15 Settembre, 2002
Enrico *Kiro* Fogliazza compie 90 anni
Il Presidente provinciale dell*ANPi verrà festeggiato lunedì 22 marzo alle ore 17 nella sede di Via del Foppone, 3 a Cremona
Enrico Kiro Fogliazza nasce a Castelleone, in provincia di Cremona, il 22 marzo 1920, in una famiglia di lavoratori agricoli. Il padre Giovanni è bergamino, la madre Teresa coadiuva con il lavoro nei campi e cresce 9 figli.
Frequenta le scuole seguendo il peregrinare della famiglia attraverso numerosi traslochi di San Martino. Quando il padre Giovanni, dopo aver partecipato alle lotte contadine dirette da Guido Miglioli, si trasferisce a lavorare nel cremonese, a Persico Dosimo, frequenta la scuola di Avviamento "Ala Ponzone Cimino"a Cremona. Ma le ristrettezze economiche lo costringono a smettere.
Cresciuto in Cascina - alla quale lo legherà un perenne rapporto di amore-odio - rifiuta il lavoro nei campi ed inizia così a fare i "mille mestieri" (giovane fornaio, muratore, vende pere cotte e lupini ecc.).
Si ammala di tifo. Guarito, e grazie anche al fatto che tre suoi fratelli sono in servizio militare, a 17 anni, per perorazione della battagliera mamma nei confronti di un gerarca presente ad una festa delle "mamme fasciste", viene assunto come piantone presso la federazione cremonese del Fascio. Qui impara bene l'uso del centralino telefonico e (come racconta nel volume "Ricordi"), non appena possibile si sgancia dal ruolo che gli è venuto in odio e, grazie a questa nuova capacità professionale, viene assunto come impiegato centralinista alla Banca Popolare di Cremona.
Nel 1942 si sposa con Maria Pellini, di famiglia povera e popolare del Migliaro, penultima di 9 fratelli. Nasce quindi la prima figlia Rosalba mentre svolge servizio militare al distaccamento dell'Esercito di stanza a Casalbuttano.
Dopo l'8 settembre 1943 inizia a maturare la scelta antifascista ed, anche per sfuggire alla cartolina di richiamo della repubblica sociale, nella primavera del 1944 sceglie la lotta partigiana.
Come racconta nel volume "Deo ed l 100 cremonesi in valle Susa" partecipa alla Guerra di Liberazione, al fianco del comandante Deo (il cremonese Deo Tonani) con il ruolo di Commissario Politico della 17esima Brigata Garibaldi "F. Cima", assumendo il nome di battaglia di "Kiro".
Si iscrive in clandestinità al PCI. Rimarrà una esperienza di vita dura ed entusiasmante, che segnerà la sua vita per l'intero futuro e rinsalderà formidabili legami con la gente valsusina, che ancora oggi si rafforzano e si radicano con le celebrazioni del Colle del Lys la prima domenica di luglio.
Rientrato a Cremona fonda l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e collabora alla ricostruzione della vita sociale, politica ed economica della città. E' tra i fondatori della prima Fiera internazionale di Cremona.
Nel 1946 nasce Nella, la seconda figlia. Ciò nonostante si dimette dal "posto sicuro" in Banca per l'impegno diretto, mal retribuito ma di grande richiamo ideale, in ambito politico-sindacale.
Entra a far parte della Camera del Lavoro. Ricopre il ruolo di Segretario provinciale della Federterra, il sindacato dei lavoratori agricoli. In questa veste dirige le lotte dei salariati e braccianti agricoli nel biennio 1947-1949, per il nuovo Patto Colonico, per i Consigli di Cascina e per la Giusta Causa nelle disdette.
Nel 1949 nasce il terzo figlio, al quale mette il nome Deo in ricordo del compagno di tante battaglie caduto in valle Susa il 30 marzo 1944 sotto il fuoco nazista.
Nel 1953 viene eletto alla Camera dei Deputati dove è Parlamentare del PCI per due legislature. Con Amos Zanibelli (DC) firma la legge con la quale vengono assegnate le case ai contadini.
Terminata l'esperienza parlamentare nel 1963 riparte da zero, fondando a Cremona l'Alleanza Contadini, associazione di categoria di coltivatori diretti con orientamento democratico e di sinistra.
Eletto prima in Consiglio Comunale poi in Consiglio provinciale per il PCI, diventa Assessore all'Agricoltura dal 1975 al 1980. Anni durante i quali innumerevoli sono le iniziative a favore del mondo agricolo e zootecnico.
Maturata la pensione, si dedica all'attività politica volontaria - seguendo tutti gli sviluppi e diventando socio fondatore del Partito Democratico - inframezzata con una ricca azione editoriale legata soprattutto alla promozione delle radici democratiche ed antifasciste del territorio cremonese. Prossimamente darà alle stampe un nuovo volume dedicato al periodo 1945-1950, alla ricostruzione del dopoguerra ed alle lotte contadine cremonesi.
Attualmente è Presidente provinciale del Comitato ANPI di Cremona
 
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