15 Settembre, 2002
La Provincia di Cremona inaugura la mostra "UGO STRINGA. Ai confini del tempo"
venerdì 31 ottobre 2008, alle ore 18 a Palazzo Stanga in Cremona via Palestro 36
La Provincia di Cremona inaugura la mostra
"UGO STRINGA. Ai confini del tempo"
venerdì 31 ottobre 2008, alle ore 18 a Palazzo Stanga in Cremona via Palestro 36
La retrospettiva del pittore cremasco Ugo
Stringa (Vaiano Cremasco, 1923 - Vidolasco,
2006) promossa dalla Provincia di Cremona
con la collaborazione del Comune di Casale
Cremasco Vidolasco e con il patrocinio del
Comune di Vaiano Cremasco - sponsor Veneziani
S.p.A. - allinea sessanta dipinti realizzati
tra i primi anni cinquanta e la fine degli
anni novanta, poco prima che l’artista cessasse
di dipingere, e presenta tutti i motivi da
lui indagati: il paesaggio, il ritratto e
la natura morta, accanto a maternità, soggetti
sacri, temi intimisti e quotidiani legati
al mondo contadino.
L’itinerario espositivo testimonia come il
linguaggio pittorico di Stringa sia rimasto
sostanzialmente inalterato nel tempo. Un
linguaggio affidato a pennellate rapide e
leggere e giocato soprattutto sul colore,
con la dominanza di toni caldi e forti, in
prevalenza bruni, interrotti dai forti accenti
dei rossi.
Innamorato della pittura antica di Leonardo,
Caravaggio, Tiziano, Tintoretto e Rubens,
Stringa fu attratto dalla modernità di Piccio
e Hayez e dall’intensità emotiva e visionaria
di James Ensor e di Emil Nolde, ma fu attento
anche alle tendenze artistiche del proprio
tempo, da Corrente ai linguaggi astratto-informali
del secondo dopoguerra.
Temperamento vulcanico e irrequieto, di carattere
schivo e appartato, contemperò quegli interessi
culturali con l’ascolto devoto della natura,
perseguendo una ricerca personale, indipendente
dalle scuole e dalle mode.
Undicenne, Stringa aveva cominciato a seguire
lo zio restauratore Pietro Ferrari, assistendolo
nel restauro e nell’esecuzione di affreschi
e stucchi in molte chiese del cremasco. Parallelamente
coltivò una passione per la pittura che divenne
presto esclusiva, maturando una figurazione
dagli accenti espressionistici che nell’arco
di pochi anni lo condusse alla notorietà
e al successo, anche su scala internazionale.
Basti citare le personali alla Galleria Isy
Brachot di Bruxelles nel 1968, alla Galerie
Lycéum Club di Losanna e al Waldorf Astoria
di New York nel 1969 e alla Dae Ryung Art
Gallery di New York nel 1983.
Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo,
a cura di Sara Fontana, con la riproduzione
di tutte le opere esposte.
Maggiori informazioni e immagini sul sito
web della mostra: www.cremonamostre.it
 
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