15 Settembre, 2002
Imi-Sir, i «faldoni» restano a Milano. I 'cinque capitoli' del provvedimento.
La destra impreca e chiede «sanzioni» per i giudici (da www.unita.it)
Imi-Sir, i «faldoni» restano a Milano. La destra impreca e chiede «sanzioni» per i giudici
di Ninni Andriolo da www.unita.it
I faldoni non prendono la strada né di Brescia, né di Perugia, il processo resta a Milano.
L'hanno deciso le sezioni unite penali della Cassazione.
Berlusconi, Previti e gli altri imputati, insomma, dovranno essere giudicati dal tribunale di Milano.
Nella sentenza la Cassazione spiega di aver applicato la Cirami: ma di non aver riscontrato «gravi situazioni locali» per poter appellarsi al legittimo sospetto.
Reazioni isteriche della destra: parla di «golpe» del partito dei giudici.
Il provvedimento emesso oggi dalle sezioni unite penali della Corte di Cassazione è fondato su cinque capitoli (non è il termine esatto ma serve solo ad una facile comprensione).
Vediamoli in estrema sintesi
PRIMA QUESTIONE
La legge Cirami è applicabile ai procedimenti di rimessione già pendenti?
Risposta: Sì.
SECONDA QUESTIONE
Sono incostituzionali alcune specifiche previsione della legge Cirami?
Risposta: Le questioni sollevate sono manifestamente infondate
TERZA QUESTIONE
Quando sono configurabili i motivi di legittimo sospetto secondo la nuova legge Cirami?
Risposta: «Sono configurabili i motivi di legittimo sospetto quando si è in presenza di una grave ed oggettiva situazione locale, idonea a giustificare la rappresentazione di un concreto pericolo di non imparzialità del giudice, inteso, questo, come l'intero ufficio giudiziario della sede in cui si svolge il processo di merito».
QUARTA QUESTIONE
Gli atti e i comportamenti del pubblico ministero, quando censurabili, sono idonei a costituire presupposto per la rimessione del processo?
Risposta: Sì, «a condizione che essi abbiano pregiudicato in concreto la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, ovvero abbiano dato origine a motivi di legittimo sospetto (condizione che, nel caso in esame, la Corte non ha ravvisato)».
QUINTA QUESTIONE
I provvedimenti e i comportamenti del giudice possono assumere rilevanza ai fini della rimessione del processo?
Risposta: Sì, «a condizione che essi siano l' effetto di una grave situazione locale e che, per le loro caratteristiche oggettive, siano sicuramente sintomatici della non imparzialità del giudice (condizione che, nel caso in esame, la Corte non ha avvisato)».
 
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