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15 Settembre, 2002
Presidio di Legambiente davanti alla centrale di Caorso
No al nucleare, si alle fonti pulite e all'efficienza energetica

NO AL NUCLEARE, SÌ ALLE FONTI PULITE E ALL’EFFICIENZA ENERGETICA, PER UN’ITALIA PIÙ MODERNA, SICURA E PULITA.
PRESIDIO DI LEGAMBIENTE DAVANTI ALLA CENTRALE DI CAORSO
Operazione Po, la campagna di Legambiente per la tutela e la valorizzazione
del grande fiume e dei territori rivieraschi, ha deciso di fare tappa a
Caorso per ribadire il proprio no all'energia nucleare, per puntare invece
sulle fonti pulite e sull'efficienza energetica.
Le iniziative di Legambiente per un futuro sostenibile del fiume Po sono
state illustrate durante una conferenza stampa a Caorso da *Massimo Serafini
*, portavoce di Operazione Po, *Vittorio Cogliati Dezza*, Presidente
Nazionale di Legambiente, *Lorenzo Frattini* e *Laura Chiappa*, dell'ufficio
di presidenza di Legambiente Emilia-Romagna. Erano inoltre presenti, *Damiano
di Simine*, Presidente di Legambiente Lombardia, *Luigi Rambelli*,
Presidente di Legambiente Emilia Romagna, *Lino Zanichelli*, Assessore
Regionale Ambiente e Sviluppo Sostenibile, *Massimo Trespidi*, Presidente
Amministrazione Provinciale di Piacenza, *Fabio Callori,* Sindaco di Caorso
e *Pierangelo Carbone*, Assessore all'ambiente di Piacenza.
“*Sul Po e sulle popolazioni che vivono lungo il suo corso incombe una
minaccia grave* *- *ha dichiarato *Massimo Serafini*, portavoce di
Operazione Po* - È possibile infatti che il governo decida di collocare
lungo il suo corso una delle centrali nucleari che ha deciso di costruire,
senza coinvolgere comuni, province e regioni e soprattutto ignorando l’esit*
*o di un referendum popolare.** Sul Po sono già ospitate, soprattutto in
Piemonte e a Corso, le scorie radioattive del vecchio nucleare che
rappresentano una grave minaccia per le popolazioni del Po e soprattutto la
prova dell’incapacità evidente di smantellare una centrale nucleare. Non a
caso abbiamo voluto fare proprio qui a Caorso un presidio simbolico davanti
alla centrale nucleare. Facciamo appello alla popolazione, a sindaci ed
amministratori affinché si uniscano a noi nella lotta per richiedere al
governo la messa in sicurezza, individuando rapidamente il sito nazionale in
cui depositarle, delle scorie pregresse e per dichiarare i territori del Po
territori denuclearizzati e totalmente indisponibili ad ospitare impianti
nucleari”.*
Il Governo continua a ripetere i soliti luoghi comuni sul nucleare,
alimentando solo false speranze sull'energia dell'atomo, mentre in realtà il
suo utilizzo non potrà risolvere la crisi economica ed energetica.
“*Il dibattito a favore del nucleare di questi mesi* - ha dichiarato *Vittorio
Cogliati Dezza*, Presidente nazionale di Legambiente - *è stato
sovraccaricato di luoghi comuni e vere bugie: non è vero che il nucleare ci
rende autonomi dall'estero; non è vero che i problemi di sicurezza sono
stati risolti; non è vero che la bolletta sarà più bassa, tanto che
l'amministratore delegato dell'Enel ha chiesto fin da oggi un prezzo
garantito nelle bollette dei cittadini; non è vero che i costi sono quelli
dichiarati da Enel ed Enea e non è vero che il nucleare non emette CO2”*
Secondo Legambiente non ci sarà nessun vantaggio per la riduzione di
emissioni in atmosfera: al 2020, infatti, se tutto va bene ci sarà una
centrale operativa che ridurrà le emissioni per poco più di 4 mln di ton,
che, a fronte di una produzione odierna di 552,8 mln/T annue in Italia di
CO2, corrisponde allo 0,7%. Tutto ciò al netto della produzione di CO2 di
tutta la filiera, perché alcuni studi recenti hanno calcolato che se si
considera tutto il ciclo di lavorazione, per ogni kwh di produzione con il
nucleare si emette la stessa quantità di CO2 di un kwh prodotto con il ciclo
combinato. Il nucleare servirà poi solo alla produzione di elettricità,
settore responsabile delle emissioni di CO2 per il 18-20% del totale, che
non tocca gli altri grandi responsabili, i trasporti e la residenzialità.
“*Presentare il nucleare come la soluzione dei problemi energetici del
nostro Paese* - ha aggiunto Cogliati Dezza - *è una scelta controproducente
e dannosa per il nostro futuro”.*
Legambiente con il presidio simbolico organizzato davanti alla centrale
nucleare di Caorso ha chiesto, nel ribadire il proprio rifiuto all'energia
prodotta dall'atomo, che si investa invece in energie rinnovabili ed
efficienza energetica.
*“L'Emilia-Romagna* - ha dichiarato Lorenzo Frattini, dell'ufficio di
presidenza di Legambiente Emilia - *ha dichiarato il territorio della nostra
regione non disponibile per l'installazione di centrali nucleari e non
possiamo che valutare positivamente questa decisione. Ora chiediamo agli
amministratori di proseguire su questo percorso “virtuoso” indicando
chiaramente la strada per realizzare l'obiettivo europeo del 20 20 20
sull'energia. L'unico futuro possibile per la nostra regione passa infatti
dall'adozione generalizzata di fonti energetiche rinnovabili a basso impatto
ambientale, da investimenti in efficienza e risparmio energetico, oltre che
dalla valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale e
ambientale, non certo dal ritorno ad una tecnologia insicura e costosa come
il nucleare”.*
“*Noi di Piacenza, che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in forme e modi
diversi “L'incubo di Casa Nostra” sappiamo cosa significa avere una centrale
nucleare a poche centinaia di metri o a qualche km di distanza! Una gestione
più militare che civile* - ha dichiarato *Laura Chiappa*, Presidente di
Legambiente Piacenza e membro dell'ufficio di presidenza di Legambiente
Emilia-Romagna - *dove tutto ciò che avviene all'interno è top-secret, dove
la mancanza di trasparenza e di controllo si sono assommati alle decine di
incidenti più o meno gravi. Non riusciamo a capire come si possa riproporre
un impianto in un area tra le più antropizzate del mondo, che rende
drammatici ed esponenziali i costi per una seria prevenzione e sicurezza”.*
Obiettivi e contenuti
La campagna ha quest'anno una valenza particolare e ci vede affrontare il
tema del futuro del Grande Fiume e dei territori delle Valle Padana in un
periodo in cui le istituzioni stanno assumendo decisioni importanti con il
PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO sul quale è in
corso la consultazione e sul quale si andrà ad una decisione entro novembre.
Il programma incrocia il tema del futuro del Po. Sono previste iniziative
su cambio di clima e politica energetica; tutela e rinaturalizzazione del
fiume e delle sue aree di pertinenza; valorizzazione del patrimonio
culturale e monumentale; futuro dell'agricoltura e uso corretto delle acque
per i vari usi; escavazioni abusive in alveo; contenimento e raccolta
differenziata dei rifiuti; risalita del cuneo salino; incentivazione della
navigazione fluviale ad uso turistico; tutela e valorizzazione delle aree
umide del Delta. In tutti gli appuntamenti è prevista la presenza di
esponenti e punta dirigenti nazionali di settore o di singole campagne.
Tutte le tappe sono organizzate con la partecipazione di esperti e
amministratori pubblici locali che, in qualche caso, ci hanno sollecitato a
prevedere iniziative e stanno organizzando eventi, e feste, dibattiti,
incontri con la stampa in occasione dell'arrivo dell'imbarcazione di
Legambiente.
Il viaggio di Operazione Po
Operazione Po 2009 con il monitoraggio e la navigazione attraversa quattro
regioni Piemonte (solo con il monitoraggio); Lombardia; Veneto ed Emilia
Romagna, con attività volte alla valorizzazione delle aree naturalistiche,
culturali, gastronomiche e turistiche del corso d'acqua e dei territori
adiacenti. E' una campagna itinerante che si ricollega ai contenuti di una
serie di iniziative di Legambiente quali Salvalarte, Piccola Grande Italia,
l'etichetta di Legambiente Turismo che nel 2009 ha visto l'adesione di oltre
350 imprese ricettive e turistiche italiane in un progetto di promozione
della qualità, attento alle specificità culturali, storiche, gastronomiche e
ambientali del territorio e con un minore impatto sull'ambiente.
Maggiori informazioni sulle tappe, i temi e le iniziative organizzate nel
corso di Operazione Po 2009 sono disponibili sul sito internet: *
www.legambienteonline.it*

La campagna è realizzata in collaborazione con:
*ARPA della Regione Emilia Romagna *per l'impostazione generale
*Struttura Oceanografica Daphne *ARPA ER per il monitoraggio delle acque
*Vacanze Week End:* il circuito fieristico dedicato al turismo e alle
attrezzature per il tempo libero che porta l'offerta turistica all'utente
finale.
*Le Boat (Gruppo TUI Travel TLC)* che ha fornito l'imbarcazione.
*Project Group* di San Polo d'Enza (RE) che ha fornito le attrezzature
per l'impianto fotovoltaico che alimenta le attrezzature di bordo

L'ufficio stampa
(347-3220218 / 348-7823036)
operazionepo@legambienteonline.it
--
Ufficio Stampa Operazione Po: 348-3697503
E-mail: operazionepo@legambienteonline.it
Il programma e le informazioni sulle tappe di Operazione Po sono
consultabili sul sito www.legambienteonline.it

 


       



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