15 Settembre, 2002
'Il sangue non si vende, si dona'
L’AVIS al 3° Social Forum Mondiale di Porto Alegre - 23/28 gennaio 2003
L’AVIS al 3° Social Forum Mondiale di Porto Alegre - 23.28 gennaio 2003
'Il sangue non si vende, si dona'
L’Organizzazione mondiale della sanità, nel suo rapporto sulla carenza nel mondo del sangue e degli emoderivati e sulla sicurezza, evidenzia un quadro drammatico che richiede interventi urgenti da parte delle autorità governative internazionali e nazionali, che sempre più necessitano della collaborazione delle organizzazioni non governative per la loro risoluzione.
Ogni anno milioni di vite vengono salvate grazie alle trasfusioni di sangue. Purtroppo nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo la gente ancora muore a causa della carenza di sangue e dei farmaci derivati dal sangue come in particolare i fattori antiemofilici.
Globalmente ogni anno vengono donate 75 milioni di unità di sangue. Sebbene la maggior parte della popolazione mondiale vive nei paesi con basso o medio indice di sviluppo, circa il 60% dell’approvvigionamento del sangue viene donato nei paesi con alto indice di sviluppo.
Inoltre l’analisi dell’approvvigionamento del sangue, calcolato in relazione alla popolazione, rivela che l’83% della popolazione mondiale ha accesso a soltanto il 40% della disponibilità complessiva di sangue.
La miseria e la grande crescita demografica possono spingere i Paesi del Sud del Mondo a donare il sangue a pagamento, con altissimi rischi, per molte di queste zone, di divenire veicolo di infezione, viste le scarse misure di sicurezza trasfusionale.
Queste situazioni possono alimentare gli interessi industriali delle multinazionali del settore o ancor peggio delle grandi organizzazioni criminali transnazionali.
La risposta dell’AVIS, nell’ambito della FIODS – Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Donatori di Sangue e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, patrocinanti il Seminario Internazionale sul sangue di Porto Alegre, deve essere quella di una grande alleanza del volontariato organizzato, del Nord e del Sud del mondo, per:
§ respingere ogni tentativo di privatizzazione e di sfruttamento commerciale del sangue;
§ respingere qualsiasi ipotesi di privatizzazione della raccolta e della gestione dei donatori con strumenti diversi dalle associazioni che effettuano la donazione volontaria, non remunerata, periodica, anonima e responsabile;
§ ribadire che il ruolo pubblico e associativo nel settore del sangue è quello che garantisce a tutti i cittadini, senza distinzione alcuna, il diritto al sangue sicuro nel momento del bisogno.
A Porto Alegre, sabato 25 gennaio 2003, una delegazione dell’AVIS Nazionale, coordinata dal Presidente Andrea Tieghi, darà vita con gli amici dell’India, dell’Africa e del Sud America ad un grande momento di confronto e di sensibilizzazione sui temi del volontariato del sangue, dell’autosufficienza mondiale e della sicurezza sociale.
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