15 Settembre, 2002
La scomparsa di Felice Arienti
Capo Lega delle Federbraccianti CGIL nel dopoguerra, dirigente del PCI negli anni 60 e 70, fu Sindaco di Vescovato dal 1975 al 1985 e Vice Sindaco nei dieci anni successivi
E' scomparso all'età di 85 anni Felice Arienti, militante e dirigente comunista, persona all'apparenza burbera, ma di grande generosità e disponibilità. Fino all'ultimo punto di riferimento per il confronto politico ed amministrativo in paese.
Di origine bresciana, Felice Arienti aveva svolto il servizio nei Carabinieri nel cremonese e, al termine della leva, si era fermato qui, a Vescovato, dove aveva trovato lavoro come salariato e bracciante agricolo.
Già nel periodo natalizio del 1945 é molto attivo nell'Associazione dei Partigiani e contribuisce alla raccolta della farina con la quale vengono prodotti 200 quintali di pasta distribuita poi ai poveri della città a cura dell'Ente Comunale per l'Assistenza.
Collabora poi, nell'estate del 1946, alla produzione della prima Fiera di Cremona, che ha luogo nel Parco delle Colonie Padane ed é organizzata dall'ANPI, dal Fronte della Gioventù, dall'Associazione dei Reduci e dei Combattenti e dall'Unione Donne Italiane.
Matura, attraverso questa esperienza, una forte coscienza sindacale e progressista e partecipa, come Capo Lega, alle lotte contadine del triennio '47-'49: scontro molto ravvicinato tra proletariato agricolo e proprietà terriera, non solo sul pur importante versante salariale, ma soprattutto sul fronte di una battaglia di libertà e di dignità.
Memorabili, in paese, i suoi confronti con il maresciallo Gallo, dei Carabinieri di Vescovato, temuto a ragione dai lavoratori della zona in quel periodo di scontri anche violenti. Ma costretto a rispettare ed a trattare con dignità con Felice Arienti che, un po' per carattere ed un po' per .... conoscenza diretta della struttura (aveva pur operato dei Carabinieri, .....) sapeva tener testa al maresciallo con molto vigore.
Superata la fase più dura delle battaglie del dopoguerra, Felice Arienti svolte la sua attività sindacale nella Federbraccianti CGIL, per poi divenire funzionario di zona del PCI, periodo nel quale organizza la vita del partito con creatività e fantasia e sa aprire le porte, con capacità e lungimiranza, ad un folto gruppo di giovani e di donne che poi diverrà, negli anni, il gruppo dirigente diffuso della sinistra in tutta quella zona.
Viene eletto Sindaco di Vescovato dal 1975 al 1985 e vice Sindaco dal 1985 al 1995. E' Sindaco ed amministratore pubblico disponibile e generoso, molto amato e stimato dalla popolazione.
Non segue le ultime scelte che portano il PCI a dare vita, in seguito ad un forte dibattito ed a scelte anche difficili, al PDS prima ed ai DS poi, fino alla recente nascita del Partito Democratico. Preferisce proseguire la propria attività nelle file del partito della Rifondazione Comunista, nel quale ha militato fino all'ultimo.
Lascia il figlio Giampietro, la nuora Giancarla, il nipote Marco, le sorelle Attilia, Camilla e Rosa a cui la redazione di welfarecremona rivolge sentite e sincere condoglianze.
I funerali, in forma civile, avranno luogo Giovedì 20 dicembre partendo alle ore 14,40 dall'Ospedale di Cremona per il Cimitero di Vescovato.
 
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