15 Settembre, 2002 Fa discutere il titanio sotto il Torrazzo Sul sito www.welfarecremona.it gli interventi a sostegno dell’appello dell’associazione
Il giornale La Cronaca riprende la nostra
iniziativa a sostegno della petizione di
Italia Nostra “Salviamo il Palazzo dell'Arte”.
Sul sito www.welfarecremona.it gli interventi
a sostegno dell’appello dell’associazione
Fa discutere il titanio sotto il Torrazzo
Decine di commenti caustici in appoggio alla
raccolta di firme di Italia Nostra
Prosegue intanto la raccolta di firme per
salvare il palazzo dell’arte.
L’appello lanciato da Italia Nostra è stato
fatto proprio anche da welfarecremona
che sul proprio sito internet pubblica, oltre
i nomi di chi ha aderito
all’iniziativa, anche i commenti e le osservazioni
riportate in calce alla firma.
“Salviamo il Palazzo dell'Arte nella sua
integrità di capolavoro del
novecento architettonico – recita l’appello
- Ripensiamo in termini seri e
non improvvisati all'intera questione del
rapporto tra valorizzazione della
liuteria cremonese e tutela del centro storico
cittadino. Evitiamo al paesaggio
urbano cremonese l'ennesimo sfregio di una
sopraelevazione in titanio
a quattro passi dal Torrazzo”.
Riportiamo qualche commento, scelto tra i
più significativi. Ad esempio
Carlo Pardini scrive: “Ma loro vanno avanti
cmq. Spenderanno 5
milioni di euro per mettere la cosa sbagliata
nel posto sbagliato.
Utilizzando un progetto per il museo del
calcio per fare quello
del violino. Presuntuosi, come tutti i mediocri”.
Gli fa eco Giancarlo
Casella: “In varie epoche ed a diverse persone
piacciono più o
meno i diversi stili. Tuttavia della sua
epoca il palazzo dell'arte di
Cremona è un esempio molto significativo
in campo nazionale, da
conservare e da non snaturare”.
Maria Laudadio pone invece l’accento sugli
elementi più impattanti dal
punto di vista architettonico: “il titanio
in una delle piazze più interessanti
del nostro Paese dal punto di vista architettonico
sarebbe
l'ennesimo attacco alla cultura da parte
questa destra;facciamo
qualcosa per evitare lo scempio”.
Lapidaria Giulia Zecchi: “rispettiamo l'arte
della nostra storia, non
stravolgiamola”. Gianni Bassini: “A me non
piace il progetto ... non
mi piace neppure palazzo dell'arte per cui
demolirei tutto e farei
un bel Giardino ... a Cremona ce ne e' tanto
bisogno!!!”. Cesare
Lombardi: “lo stile architettonico del "ventennio"
non è mai stato
tra i miei preferiti ma ciò non toglie che
un sito come il palazzo
dell'arte meriti di essere trattato con rispetto
e non venga deturpato
da fantasie a dir poco discutibili”.
Francesco Torrisi, ex preside Due delibere
per finanziare scavi
e impiantistica al Corpus Domini dell’Ipiall:
“Tra le brutture che circondano
Piazza Marconi è l'unico esempio di dignità
e coerenza progettuale, magari datata, stilistica:
consequenziale la scelta di eliminarlo! Cosa
ne dice il principe
della canoa?”. Paolo Voltini: “No "all'indifferenza"
affinchè nasca
la "presenza"...Viviana Vuolo:
“La conservazione dell'esistente dai
nuovi barbari (architetti famosi compresi)
è tra le emergenze di
questo secolo. Non stiamo alla finestra ...
uniamoci e blocchiamo”.
Deo Fogliazza: “Condivido. Soprattutto perché
questo progetto
sottrae risorse al Parco dei Monasteri.
E senza Parco dei Monasteri rischia di saltare
l'Università
di Musicologia perché la sede attuale non
reggerà ancora per molto
tempo”. Maria Denti: “In un sol colpo si
fa saltare un delicato
equilibrio di finanziamenti e di progetti.
Peggio di così proprio la
nuova maggioranza comunale non poteva cominciare.
Un disastro”.
Dario Antoniazzi. “Improvvisatori, incolti
e senza alcun progetto
serio di città. In che mani è caduta la nostra
povera Cremona!!”.
Marco Bernardi: “Se questa decisione si "beve"
il finanziamento
del parco dei monasteri, a quel punto che
fine farà l'Università
di Musicologia? Lì dov'é tra un po' crolla!”.
Andrea Balestreri:
“L'architettura travalica il tempo ed un
buon progetto si potenzia
ogni qual volta riesce ad includere una giusta
risposta alle critiche.
L'imposizione di un oggetto genera vendette
(vedi pensilina piazza
stradivari)”. Pietro Anelli: “Basta con questa
dittatura di bottegai e
commercianti improvvisati e incompetenti.
Che si occupino dei fallimenti dei loro negozi”.
Nedo
Balboni: “Colpiscono Palazzo dell'Arte e
con una sola mossa fanno
saltare il Parco dei Monasteri e il complesso
museale di Via Palestro
- Via Dati. Fermiamo i barbari”.
Paolo Zignani: “Non voglio il titanio accanto
al Torrazzo. Basta
con questi attentati alla storia di Cremona”
fonte: giornale la Cronaca del 13 settembre
2009
In allegato la pagina.
Gli articoli precedenti
http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=12580