15 Settembre, 2002
Intervento sul tratto terminale di corso Vittorio Emanuele ( di Luci)
Anche il più cieco dei cittadini si sarà accorto dell'ingombrante parcheggiare abusivo (lato Oviesse) nell'ultimo tratto del corso....
Spettabile Redazione vi inviamo, con richiesta
di pubblicazione, questa lettera.
Il Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa,
dopo aver appreso a luglio che i commercianti
chiedono il restringimento della carreggiata
di Corso Garibaldi, rilancia, con ben altre
motivazioni non commerciali, e propone un
intervento sul tratto terminale di corso
Vittorio Emanuele.
Anche il più cieco dei cittadini si sarà
accorto dell'ingombrante parcheggiare abusivo
(lato Oviesse) nell'ultimo tratto del corso,
laddove si restringe dal palazzo della Provincia
fino in piazza Stradivari.
Ci siamo tolti lo sfizio in mattinate diverse
di fare un po' di fotografie e questo è il
risultato.
Sorgono spontanee molte riflessioni:
1) in presenza di cartello di divieto di
sosta e fermata com'è possibile che così
tante auto possano impunemente parcheggiare?
Nonostante il fatto che 50 metri più avanti,
a lato della ex-Banca d'Italia, siano stati
creati nuovi parcheggi blu apposta per queste
esigenze?!?!
2) coloro che dovrebbero dare il buon esempio,
ossia auto della polizia locale e auto di
servizio dei comuni della Provincia, perchè
continuano imperterriti a parcheggiare dove
non si può, senza alcun motivo di emergenza?
3) il traffico confuso e disorganizzato di
quel tratto di strada mette a repentaglio
la sicurezza dei molti ciclisti in transito
e anche dei pedoni poichè il parcheggio è
selvaggio ed è a ridosso di un marciapiede
già stretto e con una cunetta stradale in
pessime condizioni;
4) Corso Vittorio Emanuele dovrebbe offrire
una entrata accogliente al centro città per
il turista che proviene da zona Po, un corso
ordinato e con arredo urbano, una vista del
Torrazzo non sporcata da numerose macchine
con le ipocrite 4 frecce accese;
5) con che criterio è stato posto questo
divieto di sosta e fermata? perchè ci viene
in mente che pure davanti in via Verdi vi
era tale cartello, ma, con la scusa dei parcheggi,
da totale divieto si è passati a totale permesso.
Cos'è cambiato? Immaginiamo si dovesse difendere
o il paesaggio o la sicurezza o la fluidità
del traffico. Ora questi aspetti non sono
più da difendere?
Ci auspichiamo che l'amministrazione cominci
a ragionare su questo aspetto prima di avere
pronta Piazza Marconi, poichè potrebbe non
sortire alcun effetto visto quanto osservato
alla domanda n. 1: il parcheggio a pagamento
non è gradito ai cremonesi.
Per aiutare i nostri audaci amministratori
ci siamo cimentati con i nostri umili mezzi
di cittadini in un restyling: senso unico,
marciapiedi larghi, arredo urbano, cielo
ripulito dalla ragnatela di cavi che oscura
il Torrazzo. A noi di LUCI piace immaginarlo
così.
Se la nostra proposta non dovesse piacere,abbiamo
pronto il piano B, cioè far rispettare il
divieto di sosta e fermata. Se anche questo
non dovesse andare bene (perché così è da
tempo immemore...), suggeriamo il piano C,
cioè eliminare tutti i divieti: i vigili
non sarebbero così costretti, quando viene
chiesto loro perché permettono questi evidenti
abusi, a delle ridicole quanto funamboliche
risposte.
Cordiali saluti
LUCI Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
Trasformare, guarire, aggiustare, coltivare,
abbellire, rifiorire, evolvere, rinforzare,
colorare Cremona.
 
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