15 Settembre, 2002
Con le nuove leggi italiane svanisce un'era di anticorruzione
di Daniel Williams - servizio esteri del Washington Post
CON LE NUOVE LEGGI ITALIANE SVANISCE UN’ERA DI ANTICORRUZIONE
di Daniel Williams - Servizio esteri del Washington Post
Lunedì, 11 novembre, 2002; pagina A17
(traduzione Camilla Francese)
Martedì scorso la maggioranza del primo ministro Silvio Berlusconi ha approvato un provvedimento controverso che permette agli imputati in casi criminali di chiedere un nuovo giudice se c’è il leggittimo sospetto che il giudice sia prevenuto nei loro confronti.
La scorsa settimana c’è stata la prima richiesta di applicazione della nuova legge da parte di un avvocato amico di Berlusconi. L’avvocato è sotto processo per aver tentato, secondo l’accusa, di corrompere dei giudici su mandato di Berlusconi.
Un giudice di appello ha rigettato la richiesta. Ma il passaggio rapidissimo al processo è la conferma per molti italiani che Berlusconi sta usando la sua maggioranza di ferro in parlamento per approvare leggi fatte su misura per risolvere i problemi legali del suo impero d’affari.
La battaglia di Berlusconi per cambiare le leggi è diventata il tema principale dei suoi primi 17 mesi di governo. Oltre alla legge sul legittimo sospetto, il leader italiano ha varato misure per limitare l’uso in tribunale diprove raccolte all’estero e per depenalizzare le condanne per falso in bilancio. Queste due norme servono per alleggerire processi contro di lui.
Oltre ad essere il capo del governo, Berlusconi è uno degli uomini più ricchi d’Italia, avendo fondato un enorme impero mediatico. Durante la sua carriera è stato accusato di una grande varietà di crimini finanziari, ma non è mai stato condannato.
Berlusconi ha negato di usare il potere legislativo a suo vantaggio. Ha affermato che la legge sul legittimo sospetto è di pubblico beneficio piuttosto che di interesse privato.
"Non voglio entrarci," ha detto recentemente "La gente onesta sa che è
diritto di ogni cittadino di avere un giudice che non ha pregiudizi nei suoi confronti."
Come dicono gli osservatori italiani con mosse come quella della scorsa settimana Berlusconi è determinato ad interrompere la campagna decennale contro la corruzione nota come Mani Pulite.
All’inizio degli anni 90 i giudici ed pubblici ministeri hanno preso in trappola dozzine di politici e di loro sponsor economici in casi di corruzione. I processi hanno concluso la carriera di una generazione di leaders politici. Gli italiani hanno ben accolto la campagna di Mani Pulite come una rivoluzione civica necessaria.
Al contrario Berlusconi, ha dichiarato che i giudici ed i pubblici ministeri di Mani Pulite volevano la sua testa ed afferma che la crociata anti corruzione era un complotto di sinistra per distruggere i rivali politici. "Non è stata una rivoluzione," ha dichiarato recentemente, "ma un tentativo di sovversione politica. È stata un’epoca di cupa inquisizione."
"L’esperienza italiana," ha continuato, "dimostra che un certo tipo di giustizia ha portato alla conclusione un sistema politico, eliminando una classe dirigente ed ha portato via alle persone la capacità di decidere chi dovesse guidare il paese." Stava parlando durante il decimo anniversario del suicidio di un membro del parlamento che era indagato durante la campagna di Mani Pulite.
"Berlusconi ha fatto di se stesso una vittima " di zelanti procuatori di Mani Pulite, ha detto Giovanni Sartori, un professore di diritto costituzionale. "Ha in pratica minato un’intera era di lotta alla corruzione."
Curzio Maltese sul giornale La Repubblica critica Berlusconi affermando che le nuove leggi rappresentano "la sconfitta dello stato di diritto nei confornti dell’assoluismo e di una repubblica delle banane specializzata in leggi fatte per interesse personale."
la nuova legge ha attratto poca attenzione nel pubblico italiano (dov’erano il 14 settembre? N.d.T). Questa è una misura di generale disillusione nei confronti dei magistrati anti corruzione e del successo che Berlusconi ha avuto nel discreditarli.
Quando Mani Pulite cominciò dieci anni fa, la maggior parte deglii italiani erano dalla loro parte. I politici accusati di prendere tangenti venivano insultati per strada. i procuratori di Mani Pulite divennero eroi nazionali, uno di loro Antonio Di Pietro era semplicemente la figura politica più popolare.
La Democrazia Cristiana, che aveva dominato la scena politica italiana dalla seconda guerra mondiale crollò sotto la pressione di questi sentimenti. Bettino Craxi, un primo ministro del partito socialista, scappòin Tunisia inseguito da diverse accuse di corruzione. Un amico ed un mentore per Berlusconi morì in esilio.
Le indagini di Mani Pulite continuarono per anni. Tuttavia solo poche persone tra le centinaia indagate vennero poi condannate. Il pubblico si è stancato della lunghezza e della scarsa concretezza dei processi. Di Pietro entrò in politica e si perse di vista.
Berlusconi creò il suo partito e conquistò il posto di primo ministro nel 1994. la sua guida durò solo sette mesi, finchè una piccola forza lasciò la coalizione e fece cadere il governo. Ad ogni modo rimase a capo del suo grande partito Forza Italia conquistò una larga maggioranza parlamentare nel maggio del 2001. Gli elettori ignorarono le accuse dell’opposizione sui problemi legali di Berlusconi, sul controllo di tre canali televisivied altri interessi d’affari che costituiscono un inaccettabile conflitto.
Gli oppositori giudiziari di Berlusconi lo hanno capito e si tengono sulla difensiva. “Con Mani Pulite abbiamo raggiunto un punto eccezionale in cui la gente si sentiva vicino alla giustizia e la giustizia vicino alla gente” ha detto Gerardo d'Ambrosio, il procuratore generale di Milano. “Questo è durato fino a quando non c’è stata una reazione e imagistrati sono stati deleggitimati. Questa campagna ha distrutto il progetto contro la corruzione.”
Il parlamento ha approvato la legge sul legittimo sospetto in una sessione piena di rancore martedí dopo mesi di dibattito, voti preliminari, riscritture e nuovi voti. Gli oppositori antiberlusconiani hanno formato caroselli umani circondando i tribunali in tutto il paese.
I legislatori di Forza Italia hanno dichiarato che la misura “è una buona legge per tutti”. Un legislatore Ferdinando Adornato ha espinto le critiche che il provvedimento possa favorire Berlusconi ed ha accusato l’opposizione di volere leggi uguali per tutti tranne che per il primo ministro. “Spesso segnali di personalismi mostrano che qualcosa non va nella giustizia” ha affermato.
Il provveimento si applica direttamente ad un processo a carico di Berlusconi e di un avvocato, Cesare Previti, che sono accusati di aver passato bustarelle a dei giudici a Roma per risolvere a loro favore una controversia tra Berlusconi ed un altro affarista.
Durante il processo i procuratori hanno accusato Previti, ministro nel primo governo Berlusconi, ha mantenuto 15 milioni di dollari su conti segreti in banche svizzere. Previti ha detto di volerli nascondere dalle autoritá fiscali italiane. “Non penso di dover spiegare tutti i miei affari” ha dichiarato al tribunale di Milano.
Berlusconi è stato accusato in molti altri casi di corruzione. Martedì è stato archiviato per decorrenza dei termini un altro caso contro di lui, l’accusa era di falso in bilancio. In questo caso la procura dichiarava che nel 1992 la squadra milanese di Berlusconi aveva pagato 5 milioni di dollari sottobanco ad un’altra squadra. I frequenti ritardi del sistema giudiziario italiano possono significare la morte dei processi e le critiche alla discussa legge sul legittimo sospetto dicono che il nuovo provvedimento serva solo ad ostacolare la giustizia. L’opposizione ha boicottato il voto “Volete questa legge - votatevela da soli,” ha gridato Marco Boato, un esponente dei Verdi, durante una sessione parlamentare.
 
|