15 Settembre, 2002
Sciopero generale di 4 ore il 24 ottobre
Dichiarazione di Epifani,Pezzotta e Angeletti
Sciopero generale di 4 ore il 24 ottobre
Dichiarazione congiunta dei segretari generali
di Cgil, Cisl e Uil
Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi
Angeletti
Le scelte del governo sulla Finanziaria e
sull'ulteriore riforma del sistema previdenziale
ribadite dal Presidente del Consiglio nel
messaggio televisivo di ieri sera sono da
noi non condivise in quanto drammatizzano
il problema della previdenza e non corrispondono
alla verità. Non c'è nessuna emergenza previdenziale,
il nostro sistema è in equilibrio ed è tra
i più sostenibili in Europa.
Le scelte del governo, infatti, non trovano
fondamento nei fattori di equilibrio della
spesa previdenziale ma sono dettate unicamente
dal bisogno di coprire con questa manovra
la propria incapacità di rispettare una corretta
politica di finanza pubblica. In questo modo
si fanno pagare alle lavoratrici ed ai lavoratori
errori e responsabilità che, invece, sono
alla base della decisione di intervenire
in maniera così pesante e immotivata sulla
riforma Dini.
Le scelte del governo portano infatti ad
un innalzamento obbligatorio dell'età di
pensionamento, ignorando tutte le ragioni
che rendono, invece, necessaria una forma
più flessibile e volontaria di scelta da
parte dei lavoratori, soprattutto se si pensa
a quelle forme di lavoro più faticose, dure
ed usuranti. Le scelte del governo intendono
inoltre scardinare, anche a regime, l'età
di pensionamento flessibile, prevista dalla
riforma Dini.
Tutto ciò è aggravato dalle decisioni che
le aziende operano di liberarsi di lavoratori
che già a 50 anni vengono considerati vecchi
e inutilizzabili per le attività produttive.
Il percorso proposto dalle organizzazioni
sindacali resta, invece, quello più valido
e più equo: garantire da subito la possibilità
di costruire una previdenza integrativa per
tutti i lavoratori pubblici e privati; intervenire
per correggere le immotivate differenze delle
aliquote contributive fra tutti i lavoratori
e per arrivare, su questa strada, alla verifica
del sistema previdenziale nel 2005, già prevista
dalla riforma Dini.
I tre segretari generali di Cgil, Cisl e
Uil chiedono a tutti i lavoratori, ai giovani,
ai pensionati di mobilitarsi in difesa di
un sistema che non va stravolto, pena l'acuirsi
di tensioni nel mondo del lavoro, proprio
mentre permangono inaccettabili privilegi
e la totale assenza di un disegno organico
di riforma degli ammortizzatori sociali.
La stessa decontribuzione, prevista dalla
delega, mette a rischio per il futuro il
pagamento delle pensioni in essere.
Anche le imprese devono riflettere con attenzione,
perché il sistema proposto dal governo delinea
una rigidità che contrasta con una corretta
flessibilità nell'uso della forza lavoro
senza la quale è giocoforza che il conflitto
si scarichi nel rapporto fra lavoratori e
imprese. Per queste ragioni i segretari generali
di Cgil, Cisl e Uil intendono proporre alle
segreterie unitarie che si riuniranno nella
prossima mattinata di sabato mattina la proclamazione
dello sciopero generale di 4 ore per la giornata
di venerdì 24 ottobre.
Tale decisione, che sarà preceduta da assemblee
unitarie nei luoghi di lavoro, segna l'avvio
di una mobilitazione che durerà per tutto
il tempo necessario per contrastare e modificare
le scelte che il governo ha deciso di assumere.
La manifestazione indetta dalla Confederazione
Europea dei Sindacati per il pomeriggio di
sabato 4 ottobre sarà la prima occasione
per mobilitarsi contro le scelte del governo
e ristabilire, sui fatti, quella verità che
si tende ad occultare con una informazione
a senso unico.
Anche per questo, a giudizio dei tre segretari
generali, si rende necessaria la trasmissione
in diretta della manifestazione di sabato
a Roma.
 
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