15 Settembre, 2002
Torchio e Corada incontrano Mr. Zamati, Presidente della Tamoil
Un piano da 900 milioni di euro che, in tre anni, dovrebbe rendere compatibile la raffineria con il territorio circostante e porre rimedio agli errori del passato.
Tamoil offre a Cremona un piano da 900 milioni di euro che, in tre anni, dovrebbe rendere compatibile la raffineria con il territorio circostante e porre rimedio agli errori del passato. E' previsto un preciso cronoprogramma
di interventi di bonifica
sino al completo risanamento delle
aree interne ed esterne alla zona Tamoil.
L’impegno alla modernizzazione della
raffineria e alla costruzione di una
centralina che garantirà il teleriscaldamento
a una parte della città, è
stato assunto dal presidente del
gruppo Olinvest (proprietario del
marchio Tamoil) Mr. Isam Zanati
che a Milano ha incontrato il
presidente della Provincia, Giuseppe
Torchio ed il sindaco Gian Carlo Corada.
“Il colloquio è stato particolarmente
proficuo e costruttivo” dicono Torchio
e Corada, “per definire con
chiarezza gli interventi da attuare abbiamo
deciso di riferirci direttamente
al presidente di Olinvest così da
assicurare ai nostri concittadini risposte
chiare, precise, definite”.
Per la raffineria di Cremona, Sindaco e Presidente hanno ottenuto
la riduzione drastica dei distillati
pesanti, incremento della lavorazione
di greggi leggeri, aumento
della capacità di desolforazione e
conversione, riduzione dei consumi,
significativo miglioramento dell’impatto
ambientale. Questi benefici
giungeranno dall’attuazione del progetto
di modifica e ammodernamento
della Raffineria di Cremona, denominato
“CUP – Cremona Upgrading
Program”, che rappresenta,
dopo gli interventi di messa in sicurezza
e di bonifica della falda acquifera
in corso, un’ulteriore importante
opportunità per dare nuovo impulso
alla salvaguardia dell’impatto
ambientale.
“Sul tema della bonifica
abbiamo chiesto e ottenuto la definizione
di un preciso cronoprogramma
di recupero dell’area esterna ed interna
alla raffineria, e la richiesta di
potenziare il rapporto di fattiva collaborazioni
tanto con le Istituzioni
locali quanto con realtà come le Canottieri”.
Tamoil Raffinazione ha tra l'altro presentato
nel gennaio scorso al Ministero dell’Ambiente
e alle altre autorità competenti la richiesta di “pronuncia di
compatibilità ambientale” sul nuovo
piano di investimenti della Raffineria
di Cremona che si pone l’obiettivo,
tra l’altro, di adeguare la produzione
alle evoluzioni del mercato e della
domanda, riducendo drasticamente i
prodotti a maggior impatto ambientale
(in particolare olio combustibile)
a favore di distillati medi ad alta
qualità e bassissimo contenuto di
zolfo.
Il piano di investimenti è
finalizzato al miglioramento dell’impatto
ambientale e alla riduzione
delle emissioni, come l’utilizzo di
combustibili “puliti”, interventi di risparmio
energetico, l’incremento del
trasporto in oleodotto e su rotaia, il
riutilizzo delle acque reflue, la piantumazione
a verde.
“Nell’ambito di questo piano di investimenti”
aggiunge Torchio, “abbiamo
ribadito la necessità di procedere
in tempi rapidi alla realizzazione
della nuova centrale energetica da
tempo annunciata. Abbiamo ottenuto
l’assicurazione che sarà un impianto
da 55 Mgw di cui una parte
destinata al consumo interno e la restate
a favore della città per il funzionamento
dell’impianto di teleriscaldamento
dell’area nord ovest e per
soddisfare le esigenze delle imprese a
maggior richiesta energetica”.
In merito alle ricorrenti voci di cessione
di Olinvest e del marchio Tamoil
a investitori americani, il presidente
Zanati ha ribadito nel corso
dell’incontro di “considerare Tamoil
il gioiello degli investimenti della Libia
nel downstream estero e per questo
stiamo cercando di espandere la
presenza di Tamoil nei mercati in
crescita e di posizionare al meglio la
compagnia come gruppo petrolifero
ed energetico leader in Europa. E'
attualmente in corso il processo di
riorganizzazione del management
per raggiungere questi obiettivi. L'ipotesi
di una partnership strategica
potrà essere presa in considerazione
solo qualora si realizzassero significative
sinergie commerciali reciprocamente
vantaggiose.”
In conclusione del cordiale incontro,
Torchio e Corada hanno offerto
la disponibilità della società pubblica
Autostrade Centropadane, che vanta
un significativo know-how a livello
infrastrutturale per progetti da realizzarsi
in territorio libico.
 
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