News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Costume

15 Settembre, 2002
Dal Bar Casablanca al «Bar» Odissea
Un racconto di Massimo Negri, dedicato a Giorgio Gaber. «…seduti all'aperto, la birra gelata, guardiamo le donne, guardiamo la gente che va in passeggiata…»

Il 1° gennaio 2003 Giorgio Gaber ci lasciava orfani del suo garbo e della sua ironia. In una cartellina conservo una foto in bianco in nero ritagliata da un settimanale. Il cantante è seduto sul sedile posteriore di una lambretta. Spalle al conducente, chitarra in mano, osserva con un tenero sorriso il traffico di una Milano primi Anni 60. Poche macchine, qualche camion, alcuni passanti sul marciapiede. Un' immagine leggera, nel suo stile.

Qualche tempo dopo, cantava Giorgio Gaber: "Al Bar Casablanca, seduti all' aperto, la birra gelata, guardiamo le donne, guardiamo la gente che va in passeggiata. Con aria un po' stanca, camicia slacciata, in mano un maglione, parliamo parliamo di proletariato, di rivoluzione.

Al Bar Casablanca, con una gauloise, l' amico con gli occhiali, e sopra una sedia i titoli rossi dei nostri giornali, blue jeans scoloriti, la barba sporcata da un po' di gelato, parliamo, parliamo, di rivoluzione, di proletariato".

Negli anni dal 1976 al 1978 il mio Bar Casablanca è stato Il Circolo Arci di Viadana (MN), il paese dove studiavo. Ero un rappresentante degli studenti nel Consiglio di Classe e nel Consiglio di Istituto della Ragioneria. Allora il cuore di ragazzo batteva a sinistra.

Frequentavo il Circolo Arci al pomeriggio. Sui tavoli del bar c' erano La Repubblica, L' Avanti e L' Unità. Nella saletta al piano di sopra c' era la macchina da scrivere con il ciclostile per preparare i volantini in vista delle assemblee e dei cineforum. La mia specialità stava nella scelta dei punti da porre nella scaletta della discussione e nella ricerca degli esperti.

Talora mi avvalevo della collaborazione di tre insegnanti verso i quali nutro ancora profonda gratitudine: Nadia Peppini (Italiano e Storia), Ignazio Bonsignore (Diritto ed Economia) e Renzo Giuberti (Matematica). La prof.ssa Peppini era una convinta femminista e una militante del Partito Radicale. Spiegava bene, con entusiasmo, e premiava gli scritti. Ricordo l' emozione provata quando presi il primo 9 (non ve ne furono molti altri). Un tema sui Promessi Sposi. Sentivo l' argomento.

All' epoca Luisella e io eravamo compagni di banco, sposi non promessi. La professoressa consigliava di scegliere, dopo il diploma, Lettere Moderne. Ero incerto. Alla fine, il timore del latino - che non conoscevo - contribuì alla scelta di Scienze Politiche da cui, del resto, ero attratto per lo studio della storia e dell' economia.

Il prof. Bonsignore, invece, era un socialista. Veniva dalla Sicilia e dopo pochi mesi che era con noi fu colpito da un grave lutto. Una malattia lo privò della giovane moglie. Seppe reagire ritrovando le forze per crescere il piccolo Gianluca, suo unico figlio. Mi piaceva perché le sue lezioni sconfinavano. La cultura giuridico-economica diveniva sovente la base per escursioni nella letteratura, nella storia e nella politica. Siamo diventati buoni amici.

Il prof. Giuberti, infine, trasmetteva il gusto del paradosso (vero o apparente) riempendo la lavagna di formule finanziarie eleganti ma, avvisava, inutili per la vita. Si batteva per i diritti civili e viaggiava, col suo camper, nel Nord Europa.

All' apice di quella stagione partecipativa vi fu una autogestione (con parte dei docenti) tra tutte le scuole di Viadana che si svolse nella Primavera del 1977 e che durò tre giorni: 23/24/25 Marzo. Vi furono film, concerti, dibattiti e seminari. Vennero pure alcuni esperti, da sempre un mio pallino. Ritengo, infatti, che qualsiasi discussione deve cercare di essere il più possibile informata, altrimenti rischia di scivolare in uno sterile parlarsi addosso.

A distanza di circa 20 anni da quand' ero studente sono rientrato nell' orbita scolastica come rappresentante dei genitori negli organi collegiali delle scuole frequentate da Claudia.

Al fondo, la convinzione che - nel rispetto dell' autonomia didattica degli insegnanti - il dialogo tra gli educatori responsabili della vita formativa dei ragazzi sia un compito ineludibile di una società civile ordinata e, al tempo stesso, l' espressione di una democrazia articolata.

E apro una parentesi. Rammento che uno degli slogan del programma elettorale dell' Ulivo del 1996 fu: "scuola, scuola, scuola". Senz'altro una delle frontiere del "resistere, resistere, resistere" enunciato nel 2002 da Francesco Saverio Borrelli. Forse è il caso di riprenderlo perché nell'impegno per la scuola sta il succo del discorso sul vincolo tra le generazioni da cui una democrazia che si rispetti non può prescindere. Chiusa la parentesi.

A questo punto della narrazione devo presentare un amico, Flavio, che ho conosciuto alla Università di Bologna. Ci ha unito la passione per l' Inter, per l' Europa e per le lezioni del Prof. Gianfranco Pasquino, docente di Scienza della Politica. Flavio veniva da Verona per la quale, mi ha scritto una volta, vale quello che Woody Allen dice di New York : "era la sua città, e lo sarebbe sempre stata". Dopo gli studi si è trasferito a Torino dove lavora. Nel corso del 2000 mi ha cooptato in una mailing-list composta, in prevalenza, da torinesi con simpatie uliviste. Un gruppo di discussione che si è poi dato un nome, Odissea, evocativo dello spirito di ricerca che lo animava. Una sorta di "bar virtuale" dove si andava per farsi un' idea, per esprimere qualche pensiero ma, soprattutto, per scambiarsi articoli di chi, usava dire, la sa meglio di noi. Si segnalavano, inoltre, convegni, presentazioni di libri ed eventi simili.

Flavio era il regista o, come preferiva definirsi, il postino elettronico. Esterofilo al punto giusto, proponeva, ogni tanto, qualche pezzo tratto da Le Monde o dal New York Times. Ricorrendo a una associazione, mi viene in mente il film Radio Freccia di Luciano Ligabue dove al bar di Guccini c' è chi entra, chi esce, chi si ferma a chiacchierare. C' è poi chi ascolta, a volte con continuità, altre volte distratto un po'. Vi sono persone che parlano spesso, e a ragione; altre che non dicono nulla ma che ritornano a quel bar tutti i giorni. Piace loro l' atmosfera, l' oste, i giornali. Ebbene, Flavio era il nostro Guccini; serviva riflessioni anziché bicchieri, ma con pari sagacia.

Tra le altre presenze attive ricordo: il Senatore Franco Debenedetti che partecipava al dibattito e ci inviava per conoscenza i suoi articoli per La Stampa, Il Sole-24 Ore e Panorama; Laura che paragonava Odissea a un vasetto di miele per orsi curiosi e sollecitabili; Dunia, penna ironica e corrosiva, affezionata al suo Circolo Gramsci; Alberto, esperto di analisi dei mercati, che nei suoi messaggi ci aiutava a capire come l' economia reale e l' economia finanziaria sono due lati inscindibili della medesima medaglia; Gigi, DS-Liberal, per il quale la sinistra o è di governo o non è; Roberto che, invece, era per una sinistra antagonista e di opposizione; Giuliano, il suo rapporto con Odissea era un po' carsico ma quando interveniva sui servizi sociali brillava per rigore schematico; Davide, La Margherita, vulcanico e con punte di idealismo persino commoventi; Effiong, la cui rapidità di osservazione era direttamente proporzionale alla velocità delle corse che faceva lungo i viali alberati di Torino; Mario, la voce dalla Sicilia, l' impegno per il valore della legalità nella sua isola bella e martoriata.

Infine c' era un amico che si celava sotto lo pseudonimo Kurtz, l'agente commerciale di avorio alter ego del capitano Marlowe nel romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra (Ed. Feltrinelli). Lui era il nostro piccolo Arbasino.

È grazie a Odissea che ho recuperato un concetto: esiste la costruzione collettiva del pensiero o, più semplice, ogni pensiero individuale si avvale dell' apporto altrui. Non sarà una religione ma a questa forma di aiuto reciproco mi sento devoto. In fondo, la cosa che pure adesso mi da più soddisfazione - sorrisi di Claudia a parte - è chiudere la giornata sapendo di aver imparato qualcosa di nuovo. E quando capita di apprendere dagli amici, il tepore umano conferisce valore aggiunto alla conoscenza. Il concetto del "pensare insieme" deriva da Platone, mi ha poi spiegato Annamaria, insegnante di filosofia. Lei lo sa bene perché negli anni della sua professione ha scritto, con alcuni colleghi, diversi libri per la scuola. Poi, in pensione, ha risieduto per un periodo a Berlino, luogo che riaffora alla memoria per una vacanza con Luisella nel 1994 a Praga e in parte dell' ex DDR, con tappa nella capitale della Germania riunita. Venivamo da Dresda, ancora ferita dai bombardamenti del 1945 ma bellissima coi suoi musei e le panchine sull' Elba. A Berlino alloggiavamo all' Hotel Modena, media categoria.

Era al 2° piano di un vecchio palazzo il cui ascensore era ancora di quelli a gabbia.

All' ingresso vi era una saletta zeppa di giornali, in varie lingue e alcune poltrone per leggere e riposare. La colazione poi era servita in un' ampia stanza a parquet su dei tavolini rotondi di un bel legno caldo. Ogni tanto, con Luisella, quando ripensiamo a quel viaggio, ci diciamo "che camminate!". Km lungo i viali che portano alla Porta di Brandeburgo e poi, più giù, ad Alexanderplatz sotto l' alta torre della televisione sulla cui cima c' è un ristorante con una vista panoramica a 360° sulla città. Le lunghe passeggiate si svolgevano sotto un cielo luminoso e spesso cangiante. Per questo credo di capire Annamaria quando diceva che, a volte, mentre se ne stava seduta al suo computer, catturava idee guardando fuori il cielo sopra Berlino, titolo e metafora del celebre film di Wim Wenders. Annamaria, dunque, era la voce di Odissea dal Centro Europa. L' esperienza con il newsgroup è terminata nel 2003. La custodisco nello scrigno dei ricordi cari.

A Giorgio Gaber

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 5431 | Inviati: 1 | Stampato: 99)

Prossime:
Sulla strage di Bologna prosegua la riflessione collettiva – 15 Settembre, 2002
Verità, giustizia e memoria per le vittime delle stragi nazifasciste del 43-45 – 15 Settembre, 2002
Il G8 visto da Benito Fiori – 15 Settembre, 2002
4° edizione di Anffas Grill, in programma l'11 settembre presso Palazzo Trecchi.  – 15 Settembre, 2002
Arrestato per corruzione Alfonso Filosa – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK (di Adriano Cementano). – 15 Settembre, 2002
I fatti della secolarizzazione, le parole della politica – 15 Settembre, 2002
Oltre la retorica della famiglia – 15 Settembre, 2002
Esperienze d'Architettura Contemporanea: abitare la qualità - architettura e sostenibilità – 15 Settembre, 2002
7° Torneo «Pepo goal» – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009