15 Settembre, 2002
Il Sunia: *La manovra è una truffa*
Il «piano casa» di Tremonti: niente alloggi agli sfrattati - Il piano casa del governo è una farsa, si annunciano 20mila case e se cancellano 12mila, sottraendo 550 milioni destinati all'emergenza abitativa
«Il piano casa del governo è una farsa, si annunciano 20mila case e se cancellano 12mila, sottraendo 550 milioni destinati all'emergenza abitativa». Lo afferma il segretario nazionale del Sunia, Luigi Pallotta, dopo la presentazione della Finanziaria 2009 e l'approvazione alla Camera del decreto legge che anticipa la manovra definita «una vera e propria truffa».
A farne le spese i cittadini più deboli, che aspettano da anni una casa. «Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - dice Pallotta - annuncia 20.000 case nel 2009 e intanto ne cancella 12.000.Quando si smetterà - dice Pallotta - di annunciare cose senza alcun riscontro nella realtà dei fatti e delle leggi». Secondo il rappresentante del Sunia, «si tolgono infatti 550 milioni di euro destinati nel 2007 all'emergenza abitativa, ed in particolare alle famiglie disagiate sottoposte a sfratto, per destinarli ad un fondo nazionale che dovrà finanziare un 'piano casa' tutto da definire entro sei mesi (gennaio 2009), che dovrà successivamente essere attuato dalle Regioni e dai Comuni».
Secondo Pallotta, stando alla lettura del testo approvato il piano «già si profila come l'ennesimo sostegno ai costruttori nostrani che per effetto della crisi vedono crollate le compravendite. Altri alloggi in proprietà, quindi, che non servono a nulla e vanno nella direzione opposta alla necessità che lo stesso Governo e gli stessi costruttori hanno, sino a poche settimane fa, dichiarato: quella di costruire e recuperare alloggi in locazione a canoni sostenibili dai redditi delle famiglie in cerca di abitazione».
Tremonti, accusa Pallotta, «si ostina a dichiarare che verranno costruite già nel 2009, 20 mila case con il modello del social housing. Delle due una: o il ministro nella fretta non si è accorto che nel testo è scomparsa la parola 'locazione' da quello che dovrà essere il futuro piano casa, oppure non conosce le esperienze europee di social housing che sono in larghissima parte per l'affitto e non per la proprietà. Nella realtà dei fatti e non delle dichiarazioni, intanto, - sottolinea - vengono tolti i fondi da quella che invece era una prima concreta risposta all'emergenza abitativa, fatta non solo di soldi ripartiti fra le Regioni, ma anche di obiettivi fisici già individuati per la loro destinazione».
Inoltre, prosegue, «vengono sottratti altri 280 milioni già destinati ad alloggi in locazione a canone sostenibile, nei contratti di quartiere, a dimostrazione ulteriore di quale indirizzo il governo intende dare alla politica abitativa. Ad ottobre - conclude - scadrà la proroga degli sfratti per le famiglie di anziani, di portatori di handicap, di malati terminali. A loro è stata sottratta anche la speranza di un alloggio alternativo. Un'azione proprio degna di Robin Hood».
E di «bluff ai danni dei più deboli» parla anche Andrea Martella del Pd, responsabile infrastrutture nel governo-ombra. «Il Sunia - dice Martella - svela l'ennesimo inganno di Tremonti ai danni degli italiani più deboli. Come avevamo già denunciato nel corso della discussione sulla manovra economica è ormai chiaro che il piano casa non esiste. È il solito bluff mediatico privo di qualsiasi copertura che scarica su regioni
e comuni ulteriori oneri».
Aggiunge Martella: «L'unica cosa certa, come rivela in maniera puntuale la nota del Sunia, è che il governo ha fatto sparire i 550 milioni di euro stanziati nella scorsa legislatura, e quindi disponibili, per un concreto progetto di housing sociale, in linea con le migliori esperienze europee, in nome delle solito annuncio propagandistico che non risolve i principali problemi abitativi degli italiani, soprattutto quello della locazione».
 
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