15 Settembre, 2002
Manifestazione studenti: grande esercizio di democrazia
lettera di Luca Burgazzi intorno alla polemica suscitata sulla stampa locale circa la manifestazione del 30 ottobre
Caro direttore,
nonostante scriva questa lettera con riluttanza perché non ritengo che sia questo lo spazio per il confronto, sento il dovere di intervenire in merito alla polemica scatenatasi immediatamente dopo la manifestazione studentesca del 30 ottobre (quel giorno era indetto uno sciopero da tutti i sindacati della scuola) e che continua ancora in questi ultimi giorni con toni molto accesi (da parte di alcuni) e molto ironici, ma incisivi (da parte di altri). La manifestazione, come già ho dichiarato pubblicamente durante il corteo, è stata un grande esercizio di democrazia e prova della volontà degli studenti di essere protagonisti della scuola, vero luogo in cui si costruisce e si coltiva il bene comune e la democrazia; scuola che, con questa ultima “riforma”, viene messa in ginocchio.,
Chi ci accusa di essere politicizzati (come se non fossero targati politicamente gli interventi che ci incolpano di ciò) o peggio ignoranti in merito a queste nuove normative, non sa o fa finta di non sapere, che per quasi tutto il mese di ottobre si sono susseguiti dibattiti all’interno delle scuole, con lo scopo di far conoscere a tutti gli studenti, attraverso la lettura dei testi normativi (legge 133/08 – Schema di Piano programmatico del 25/9/08 – DL 137/08 detto Decreto Gelmini), ciò che si stava “approvando” in Parlamento.,
Per quanto riguarda la polemica in merito al liceo Aselli, trovo molto strumentali gli interventi di genitori e di alunni che preferiscono i giornali al dibattito serio e responsabile. Personalmente non trovo onesto il nascondersi dietro a qualche riga della stampa arrivando addirittura ad un vero e proprio attacco personale. Io sono per il dialogo, per il dibattito e per il confronto e mi spiace che anche i giovani ormai assomiglino sempre di più agli “adulti” che preferiscono la notorietà del giornale rispetto al coraggio dell’incontro con chi ha posizioni diverse, idee diverse, valori diversi.,
Mi spiace ancora di più che questa polemica sia portata avanti da persone che si definiscono cattoliche praticanti, ma che non esitano ad usare toni offensivi e inadeguati ad un confronto democratico (evidentemente io sono un cattolico diverso).
Infine, in qualità di membro della consulta provinciale (rappresentante del liceo classico “D. Manin”), esprimo solidarietà al presidente Niccolò Bodini, ingiustamente attaccato con toni spesso accesi, cui va tutta la mia stima, suffragata da una lunghissima amicizia, e il mio augurio per questo suo impegnativo mandato.,
Luca Burgazzi,
 
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