15 Settembre, 2002
Tariffe postali editoria
PRINA (PD): "A RISCHIO MOLTE TESTATE LOMBARDE. REGIONE PREMA SUL GOVERNO PERCHE' CI RIPENSI"
Tariffe postali editoria
PRINA (PD): "A RISCHIO MOLTE TESTATE
LOMBARDE. REGIONE PREMA SUL GOVERNO PERCHE'
CI RIPENSI"
Stampa lombarda penalizzata dalle nuove tariffe
postali: Francesco Prina, consigliere regionale
del Pd, si fa portavoce delle associazioni
che usano questa forma di comunicazione e
invita Regione Lombardia a farsi sentire
presso il Governo nazionale per ripensare
la decisione presa.
"A pagarne pesantemente le conseguenze
sono un numero rilevante di soggetti - spiega
Prina -, molto presenti e radicati anche
in Lombardia e sul nostro territorio, ovvero
la stampa locale e coloro che operano nel
campo del no profit e utilizzano lo strumento
di comunicazione cartaceo non per finalità
di carattere economico, ma per mantenere
il legame con i propri soci o per promuovere
campagne di sottoscrizione per attività no
profit".
Di chi la colpa? Prina punta il dito chiaramente
verso il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti:
"In questo modo rischia di dare il colpo
di grazia al mondo dell'editoria locale,
già pesantemente provato dalla crisi, riducendo
ancora di più il pluralismo dell'informazione
nel Paese e in Lombardia. Inoltre, vista
la particolare natura di una parte di questi
soggetti, se con una mano, attraverso il
5 per mille, si dà qualcosa in sostegno al
no profit, con l'altra glielo si toglie a
causa di questo provvedimento. Una totale
incoerenza da parte del Governo".
Scandaloso, secondo Prina, ma significativo,
anche il metodo usato: "Il decreto è
stato firmato da Tremonti ed emanato il 30
marzo. E' apparso sulla Gazzetta ufficiale
il giorno dopo ed è entrato in vigore il
1 aprile senza nessun preavviso. Se poi aggiungiamo
che da poche ore si erano chiusi i seggi
elettorali, impedendo, dunque, alla stampa
di protestare magari condizionando il voto,
il disegno è chiaro".
Il rischio reale, adesso, per Prina "è
la chiusura di un considerevole numero di
testate, in particolare del terzo settore,
uno tra i segmenti più importanti della comunicazione
sociale della nostra regione. Un evidente
tentativo di soffocare il pluralismo dell'informazione.
Quella che probabilmente dà più fastidio
perché seria, onesta, sincera".
Milano, 22 aprile 2010
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
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