15 Settembre, 2002
Sinistra e servizi pubblici
Combattere la solitudine dei cittadini - di Tony Blair
Sinistra e servizi pubblici
Combattere la solitudine dei cittadini - di Tony Blair
I maggiori successi che il partito laburista ha registrato nella sua storia sono stati realizzati grazie alla passione riformista e al coraggio di intraprendere le riforme necessarie per far fronte alle nuove sfide.
A metà del secolo scorso, il Labour ha combattuto contro i cinque giganti - miseria, malattia, ignoranza, squallore e disoccupazione - indicati da William Beveridge.
Il governo Attlee (1945-1951) definì un quadro radicalmente riformato per i diritti di base all’occupazione, all’istruzione, alle tutele sociali e all’assistenza medica. La strategia politica del 1945 riuscì a creare un consenso trentennale per il welfare state, lo stato del benessere. La sfida principale era la costruzione di uno Stato in cui «l’equità per tutti» avrebbe messo al bando la povertà e la disoccupazione cresciute drammaticamente negli anni tra le due guerre.
Adesso è tempo di riconoscere che le scelte adottate nel 1945, pur essendo state motivo di conquiste eccezionali, appartengono a una stagione ormai passata di cui non possiamo essere prigionieri.
Oggi dobbiamo essere in grado di garantire sicurezza e nuove opportunità ai cittadini britannici partendo da una riforma radicale dei servizi pubblici. La sfida che ci attende è assicurare che tali servizi diventino universali, siano il motore dell’uguaglianza e si personalizzino rispondendo alle crescenti aspirazioni dei nostri cittadini.
Negli ultimi cinque anni di governo abbiamo tracciato le fondamenta della nostra riforma dei servizi pubblici. In questo momento, mentre il ritmo delle riforme sta accelerando, dobbiamo continuare a sostenere con convinzione il nostro disegno politico in vista del traguardo che ci siamo prefissi e a cui sottende un unico messaggio: solo riforme radicali potranno garantire la giustizia sociale.
Le riforme devono soprattutto riconciliare due impulsi che spingono gli individui, la società e i governi in direzioni opposte.
Il primo di questi è l’individualismo.
Un mondo in cui le opportunità di scelta aumentano, i servizi si individualizzano e crescono le possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, è anche un mondo in cui il senso di insicurezza può divenire opprimente per chi si trova ad affrontare la vita da solo o senza gli strumenti e le risorse adatti.
L’altro è l’interdipendenza, in un mondo in cui sfere una volta distinte oggi tendono inesorabilmente ad avvicinarsi grazie alle nuove tecnologie e alla maggiore fa cilità negli spostamenti e in cui i problemi di una parte del Globo si riflettono immediatamente sull’altra.
Un mondo in cui si avverte il bisogno di legami comunitari e il rafforzamento della solidarietà all’interno della società. Servizi pubblici moderni - sanità, istruzione, trasporti, ordine pubblico - devono essere conciliati con la libertà dell’individuo di scegliere muovendosi all’interno di un contesto di solidarietà.
La nostra strategia si articola nei quattro principi enunciati dopo le scorse elezioni: standard nazionali, devoluzione, nuovo trattamento contrattuale per i dipendenti pubblici e maggiori opportunità di scelta.
Principi che si stanno sedimentando tra i promotori dell’innovazione dei servizi pubblici e che il Labour deve sostenere con chiarezza e convinzione. Politiche concepite per incentivare la collaborazione pubblico-privato, migliorare i servizi, modernizzare e ottimizzare il lavoro, promuovere la responsabilità non sono la ragion d’essere di questo governo laburista.
Sono invece alcuni degli strumenti che utilizzeremo per portare a termine la nostra missione, ovvero creare servizi pubblici che soddisfino i bisogni dei cittadini all’interno di una società forte e coesa.
La varietà di soluzioni è un principio importante del nostro programma di riforma. Abbiamo bisogno di più scelta, e non solo fra diversi fornitori di servizi pubblici ma anche all’interno di ogni servizio pubblico, in modo che i cittadini più svantaggiati possano accedere a servizi di qualità, diminuendo così le disuguaglianze e consolidando nella classe media la propensione verso servizi collettivi.
Nella sfera dell’istruzione la possibilità di scegliere fra scuole diverse fa sì che un numero sempre maggiore di genitori possa orientarsi verso quella che soddisfa le esigenze dei propri figli.
Nel servizio sanitario l’imperativo è dello stesso tipo, aumentare la diversificazione all’interno e fra i servizi. Le nostre esigenze aumentano in corrispondenza di vite più complicate e di ritmi più veloci. Anche l’accesso al Nhs, il servizio sanitario nazionale, richiede dunque una più ampia differenziazione di servizi. Così come è necessaria una maggiore scelta fra i fornitori di servizi sanitari affinché si possano soddisfare le richieste individuali e rispettare i tempi di attesa per le operazioni compensando le insufficienze del servizio locale.
Il New Labour crede fermamente nei servizi pubblici e negli operatori che ne garantiscono il funzionamento. La nostra visione è radicata in servizi pubblici forti che estendano la giustizia sociale a un’economia di mercato dinamica attraverso l’investimento nelle capacità di ogni individuo e non solo di un’élite.
Crediamo che i servizi pubblici siano la scala d’accesso verso migliori opportunità e una fonte di sicurezza nell’economia globale poiché aiutano i nostri cittadini ad affrontare cambiamenti imprevedibili. Siamo quindi pronti non solo a investire di più nei servizi pubblici, ma anche ad assicurare che questi possano svolgere appieno il loro ruolo nella creazione di una società migliore e a riformare i sistemi e le strutture di tali servizi adattandoli all’era moderna.
Se saremo abbastanza determinati a portare avanti la nostra missione riformatrice riusciremo a riabilitare i servizi pubblici dopo due decenni di negligenza e registreremo non solo un importante avanzamento delle politiche progressiste ma soprattutto lavoreremo per la giustizia sociale nella nostra società.
Tony Blair
*Primo ministro britannico
da "Il Corriere della Sera" del 7-12 2002
Economia, terrorismo e politica
sul numero di «Italianieuropei»
Questo articolo di Tony Blair è tratto dal nuovo numero di Italianieuropei , il bimestrale diretto da Giuliano Amato e Massimo D’Alema da oggi in edicola e nelle librerie. Oltre al saggio del premier laburista pubblicato in questa pagina, la rivista contiene una sezione sulle primarie come metodo per individuare la futura leadership dell’Ulivo, una parte sulla povertà in Europa e articoli di Peter Mandelson, Javier Solana e Salvatore Biasco sul socialismo europeo, sulla risposta al terrorismo e sulla fiducia economica in Italia.
 
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