15 Settembre, 2002
La polizia municipale: la campagna denigratoria mina il nostro rapporto con il cittadino
Una lettera di protesta e *sfogo* di tre rappresentanti sindacali dei Vigili urbani di Cremona
Egregio direttore,
scriviamo come rappresentanti sindacali e lavoratori del
Comando di Polizia Municipale di Cremona ed è in questa
veste che raccogliamo lo sconcerto e la sgomento dei vigili e
ve li porgiamo perché possano diventare anch’essi oggetto
di riflessione sul tema della sicurezza.
Le garantiamo che fare il vigile oggi è diventato davvero
complicato. Inoltre la campagna denigratoria ed il
susseguirsi scomposto di opinioni sulla sicurezza, stanno
minando profondamente sia il nostro rapporto con il
cittadino, sempre più deluso e preoccupato che,
conseguentemente, anche la nostra legittimazione
istituzionale e le nostremotivazioni professionali.
L'opinione pubblica cittadina, anche sospinta da questa
infinita polemica, sembra essersi equamente suddivisa e
schierata a favore di chi ha nuove ricette sulla sicurezza da
proporre e chi invece preferisce attaccare insultando i vigili
ed il loro operato. Quasi che i problemi della sicurezza nel
nostro Paese si possano risolvere solamente con più vigili
urbani nelle piazze delle città e dei paesi.
Allora il vigile diviene colui che non c'èmai, che non è
presente all'attraversamento dei bambini,
professionalmente scarso e perciò damandare nelle
periferie, imboscato negli uffici e quant'altro il livello della
discussione e della dialettica hanno saputo produrre di
recente.
In questo contesto polemico vediamo giornalmente svilite
le nostre funzioni ed il nostro impegno, spesso sacrificati
sull'altare della "politica" nostrana.
Questo breve scritto, in sintesi, ha un solo scopo: quello di
affermare che, lavorando da tanti anni come vigili urbani,
possiamo garantire, a chi avrà la compiacenza di leggere
questo sfogo, che all'interno del corpo del Comando di
Polizia Municipale di Cremona, vi sono tanti lavoratori,
responsabili ed attivi, a cui la sicurezza della nostra città
devemolto.
E’ proprio questa serietà interiore che consente loro di
trovare quotidianamente, pur ricevendo sovente critiche ed
insulti, stimoli e motivazioni per fare sempre bene il loro
mestiere e continuare a farlo, come recita la nostra
preghiera “come se fosse una missione”.
Purtroppo dovremo abituarci ai toni, qualche volta
scomposti, del dibattito e del confronto. E lo faremo
insieme, come lavoratori al servizio della città.
Ferrari Roberto, R.S.U. Polizia Municipale
Bodini Giorgio, R.S.U. Polizia Municipale
Germanà Ballarino Fabio, Rappr. territ. CSA-Siapol
 
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