15 Settembre, 2002
L'Alfabeto di Gian Carlo Corada, candidato Sindaco di Cremona
Dalla A alla Z il programma amministrativo per la Cremona del 2014
L'ALFABETO
di Gian Carlo Corada
candidato Sindaco di Cremona
Dalla A alla Z il programma amministrativo
per la Cremona del 2014
INDICE
A come ACQUA , BENE PREZIOSO
A come AGRO-ALIMENTARE
A come AMBIENTE
A come ASSETS DELLO SVILUPPO LOCALE
A come ARVEDI
B come BILANCIO
B come BUROCRAZIA
C come CASA
C come COMMERCIO ED ARTIGIANATO
C come CULTURA
D come DECORO URBANO
D come DONNE E PARI OPPORTUNITÀ
E come EDUCAZIONE
E come EXPO 2015
F come FAMIGLIA
F come FESTIVAL
F come FIERA
G come GIOVANI
G come GOVERNO DEL TERRITORIO
G come GRANDE CREMONA
H come HANDICAP
I come INFRASTRUTTURE
I come INNOVAZIONE TECNOLOGICA
L come LAVORO E LOTTA AL CARO-VITA
M come MOBILITÀ
M come MONASTERI
N come NAVIGAZIONE
O come OSPITALITÀ
P come PAESAGGIO
P come PARCHEGGI
P come PARTECIPAZIONE
P come PENDOLARI
P come PERIFERIE
P come PICCOLA E MEDIA IMPRESA ED ARTIGIANATO
P come PISTE CICLABILI
P come POLO TECNOLOGICO
P come PRIVATO SOCIALE
Q come QUALITÀ URBANA
R come RESPONSABILITÀ
R come RIFIUTI
R come RISPARMIO ENERGETICO
S come SICUREZZA
S come SOLIDARIETÀ
S come SPORT
S come SVILUPPO INTEGRATO DI QUALITA'
T come TAMOIL
T come TRASPORTO PUBBLICO
T come TURISMO
U come UNIVERSITÀ’
V come VOLONTARIATO
Z come ZONE
CREMONA E' CAPACE
DI FUTURO, DI ENTUSIASMO, DI GENEROSITA'
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Cari concittadini,
trovate qui raccolte, per ordine alfabetico, delle schede programmatiche che non hanno la pretesa di essere esaustive ma che comunque affrontano, seppure in modo necessariamente sintetico, i vari campi di possibile operatività del Comune.
Non si tratta di un elenco di promesse per catturare voti. Ho voluto indicare le grandi strategie di cui Cremona ha bisogno e nello stesso tempo individuare le priorità, gli obiettivi più realistici, le scelte da fare.
Le schede che seguono vogliono essere soprattutto uno strumento di lavoro per migliorare la qualità dei servizi, utilizzare al meglio le risorse disponibili, occuparsi in modo moderno di sviluppo e welfare locale, far acquisire alla macchina comunale sempre maggior efficienza, dare insomma risposte adeguate ai nuovi bisogni.
Quella che noi vogliamo é una città sicura, produttiva, bella ed accogliente. Una città amica dei cittadini, dove si possa vivere e lavorare bene, in sicurezza; una città europea, moderna ed innovativa che sappia essere all'altezza dei tempi e delle speranze dei propri cittadini; una città in grado di valorizzare il suo patrimonio culturale ed ambientale e di offrire servizi di qualità per gli anziani, per i giovani, le donne e le famiglie.
Una città vivibile ovunque, in centro come in periferia, per tutti, donne e uomini.
Una città in cui problemi come quelli della casa e dei trasporti siano affrontati con grande decisione.
Una città in cui l'Amministrazione sia aperta non solo all’ascolto ed al dialogo con l'associazionismo, con le categorie sociali ed economiche, con il volontariato, con le famiglie e con i singoli cittadini ma che operi per rendere questi mondi protagonisti attivi della vita della città.
Non so se riuscirò a realizzare tutto quello che ho in mente.
Certo, il fatto di essere al secondo mandato mi agevola. Non solo perché, non potendo per legge averne un terzo, devo lavorare intensamente sulla dimensione temporale del mandato, libero dalle pressioni che chi é al primo mandato si trova a vivere. Ma perché, in molti casi, devo completare o proseguire l'azione già avviata, progetti già finanziati, o addirittura a buon punto (come Piazza Marconi, ed esempio).
Eppure, la precarietà e l'incertezza della politica governativa, la logica dei “tagli”, le titubanze della Regione ad investire nel Sud Lombardia, il peso della crisi economica mi portano a non essere sicuro di poter realizzare tutto ciò che vorrei e che troverete nelle schede.
Credo che dire questo sia doveroso, per l'onestà intellettuale che sempre dovrebbe caratterizzare chi governa, a qualsiasi livello. Non sempre é così purtroppo, e spesso assistiamo alle più mirabolanti promesse, che già nel momento in cui vengono pronunciate si sa che non saranno mantenute.
E' un vizio dei politici che va duramente criticato.
Io non vi prometto mari e monti.
Posso però garantirvi alcune cose, provate dalla mia passata esperienza.
Anzitutto l'onestà, intellettuale come dicevo, e pratica, che dovrebbe essere ovvia ed invece é ancora la prima garanzia da chiedere a chi fa politica. Poi la responsabilità nel farsi carico dei problemi e ricercare le soluzioni, lontano da ogni demagogia e da ogni ideologismo. Quindi l'umiltà di ascoltare tutte le opinioni e di saper riconoscere gli eventuali errori. E poi la legalità, come valore cui uniformare l'azione quotidiana, insieme all'imparzialità nei confronti di tutti i cittadini. La solidarietà, che va praticata nel concreto, privilegiando sempre i più deboli, i meno protetti, le famiglie numerose e povere. La sicurezza che va perseguita con fermezza, perché solo una città sicura, dove tutti sappiano di avere anche dei doveri, può permettere il libero esplicarsi dei diritti.
L'adesione ai valori della pace, della non-violenza, della lotta alla misera, alla fame, alle ingiustizie, ovunque nel mondo e qui da noi.
La volontà di difendere strenuamente l'ambiente, di salvaguardare e migliorare la qualità della vita, di favorire uno sviluppo sostenibile che possa dare un lavoro dignitoso a tutti, la possibilità di spostarsi facilmente, soprattutto con i mezzi pubblici, una casa dove abitare, dei servizi di cui godere.
Amministrare sulla base di questi principi e più in generale del rispetto del Diritto e dei Diritti della persona é l'impegno che mi assumo.
Senza altri padroni che la città.
Gian Carlo Corada
In allegato il Programma completo, dalla A alla Z, scheda per scheda (formato PDF)
Visualizza allegato o filmato Fonte Blog di Corada
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