 2004 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Lega Nord” Claudio Demicheli in ordine alla formale
richiesta inviata al Presidente del Consiglio affinché l’U.E. si faccia
carico di proteggere il Sistema Europeo delle Imprese (Testo della mozione.
Premesso che dopo l’11 settembre le conseguenze a livello economico sono state
e- e sono ancora – difficili per molti paesi e soprattutto per il sistema
economico dell’U.E.; che l‘Economia europea sta attraversando una fase
caratterizzata da un calo di competitività genera. Rilevato che Tra gli
obiettivi dell’UE vi è quello – come sancito nella strategia di Lisbona –
di “di diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e
dinamica del mondo, in grado di realizzate una crescita economica sostenibile
con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione staile”; che le
politiche intraprese dall’Unione europea incidono profondamente sulla vita
delle imprese e dei cittadini; che la crescita economica e produttiva si
ripercuote sul benessere dei cittadini e sui territori. Preso atto che in questa
fase stanno emergendo nuove realtà economiche che, progressivamente,
conquistano quote sempre più rilevanti nei mercati internazionali; che tra
queste realtà i paesi dell’Est stanno crescendo a ritmi impressionanti,
comunque a discapito di valori condivisi dalla comunità internazionale sul
rispetto dei parametri di concorrenza economica; che tra i nuovi attori
economici mondiali, la Cina sta crescendo (in termini di PIL) a tassi elevati e
che la stessa, dal 2002, fa parte a pieno titolo dell0rganizzazione mondiale del
commercio (WTO), non rispettando però le regole comuni del commercio
internazionale tra cui gli standard di tutela ambientale e di scurezza sul
lavoro. Considerato che l’economia del nostro Paese e dell’Unione europea in
generale si basa, soprattutto, sulla rete di piccole e medie imprese che hanno
fatto della qualità dei beni prodotto dell’esportazione un vantaggio
competitivo; che la Cina e altre realtà emergenti con la loro concorrenza
sleale stanno soffocando le nostre piccole e medie imprese; che l’Unione
europea, per diventare la regione più progredita (dal punto di vista economico
e produttivo) del mondo, ha necessità di tutelare le proprie aziende. Ricordato
inoltre che in questo momento, coincidente con la forte valutazione dell’Euro
nei mercati mondiali, le nostre imprese (dell’Italia ed degli altri Stati Ue)
non hanno più la possibilità di utilizzare lo strumento ella svalutazione
competitiva; che tutti i mercati dell’Est – Cina in particolare modo –
godono di un vantaggio competitivo legato, appunto, al forte apprezzamento dell’Euro;
che il sistema economico mondiale è basato sul libero commercio ma deve
rispettare le regole del WTO; che il commercio basato su regole e un
pre-requisito fondamentale per un corretto sistema economico internazionale
imperniato sulla parità di diritti e doveri; che la globalizzazione sta creando
una maggiore interdipendenza economica tra gli Stati ma questo deve
accompagnarsi al rispetto di regole condivise da tutti gli attori in gioco; che
in diverse realtà, si sono verificati casi di crisi aziendali con tagli del
personale e messa in cassa integrazione, dovuti alla concorrenza sleale della
Cina e di altri paesi emergenti. Ritenuto che i dazi doganali rappresentano
utili strumenti di protezione per le nostre imprese; che i dazi doganali
applicati dall’Unione Europea nei confronti di alcune merci provenienti dai
paese terzi non garantiscono sufficientemente il nostro mercato; che un corretto
sistema di governance economica a livello comunitario deve cercare di
portare tutela e protezione alle nostre imprese dalla concorrenza sleale delle
economie emergenti; che l’Unione europea deve intervenire - attraverso tutti
gli strumenti di cui dispone -, istituendo nei confronti della concorrenza
sleale dei paesi emergenti, dazi doganali, in maniera tale da tutelare le
imprese dei propri Stati membri, altrimenti minacciati da una concorrenza
gnomica non giocata ad armi pari; Questo Consiglio Comunale impegna il Sindaco e
la Giunta ad inviare formale richiesta al Presidente del Consiglio, al Ministero
degli Affari Esteri, al Ministro delle Attività Produttive, al Ministro delle
Politiche Comunitarie, affinché si attivino nelle apposite sedi comunali in
modo che ‘U.E. si faccia carico di proteggere il sistema europeo delle
imprese, nonché a trasmettere copia della presente mozione al Presidente della
Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al Presidente di turno dell’Unione
Europea ed al Presidente del Parlamento europeo. Josep Borrel).
Mozione in data 28 dicembre 2004 presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord
in merito alle vaccinazioni obbligatorie nelle scuole (Testo della mozione:
Premesso che: Il DPR 394/99 prevede che gli studenti stranieri, al pari degli
italiani, siano sottoposti alle disposizioni in materia di vaccinazioni
obbligatorie; al momento dell’iscrizione dello studente alla scuola, la
famiglia ha la possibilità di dichiarare l’avvenuta effettuazione delle
vaccinazioni obbligatorie mediante autocertificazione (Circ. Min. 489/98); I
direttori delle scuole e i capi degli istituti di istruzione pubblica o privata
sono tenuti ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni e
le rivaccinazioni obbligatorie (Dpr 355/99); Da diversi episodi segnalati anche
in scuole della Provincia di Varese e di Milano è risultato che alcuni alunni
hanno contratto malattie che ormai da decenni non si manifestavano nelle scuole
italiane; Secondo il Testo Unico sugli Enti Locali del 18 agosto 2000, n. 267,
il Sindaco è l’Autorità sanitaria locale. Ogni qualvolta il Sindaco, anche
su indicazione dei servizi territoriale o su segnalazione di altri uffici, o
enti, di associazioni o di cittadini venga a conoscenza della esistenza o della
insorgenza di situazioni antigieniche, malsane, a rischio o irregolari, può
richiedere l’intervento immediato dei servizi di supporto /Aziende Sanitarie
Locali) per verifiche, accertamenti o formulazioni di proposte inerenti il caso.
Il Consiglio Comunale impegna la Giunta a deliberare: Che l’Amministrazione
Comunale intervenga presso i Dirigenti scolastici operanti in questo Comune
affinché provvedano ad accertare, negli istituti scolastici di loro competenza,
la veridicità di tutte le autocertificazioni riguardanti le vaccinazioni
obbligatorie, richiedendo se necessario l’intervento dell’Azienda Sanitaria
Locale. Che il Sindaco in qualità di massima Autorità sanitaria locale, in
caso di accertamento della presenza di situazioni antigieniche negli istituti
scolastici ponga in essere con provvedimenti autoritativi d’urgenza tutte le
misure necessarie alla tutela della propria popolazione studentesca, segnalando
contemporaneamente alla competente Procura della Repubblica eventuali omissioni
attuate da Dirigenti Scolastici).
Mozione in data 7 gennaio 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Democratici di Sinistra” Giuseppe Ghisani in ordine alla
necessità/opportunità di dichiarare il Comune di Cremona “OGM-FREE” alla
luce di quanto previsto dal Decreto Legge 22 novembre 2004 n. 279 relativo alle
disposizioni urgenti per assicurare la coesistenza tra le forme di agricoltura
transgenica, convenzionale e biologica (Testo della mozione: Con il decreto
legge n. 279 del 22 novembre scorso, sono state varate dal governo le “Disposizioni
urgenti per assicurare la coesistenza tra le forme di agricoltura transgenica,
convenzionale e biologica”. Entro il 31 dicembre 2005 le Regioni, 14 delle
quali si sono già dichiarate ad oggi OGM.free, dovranno varare i piani di
coesistenza. Atteso che: la comunità scientifica è ancora marcatamente divisa
pro e contro le coltivazioni transgeniche, nel nostro Paese il rischio di
contaminazione fra colture è elevato e più grave rispetto a superfici molto
estese di paesi come Cina, Stati Uniti, Argentina, Brasile ecc., la possibilità
concreta di evitare contaminazioni da campo a campo, attraverso la mobilità
delle spore OGM, è più teorica che reale, si deve evitare che 2 – 3
multinazionali cementiere, con i loro brevetti OGM, monopolizzino il mercato e
che si riduca, o scompaia, la necessaria diversità genetica-biologica delle
colture. Per quanto più sopra esposta invito il Sindaco e la Giunta a
considerare la necessità – opportunità di dichiarare il nostro Comune
OGM-FREE).
Mozione in data 12 gennaio 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Forza Italia” Arrigo Frassi e dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine al monitoraggio dei terreni
circostanti l’inceneritore (Testo della mozione: Posto che anche le
emissioni del termocombustore, è noto, contribuiscono ad alimentare
notevolmente la presenza di pericolosi inquinanti in condizioni atmosferiche
particolari, al fine di rassicurare la cittadinanza del corretto funzionamento
dell’impianto, essendo sempre possibili miglioramenti tecnologici nell’abbattimento
degli inquinanti, il Consiglio Comunale di Cremona impegna la Giunta ad una
monitorizzazione di terreni incolti circostanti il suddetto impianto, da
affidare all’ARPA di Cremona, di concerto con una apposita commissione da
costituire a breve termine nell’ambito di quella dell’ambiente).
Mozione in data 12 gennaio 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi affinché si continui a garantire l’attuale
fruizione pubblica dell’area verde di via Valeriana – Valtoce, come
richiesto dai residenti del Comitato di Quartiere e dal garante del verde
(Testo della mozione: Considerato che l’area è l’unico importante polmone
verde del quartiere utilizzabile da tutti senza recinzioni a favore di alcuni
che l’area è classificata G5 come area a parco giardino di uso pubblico, che
da più di 30 anni i cittadini fruiscono l’area e l’hanno piantumata, che i
cittadini del Comitato di Quartiere sono disponibili a collaborare alla
manutenzione e all’arredamento, piantumazione dell’area, il Consiglio
Comunale impegna il Sindaco e la Giunta nelle dovute sedi: perché non vengano
innalzate recinzioni sull’area perché l’area venga attrezzata con giochi,
panchine, zona cani separata, ulteriori alberi anche in collaborazione con i
cittadini)
Mozione presentata dal Consigliere del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto”
Guido Borsella affinché gli abitanti della frazione di Gerre Borghi possano
usufruire di un allacciamento alla rete del servizio gas metano erogato dall’A.E.M.
S.p.A. (Testo della mozione: Siamo a conoscenza che gli abitanti di Gerre
Borghi, in quanto frazione di Cremona, in più occasioni hanno fatto presente di
poter usufruire di un allacciamento alla rete del servizio gas metano erogato
dalla A.E.M. S.p.A. ciò al fine di uniformare anche questa frazione agli utili
servizi erogati per tutta la comunità municipale. Si constata poi che la
frazione di Gerre Borghi non ha una sua rete fognaria e non c’è allacciamento
con acquedotto.Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale impegna la Giunta
affinché metta fra le sue priorità la risoluzione di questi problemi
permettendo anche a questi cittadini di usufruire di un sistema moderno di
riscaldamento, meno inquinante, meno oneroso ed al contempo molto meno
pericoloso di quello attuale. Frazione che potrebbe avere nuove offerte
abitative, non tanto per nuove costruzioni, ma per la ristrutturazione ad uso
abitativo delle belle cascine. Ciò servirebbe anche a ricomporre, anche
attraverso questo tipo di edilizia, un patrimonio culturale caratteristico del
nostro ambiente padano).
 
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