15 Settembre, 2002
Conferenza regionale delle Autonomie
Alla riunione presieduta da Gian Carlo Corada, presa di posizione sul bilancio di previsione regionale
Presieduta dal Sindaco Gian Carlo Corada, si è tenuta a Milano la Conferenza
Regionale delle Autonomie. Istituita dalla Legge Regionale 1/2000 quale sede
permanente di partecipazione degli Enti locali alla definizione delle politiche
regionali, la Conferenza concorre alla definizione dei rapporti tra Regioni ed
autonomie locali e funzionali e promuove tra gli stessi soggetti lo sviluppo di
forme collaborative. Ne fanno parte esponenti delle comunità territoriali, i
presidenti delle associazioni regionali dei Comuni, delle Province e delle
Comunità ed Enti Montani; esponenti delle Camere di commercio, industria,
artigianato ed agricoltura, nonché tre rettori delle università lombarde
(designati dalla conferenza dei rettori) e delle autonomie scolastiche, tra cui
il sovrintendente regionale alla pubblica istruzione. La Conferenza esprime, tra
l'altro, parere obbligatorio in merito alle modifiche dello Statuto, al bilancio
di previsione e alla legge
finanziaria, ai progetti di legge sulla ripartizione di risorse e dei
trasferimenti regionali e sulle politiche regionali di programmazione e sviluppo
economico.
All'ordine del giorno della Conferenza vi era innanzitutto la relazione del
Presidente sull'attività dell'Ufficio di Presidenza e del Tavolo Tecnico, quindi
il parere sul Bilancio regionale di previsione per l'esercizio 2007 e suoi
allegati.
Per quanto riguarda la relazione fatta dal Presidente, la Conferenza ha espresso
apprezzamento per l'attività svolta dall'Ufficio di Presidenza e del Tavolo
Tecnico che ha esaminato numerosi progetti di legge.
Positivo il giudizio anche per quanto riguarda l'impegno che il Presidente
Corada ha profuso, dimostrando di seguire con attenzione tutto il lavoro che
viene svolto si a livello di Giunta che di Consiglio Regionale.
"La Conferenza -- dichiara il Presidente Gian Carlo Corada -- è stata quindi
chiamata ad esprimere il proprio parere sul Bilancio regionale 2007. Facendo
propria la sintesi elaborata dall'Ufficio di Presidenza sulla base dei documenti
con le osservazioni avanzate dall'ANCI, dall'UPL, dall'UNCEM e da UNIONCAMERE,
la Conferenza ha riconosciuto, sul piano generale, i vincoli strutturali e di
contesto entro cui si inscrive la manovra regionale, primo fra tutti il patto di
stabilità interno, che non consente reali margini di espansione alla spesa per
gli investimenti, leva per lo sviluppo lombardo. Sono stati riconosciuti gli
impegni per l'ottimizzazione e la razionalizzazione della spesa corrente, con il
contenimento di quelle di funzionamento, proseguendo così un percorso volto a
recuperare in parte risorse per lo sviluppo.
Riconoscimento anche per il valore di un orientamento volto a mantenere
invariata la pressione fiscale". "Se da un lato -- prosegue Corada -- la Regione
ha espressamente indicato, quali elementi fondamentali della manovra, l'invarianza
della pressione fiscale, la riduzione delle spese e il sostegno degli
investimenti per lo sviluppo, pienamente condivisi, occorre osservare che tale
manovra deve ovviamente tenere conto dei vincoli previsti dal patto di stabilità
2007".
Per evitare gli effetti penalizzanti del patto e per contenere la spesa in conto
capitale, anche in conseguenza di investimenti già autorizzati negli anni
precedenti, la Regione Lombardia ha concentrato, nel progetto di bilancio
2007/2009, tali spese in due fondi: fondo per il sostegno alle imprese, con una
dotazione di 138 milioni di Euro; fondo per gli investimenti soggetti al patto,
con una dotazione di 327 milioni di Euro. La regione intende finanziare gli
investimenti con il prelievo da tali fondi, in base alla cantierabilità e
spendibilità dell'intervento e rispettando i vincoli nazionali, rendendo però
difficile per gli Enti locali il necessario confronto storico dei trasferimenti
destinati agli enti locali per spese di investimento.
"Su questi presupposti -- conclude il Presidente Corada -- la Conferenza ha
sottolineato, fra l'altro, una lieve ma costante e graduale riduzione delle
risorse assegnate negli ultimi anni alle Province (soprattutto nei settori della
viabilità, delle infrastrutture, dei trasporti e delle scuole), quindi una
flessione dei trasferimenti ai Comuni ed agli altri enti locali, che fa
registrare una contrazione nel progetto di Bilancio 2007, rispetto al Bilancio
2006, rispettivamente, del 12% e del 16%. E ciò è negativo".
Dopo che la Conferenza Regionale delle Autonomie si è pronunciata, il Presidente
Corada ha avuto mandato di trasmettere il parere emesso alla competente
commissione consiliare.
 
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