15 Settembre, 2002
Crocefisso e Madonna alla Mangiagalli ed il forsennato Prosperini
Da noi esiste la pessima abitudine di creare tempeste in un bicchier d’acqua. Adesso è la volta della decisione del Direttore sanitario della Clinica Mangiagalli di Milano
Da noi esiste la pessima abitudine di creare tempeste in un bicchier d’acqua. Adesso è la volta della decisione del Direttore sanitario della Clinica Mangiagalli di Milano, di sostituire i crocefissi con immagini della Madonna. La Mangiagalli è una clinica ostetrico-ginecologica presso la quale si recano a partorire anche donne di etnia e religione diversa da quella cattolica. Si dice che su circa seimila parti all’anno, circa cinquecento siano di donne di religione islamica. Premetto che da laico irriducibile sarei per la teoria di non mettere alcun simbolo religioso nei muri degli edifici pubblici. Sono cose da religione di stato. Tuttavia, una volta che questi simboli esistono, sono per evitare di toglierli; il tutto suonerebbe come forma di cedimento, suscettibile di scatenare rancori di cui non si sente proprio il bisogno. Ma qui siamo di fronte ad un caso diverso; cos’ha fatto il direttore sanitario ? Ha sostituito un simbolo religioso con un altro. Forse non ne aveva l’utorità ed era cosa inopportuna, ma la Madonna è accettata e venerata anche dagli islamici ed oltretutto il suo ruolo di donna e madre è più consono all’attività che si svolge nella clinica. Pier Gianni Prosperini, quell’omone di Alleanza nazionale Assessore Regionale allo Sport, Giovani e Promozione Attività Turistica, il cui sito ci informa essere laureato in medicina e chirurgia con specializzazione nelle malattie veneree e con laurea in lingue straniere (anche se parla in dialetto milanese), da una televisione locale attaccava in maniera forsennata, minacciando di spellare il malcapitato Direttore sanitario, insinuando inoltre (dato il cognome) che sicuramente non era dei suoi; credo intendesse dire che non è di ceppo celtico ma della Magna Grecia e questo sarebbe decisivo. Ci raccontava inoltre che il suo odio per i paesi islamici è talmente forte che, non solo si recherà mai in quei paesi, ma eviterà accuratamente di sorvolarli per non subire influssi mefitici. Sempre nel sito, Prosperini ci informa di essere cintura nera IV Dan di Judo, tiratore scelto di carabina e pistola ed ex nazionale dilettante di pugilato nella categoria dei pesi massimi. Questo ci conforta alquanto, perché sappiamo che il suo background intellettuale è di prim’ordine e che lo aiuta ad avere competenza nell’amministrazione della cosa pubblica. Sul ring, di cazzotti in testa se ne pigliano tanti e quelli dei pesi massimi sono pesanti; qualche conseguenza, con tutta evidenza, la causano. Compresa quella di scambiare per valori cristiani la forza e l’intolleranza. Pescando nei miei lontani ricordi di catechesi, ricordo che le quattro virtù cardinali erano invece: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.
Gabrino Fondulo
 
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